CAPITOLO IX - L'ORIGINE DI TUTTE LE GUERRE

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Ad appena un giorno di viaggio da Argo, esisteva una delle città più importanti e grandiose della Beozia e della Grecia stessa: Tebe.
Negli ultimi giorni, la città era stata il primo centro dove si erano verificate delle strane insurrezioni mutatesi poi in tanti focolari di guerra: case rase al suolo, terreni distrutti, e la popolazione ivi residente aveva cominciato a scappare per trovare rifugio in altre zone circostanti o addirittura in altre città che potevano offrire riparo sicuro. Persino alcuni templi, dedicati agli dei, sembravano essere stati colpiti dalla follia della guerra. Pochi infatti ne erano rimasti intatti.

Tebe era proprio la città in cui era stato inviato dal Grande Sacerdote di Atene ad indagare, Dardano, il Cavaliere d'Oro di Sagittarius, che si era offerto come volontario. Questa era infatti l'unica città governata da un Cavaliere d'Oro ad essere stata colpita dalla guerra, rispetto alle altre grandi. Inoltre, altro motivo che aveva spinto il Cavaliere, era la grande amicizia che lo legava al signore della città Cadmo, anche lui Cavaliere d'Oro del segno dello Scorpione.

Partito da Atene, il viaggio sarebbe terminato dopo poco più di mezza giornata ma, per effettuare indagini e chiedere notizie a quei pochi abitanti che era riuscito ad incontrare, Dardano perse quasi un giorno. Le notizie che aveva ottenuto non erano state confortanti e per questo motivo, decise di recarsi direttamente al palazzo dove risiedeva Cadmo stesso, in modo da avere notizie migliori della sua situazione e capire ciò che stava succedendo, cosicché avrebbe potuto fare rapporto al Grande Sacerdote, come da accordi presi.

Giunto a palazzo, Dardano vi rimase anche qui stupito visto che non lo riconosceva più come l'aveva visto l'ultima volta. Tutto era quasi ridotto in rovina: le colonne, il tetto, le varie statue e le fontane. Tutto era stato distrutto in modo da poter ipotizzare fosse passata la furia degli Dei. Dardano cercò di entrare all'interno e, ad ogni passo che faceva si guardava intorno stando sempre attento a non essere seppellito dalle macerie del tetto che sembravano mantenere in bilico la struttura. Il Cavaliere di Sagittarius arrivò quindi nella sala del trono e la scena che ebbe di fronte non fu differente: anche questa infatti era stata devastata e persino il trono era sfasciato. Vi erano rimasti solo degli stracci di mantello che lo coprivano parzialmente.

Tuttavia, Dardano non era stato solo attento alle macerie che sarebbero potute crollare sulla sua testa. Già dal primo passo, da quando era entrato, aveva avvertito la presenza di qualcuno che lo stava seguendo. Raccolse quindi dal pavimento qualcosa che aveva scorto sotto una delle macerie del trono, una parte di corona di alloro dorato. Dardano la guardò attentamente e pensò fra sé: «Questa è di Cadmo ma lui che fine avrà fatto? Ammesso che sia ancora vivo, avrà di certo abbandonato questo posto, a meno che...»

Dopo aver riposto quello che aveva trovato, avverti ancor più fortemente la presenza di prima e senza però voltare lo sguardo, disse a gran voce: «Chiunque tu sia, esci allo scoperto!»

«Dalle tue parole, deduco che avevi già avvertito la mia presenza!» rispose una voce proveniente all'interno della stanza. Dopodiché, essa comparve a pochi metri di distanza in un lampo di luce alle spalle di Dardano. Il Cavaliere d'Oro si voltò e vide quindi un giovane ragazzo bardato di un'armatura di bronzo.

«Chi sei Cavaliere? E che cosa è successo qui?» chiese Dardano.

Il Cavaliere di Bronzo fece una smorfia verso Dardano e rispose: «È perché dovrei rispondere a uno straniero che è venuto qui a ficcanasare? Tu piuttosto chi sei e che cosa sei venuto a fare qui?»

Dardano scorse per un momento lo sguardo del suo interlocutore e poi si rasserenò dicendo: «Il mio nome è Dardano di Micene. Ho intrapreso un lungo viaggio da Atene per vedere il signore di questo palazzo.»

«Dardano di Micene? Beh qui non c'è niente da vedere, soltanto macerie. Perciò vattene prima che sia troppo tardi.»

«Ho una missione da portare a termine, non posso andarmene!» rispose e poi aggiunse: «Tu sei un Cavaliere di Bronzo, perciò ascolta: Sono stato incaricato dal Grande Sacerdote di Atene per indagare su quello che è successo qui, perciò dimmi dove posso trovare il sovrano di Tebe o qualcuno con cui possa parlare.»

Saint Seiya Shogun Hen - La Guerra MitologicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora