Anche nella lontana Tracia i preparativi per uno scontro immane erano in procinto di essere. Il Berserker Horkos, che aveva attentato alla vita di Athena, dovette ritirarsi e radunarsi per ordine del suo signore in un antico tempio che, come per magia, era stato ricostruito rispetto ai giorni prima di partire per la missione omicida. La sua armatura, la Kùrios, emanava continui bagliori rossi nella notte oscura, quasi come volessero essere un segnale della sua presenza in quei luoghi. Poco dopo, in lontananza sulle colline che si trovavano davanti a lui, altre emanazioni luminose si vedevano nel buio della notte e con colori diversi: viola, arancio, verde. Da ogni punto rappresentato da un'armatura di guerriero, fuoriusciva un raggio luminoso che andava ad intersecarsi con tutti gli altri, per poi riunirsi in un punto in alto nel cielo e quindi ricadere all'interno del tempio. Horkos osservò il tutto con un sorriso maligno e subito accanto a lui si manifestarono altri guerrieri Berserker della sua stessa legione e di altre legioni, i quali erano facilmente distinguibili dal momento che le armature di costoro si differenziavano dai colori, gli stessi delle luci che si erano riunite in cielo. Venticinque erano i guerrieri principali investiti di fiammeggianti armature, mentre dietro di loro una schiera di altri soldati e guerrieri di rango inferiore denominati Makhài, gli stessi guerrieri che avevano attaccato ad Argo Seiya, Yanira e Mentore.
«A quanto pare il grande momento è giunto!» esordì uno dei guerrieri dall'armatura rosso e arancio.
«Infatti!» rispose un altro guerriero con indosso un'armatura rosso e nero, appartenente alla stessa legione di Horkos. «Ciò che ci aveva promesso il nostro signore, avverrà proprio ora!»
«E quando avremo il via per cominciare, per i Cavalieri di Athena non ci sarà alcuno scampo!» rispose Cicno, il Berserker con indosso un'armatura viola.
I venticinque guerrieri entrarono nel tempio, disposti per cinque colonne e cinque file, e al seguito tutti i loro guerrieri Makhài, e si fermarono fino a pochi metri dove quel bagliore multicolore si era lì fermato ed era rimasto in attesa. Poi il bagliore si scompose in sei sfere luminose che si disposero due a destra e due a sinistra e un'altra un po' più distaccata, mentre la più grande era rimasta al centro. A poco a poco che il bagliore si esauriva, cominciavano ad intravedersi delle figure umanoidi che non indossavano armature da combattimento ma vesti per così dire civili, come qualsiasi abitante della Grecia, ma di rango regale.
Quando furono ben evidenti le cinque figure, tutti i Berserker e tutti i guerrieri alle loro spalle, si inginocchiarono in segno di devozione e rispetto verso di loro; poi, quando anche il sesto personaggio, quello che stava al centro fu ben visibile, quattro di loro che erano accanto a lui fecero la stessa cosa, come se colui che era al centro fosse l'autorità maggiore, ad eccezione di quell'altra figura un po' in disparte che rimase in piedi.
Il personaggio centrale aveva il volto di una statua greca, perfetta nelle sue forme fisiche e con un corpo scolpito nei muscoli, che si intravedevano bene perché la veste bianca che indossava lasciava buona parte del petto e dell'addome scoperti; in testa indossava un elmo greco dorato che ricopriva i capelli di colore rosso fuoco; il volto si vedeva molto bene, i suoi occhi sanguigni e luminosi risplendevano; una cintura dorata e dei calzari anch'essi dorati, completavano la sua veste. Dello stesso modo erano vestiti i quattro figuri che erano ai suoi fianchi, mentre la figura più distaccata era in realtà una donna, con capelli scuri e occhi viola, e con abiti molto succinti che lasciavano scoperte ampie parti del suo corpo. Il personaggio centrale si sedette quindi sul trono dietro di lui, mentre i quattro che erano al suo fianco ritornarono in piedi, mentre tutti gli altri restarono in ginocchio.Quando il bagliore fu totalmente svanito, il personaggio centrale iniziò a parlare rivolgendosi a tutti i suoi guerrieri: «Do il benvenuto, a tutti voi, guerrieri Berserker! Vi ho radunato qui, in questo mio sacro tempio, per comunicarvi delle notizie che tutti voi stavate aspettando con ansia. So che alcuni di voi erano in missioni molto importanti...» rivolgendo lo sguardo verso Horkos. «Ma ciò che sto per rivelarvi è ancora molto più importante! La strategia di attaccare le città più importanti della Grecia, come stabilita nel piano originale, verrà invece posticipata dal momento che i tempi e le condizioni per poter attaccare Athena direttamente al Santuario sono più favorevoli!»
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Saint Seiya Shogun Hen - La Guerra Mitologica
FanfictionLiberamente ispirato al manga Saint Seiya di Masami Kurumada. Tutte le fonti della storia provengono dal manga e anime classico di Saint Seiya, dal manga Next Dimension, dall'Ipermito, dalla Mitologia Classica, e da alcuni fatti storici reali menzi...