31 - Coincidenze?

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Can

Avevo visto mio padre diventare come una statua di marmo, lo sguardo di tutti si spostava alternativamente da Aziz a Mihriban, entrambi immobili per lo stupore.

Io, Sanem e Denise eravamo chiaramente curiosi di sapere come facessero a conoscersi, ma alla reazione che stava avendo mio padre un pensiero mi salì subito alla mente. Poteva essere? Poteva essere la donna di cui mi aveva parlato poco prima? La donna della sua vita?

Beh se questo non è destino non oso pensare come altro si potesse chiamare una tale coincidenza:  io che,  navigando sul Bosforo,  noto Sanem sul molo davanti casa sua  permetto a  mio padre di  incontrare la donna che ha amato per 32 anni. Incredibile!

Aziz

Non potevo  credere ai miei occhi, non era possibile, non poteva essere, doveva essere un'allucinazione. Dopo aver aperto il mio cuore a Can, aver raccontato del mio amore perduto per la prima volta nella mia vita eccola lì.
Eravamo entrambi senza parole, potevamo solo guardarci sgomenti.

Mihriban

Dovevo immaginarlo, quando avevo sentito il cognome Divit dovevo immaginarlo che prima o poi il signor Aziz sarebbe comparso all'orizzonte per fare visita al figlio.
Invece il pensiero non mi aveva assolutamente sfiorato la mente, ah Mihriban, ah.
Almeno ti fossi preparata psicologicamente a rivederlo ora non staresti qui a bocca aperta come uno stoccafisso. Ah Mihriban, ah!

Sanem

Cosa stava succedendo? Chi era Aziz per Mihriban? Perchè quella reazione così violenta alla vista l'uno dell'altro. Ma soprattuto, cosa ci faceva Aziz a Istanbul, non era dall'altra parte del mondo a curarsi?

Oh, no. Can doveva avergli detto di Nihat, ne ero sicura. Aziz avrebbe potuto parlarne  con Layla o addirittura con i miei genitori, d'altronde erano consuoceri.
Ero raggelata al pensiero e doveva essere abbastanza evidente perchè Can si avvicinò, prese la mia mano per portarmi in disparse e sussurrò piano:

- Sakin ol, stai tranquilla, ho spiegato la situazione a mio padre. Non ne farà parola con nessuno, Solo... ecco... vorrebbe vedere Nihat, ti dispiacerebbe?
Potrebbe tornare domani pomeriggio per incontrarlo?

Chiusi gli occhi, consapevole che non potevo dire di no.
Era suo figlio, il minimo che potesse chiedermi era di farlo conoscere a suo padre, annuii piano. Lo vidi prendere un respiro come se avesse trattenuno il fiato in attesa della risposta.

Tornammo dagli altri che non si erano mossi di un millimetro, Aziz e Mihriban che si guardavano impietriti e Denise che passava lo sguardo dall'una all'altro in silenzio.

Decisi di rompere la situazione di stallo, mi avvicinai ad Aziz per salutarlo.

- Aziz bay-

Gli presi la mano e lo salutai con il saluto tipico riservato agli anziani, baciando la mano e portandola alla fronte. Lui si riscosse e sorrise
- Quale bay Sanem? Vieni qui fatti abbracciare -

Mi strinse in un abbraccio paterno che mi scosse nel profondo, sentii in quell'abbraccio il calore dell'amore che tanto agognavo da mesi, quanto mi mancava il mio babam
Mi allontanò da sè e mi accarezzò il viso.

-Ti dispiace se torno domani a trovarti? Mi  farebbe tanto piacere -

Annuii rassicurante, non volevo che pensasse di non essere il benvenuto.

Ci guardammo l'un l'altro in un silenzio imbarazzato che fu interrotto di Mihriban che  augurò a tutti la buonanotte - Iyi geceler-  per poi sparire nel buio verso casa sua.
Seguirono una serie di "Iyi geceler " mentre ciascuno prendeva la propria direzione verso casa.

Denise

Cosa stava succedendo? Nel giro di pochi giorni stava succedendo di tutto ed immaginai che a breve  la vita delle mie amiche sarebbe stata  messa a soqquadro, ci avrei scommesso.

Non avrei mai mmaginato che....

Un amore rinato dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora