CAPITOLO XXV - LA RICONQUISTA DEL SANTUARIO

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Mentore giunse finalmente alla Settima Casa, dove ritrovò una vecchia sorpresa: ancora una volta di fronte a lui si pose come avversario il Berserker dell'Armata della Calamità, Horkos.

«Tu sei Mentore, il Cavaliere d'Oro di Libra e custode della Settima Casa dello Zodiaco... Ho detto bene?» esordi il Berserker.

«Proprio così! E questo significa che tu sei l'evidente intruso in questo sacro tempio!» rispose Mentore.

Horkos tirò subito fuori la lancia di Ares mostrandola per bene al Cavaliere d'Oro, il quale si mise subito in guardia, dicendo: «Siete davvero pieni di risorse, voi Cavalieri di Athena! Non riesco a credere come siate riusciti a sopravvivere e poi a ritornare qui del tutto illesi!»

Mentore sorrise e rispose: «Perché invece non ti fai la domanda giusta?»

«E sarebbe?»

«Perché continuare imperterriti a sfidare la Dea Athena illudendovi ancora di avere possibilità di vittoria? E questa la domanda giusta che dovresti fari tu e i tuoi compari!»

«Sbruffone e illuso lo sarai tu!» replicò Horkos stizzito dalla risposta ricevuta. «È vero che siete riusciti a sconfiggere due Berserker potentissimi come Nesso e Oizys, ma con me non sarà la stessa cosa! Ricordati che già una volta ti salvasti da me e proprio qui al Santuario...»

«E tu avesti sorte benevola contro di me durante il nostro primo scontro ad Argo! Perciò questo terzo scontro decreterà chi fra noi due avrà la meglio!»

Horkos sorrise e disse ancora: «Hai ragione... Non ho bisogno di questa per sconfiggerti.» facendo sparire la lancia di Ares. «Bastano i miei colpi a porre fine al nostro duello durato sin troppo!»

Mentore si mise in posizione e rispose: «Se questo può consolarti, ti assicuro che ora neanche con quella lancia avresti possibilità contro di me, Horkos!»

Il Berserker non perse tempo e bruciando il suo cosmo, si lanciò contro Mentore attaccandolo col suo colpo migliore: «Fluctus Rectus!»

Le onde di energia distruttrice si diressero contro Mentore, il quale e allargò le braccia e con il suo potere riuscì a bloccare la tecnica dell'avversario senza alcun problema, tra lo stupore dello stesso Berserker.

«Non è possibile! Il mio colpo migliore bloccato come se niente fosse?" si chiese Horkos, sorpreso e anche decisamente teso.

«Ho visto già il tuo colpo più di una volta... E i Cavalieri di Athena non si lasciano sorprendere dalla stessa tecnica due volte!» rispose Mentore, bruciando a sua volta il proprio cosmo. «E adesso è giunto il mio turno di attaccare: Tentatio Caelesti!»

L'attacco di Mentore fu di una violenza inaudita che Horkos fu sbattuto prima contro il soffitto e poi contro il pavimento della tempio. Parti dell'armatura del Berserker andarono in frantumi e una pozza di sangue si formò sotto il suo corpo.

«Ti avevo avvertito che non avresti avuto scampo contro di me!» disse Mentore. «Perché ora non ti arrendi e abbandoni la lotta?»

Tuttavia Horkos, ancora vivo, tentò di reagire e di rialzarsi in piedi. Col suo potere richiamò di nuovo la lancia di Ares e una volta rimessosi in piedi, gridò verso Mentore: "Non mi arrenderò perché sarò io a vincerti. Ora muori, maledetto!"

Horkos si lanciò di nuovo contro Mentore, il quale non fece nulla per difendersi ma rimase fermo; avvicinò i due scudi che aveva sui bracciali formando una corazza impenetrabile sulla quale la lancia si infranse e si spezzò. Come prima era successo con il suo attacco, anche questa volta, di fronte all'evidenza dei fatti, Horkos vi rimase incredulo.

«Non ci credo... Anche la divina arma di Ares si è infranta! Lei che la volta scorsa riuscì a bucare anche la tua corazza d'oro...»

Mentore sfilò da uno dei due scudi una catena dorata, dicendo poi: «Quella che hai appena visto è la potenza delle armi di Libra...» e lanciando lo scudo rotante contro Horkos, gridò: «Questa è la potenza di Athena!»

Saint Seiya Shogun Hen - La Guerra MitologicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora