Capitolo 13

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Quandiu stat Colysaeus stat Roma;

quando cadet Colysaeus cadet Roma et mundus.

Finché esisterà il Colosseo esisterà Roma,

quando cadrà il Colosseo cadrà Roma e con Roma anche il mondo.

Beda Il Venerabile


Alla sera si ritrovarono a mangiare in cucina Sara, Lin e Nicholas.

Lin era taciturna e pensierosa, rigirava il cibo sotto la forchetta prima di mangiarlo, masticandolo piano, con gli occhi bassi. Molto spesso scuoteva la testa e cercava un sorso d'acqua.

Nemmeno Nick era molto loquace, aveva spiaccicato solo poche parole, guardando Sara come se lei gli avesse avvelenato il piatto. Così anche lei era rimasta in silenzio, senza capire il motivo di quel comportamento e ripensando a ciò che era successo nel pomeriggio.

Avrebbe voluto parlarne con gli altri due, conoscere le loro opinioni, mentre in lei cresceva un'idea che non sapeva se ritenere fondata. Selvaggia le era sembrata sorpresa in modo sincero e, dato che insegnava danza, non recitazione, non credeva che avesse mentito.

Ciò non escludeva che un lupo mannaro avesse potuto uccidere la ragazza.

Forse, la voce che i vampiri si erano presi delle libertà era circolata più di quanto pensassero e altri avevano pensato di imitarli.

Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da un oggetto che entrava nel suo campo visivo.

Il coltello le scivolò di mano, prima che si rendesse conto che una rosa si stava materializzando sopra il bancone della cucina.

Lin e Nicholas alzarono lo sguardo su di lei, entrambi avevano collegato le rose rosse ad Egon già in precedenza. Sara arrossì fino all'attaccatura dei capelli, alzandosi in piedi.

"Mi sono dimenticata di fargli avere la lista delle tue preferenze floreali." scherzò Lin.

Non ebbe il coraggio di incrociare lo sguardo di Nick.

"Non è che le rose non mi piacciano." sussurrò lei. "Ma non hanno un profumo definito."

"Sanno di rose!" sbuffò Lin.

"Appunto!" sbottò a sua volta, uscendo dalla stanza.

Respirò a fondo ed entrò nel santuario. Sul balcone l'aspettava Egon.

"Ho avuto il tuo messaggio di fuoco ieri notte."

"È stato un week-end movimentato." disse lei, andandosi a sedere sull'angolo della ringhiera.

"State tutti bene?" chiese lo stregone.

"Sì, la mondana si è ripresa e anche Nicholas." rispose lei. Nick si era ripreso fin troppo bene. "Oggi, però, è successa un'altra cosa." disse e gli raccontò del ritrovamento in piazza Navona.

Egon si rabbuiò. "Morsi di fauci?" chiese.

Lei annuì, almeno con lui avrebbe potuto condividere le sue teorie. "Non riesco a capire. Pensavo che dopo la questione coi vampiri fosse finita."

Egon si appoggiò al davanzale. "Credi che abbia ancora a che fare con quella runa?" chiese.

"Non lo so." rispose lei con sincerità. Non aveva nessuna certezza.

"Avete scoperto qualcosa di interessante sul marchio?" chiese ancora lo stregone.

Le spalle di Sara si incurvarono ancora di più. "No, e nemmeno qualcosa di non interessante."

SHADOWHUNTERS - La Spada del ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora