45 - Finalmente noi

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Sanem

        Fu una serata da sogno tutto era stato curato nel minimo dettaglio, il giardino del mio cottage era stato trasformato in un luogo incantato, tutte le persone a noi più care in questa vita erano intorno a noi e io  ero infine tra le braccia del mio albatross innamorato.
       Che lo fosse non c'erano dubbi, non poteva smettere di accarezzarmi la schiena, giocare con i miei capelli, prendere le mie mani e  portarle alle labbra per baciarle, sentivo il suo amore trasparire da ogni sguardo, da ogni gesto, da ogni singola carezza sfiorata.

      Alla fine della serata, prima di andare via, arrivò come da tradizione il momento del lancio del bouquet  e il caso volle che, con un bel semicerchio in aria, il piccolo mazzo di fiori andasse a finire dritto dritto tra le mani di una Mihriban dagli occhi splendenti e le guance arrossate dall'imbarazzo.

       Salutammo tutti e  ci muovemmo verso  il cottage pronti a lasciare la festa,  continuai a camminare verso il viottolo che portava al cancello  quando la mano di  Can cominciò a trascinarmi verso la direzione opposta,  verso il molo di Yusuf  dicendo sorridendo:

-E' banale mettersi in macchina, noi ci godremo ancora un po' la magia di questa notte meravigliosa, tutta nostra, spiegando le vele insieme verso il nostro futuro, vieni -

   Così mi guidò verso la sua barca che, per l'occasione, era stata anch'essa addobbata con tanti fili luminosi .

       Prendemmo il largo in breve tempo, Can mi sistemò tra le sue braccia mentre manovrava abilmente il timone  senza  smettere di lasciare lunghe scie di baci sulle mie spalle scoperte, sul collo, dietro le orecchie.
    Mi sentivo in estasi, le lucine dorate con cui Can aveva illuminato la barca si fondevano con le mille luci di una Istanbul finalmente testimone del nostro amore, del nostro per sempre. Sembrava tutto un meraviglioso sogno, lo sembrò ancora di più quando arrivammo al ponte sul Bosforo, che non avevo mai visto di notte navigando sul canale, ne ero talmente abbagliata che Can decise di fermare la barca per un po' per permettermi di goderne appieno  la vista.
     Mi abbracciò da dietro, racchiudendomi tutta con le sue grandi braccia e rimanemmo così, a crogiolarci nella nostra felicità.

Can

          L'abbracciai forte, le diedi un bacio nell'incavo del collo dove meglio potevo inalare il  nostro profumo poi le dissi
-  Sei pronta a navigare verso il nostro futuro? - Si girò, mi mise una mano sulla guancia annuendo e dandomi  un meraviglioso bacio d'amore.
          Riprendemmo la navigazione per attraccare qualche miglio più avanti, mi guardò interrogativa, sorridendo le presi la mano e l'aiutai a scendere.
        Salimmo insieme le scale in pietra che ormai avevamo imparato a conoscere ed eccoci di nuovo qui, dove tutte era iniziato  con la mia dichiarazione d'amore e dove tutto sarebbe proseguito per gli anni a venire, nella casa della mia infanzia e del nostro futuro.
        Mio padre, come regalo di nozze, aveva ingaggiato una ditta specializzata in restauri e in pochissimi giorni erano stati fatti miracoli, il giardino era stato completamente rifatto ed ora, nel buio della notte,  tante luci colorate sapientemente installate  tra i cespugli più rigogliosi e gli alberi più belli, lo avevano trasformato in un luogo incantato.
        Vidi Sanem a bocca aperta, la presi per mano guidandola su per le scale, aprii il portone  e presi mia moglie in braccio per varcare insieme la soglia della nostra casa, del nostro nido d'amore, il luogo dove avremmo vissuto il nostro per sempre. Sanem fu presa alla sprovvista e lanciò un eclamazione di sorpresa stringendomi le braccia al collo, non chiedevo di meglio, salii le scale con la sua testa poggiata dolcemente nell'incavo del mio collo. Arrivati in cima mi fermai davanti ad una porta e dissi - Questa sarà la nostra camera - L' aprii lentamente.

Un amore rinato dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora