CAPITOLO XXI - LA STRATEGIA DI ATHENA

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Tutti i Cavalieri, inginocchiati di fronte, ora pendevano dalle labbra di quella ragazza di nome Yanira che, oramai era Athena, la dea per la quale avrebbero dato la vita pur di difenderla.

«Salomone, come stabilito, ti affido la missione al Santuario!» esordì Yanira. «Hai già deciso chi porterai con te?»

«Sì, Dea Athena!» rispose il Grande Sacerdote alzandosi e, ponendosi accanto a Yanira, espose il suo piano di azione: «Ho deciso di portare con me i seguenti Cavalieri: Mentore di Libra, Teucro di Aries e Deucalione di Capricorn; Asclepio di Ophiucus, Temistocle di Heracles ed Elettra di Aquila; Seiya di Pegasus, Galatea di Serpens ed Acamante di Boote!»

I nove Cavalieri si alzarono in piedi e andarono a porsi al fianco di Salomone, che disse poi ancora: «Una volta riconquistato ciò che ci appartiene di diritto, potremo partire con le successive campagne per liberare la Grecia e i territori occupati da Ares, fino a giungere al suo nascondiglio per stanarlo! Ma soprattutto potremo liberare l'armatura di Athena!»

«Noi attenderemo vostre notizie qui e solo allora partiremo per il Santuario.» rispose Yanira. «Ora ad Atene sarà il crepuscolo e questo potrebbe favorirvi.»

Salomone annuì e poi si rivolse ai Cavalieri della missione: «Adesso che siamo al massimo delle energie, bruciate il vostro cosmo e unitelo al mio così potremo giungere al Santuario in un battito di ciglia!»

I Cavalieri tutti bruciarono il loro cosmo così come fece Salomone. Prima che lasciassero il continente di Mu, Yanira diede l'ultimo saluto ai partenti confidando in loro: «Siate vincitori! Riportate la Giustizia così in Grecia come nel mondo!» e rivolgendosi in particolar modo a Seiya, aggiunse: «E tu... Ricordati che hai promesso di non lasciarmi!»

Seiya annuì, prima di sparire con Salomone e gli altri, in un lampo di luce.

«Noi che cosa faremo intanto, mia Dea?» le chiese Odisseo.

Yanira si voltò verso lui e gli altri Cavalieri rimasti, rassicurando il Cavaliere di Virgo: «Odisseo... Tu sarai al comando della seconda spedizione che partirà non appena avremo notizie della nostra vittoria al Santuario!»

«Athena, Voi avete capito dove potrebbe essere il nascondiglio di Ares?» domandò Dardano.

«Ritengo di sì!» rispose e, facendo qualche passo in avanti, portandosi un po' in disparte dai Cavalieri, aggiunse mostrando una relativa sicurezza nel suo agire. «Per cui, proveremo ad accerchiarlo, bloccandogli ogni via di fuga!»

***

Ad Atene intanto, Dèimos era seduto sul trono di quello che un tempo era del Grande Sacerdote; al suo cospetto vi erano anche alcuni dei Berserker protagonisti della battaglia precedente: Horkos, Nesso, Cratos ed Erimanto.

«Avete avuto notizie dei Cavalieri di Athena?» esordì il dio del Terrore in guerra, quasi come infastidito per la mancanza di queste ultime che tardavano ad aggiornarsi. «Possibile che di Athena e dei suoi Cavalieri non sia saputo più nulla?»

«Mio signore, purtroppo dagli ultimi rilevamenti non abbiamo potuto scoprire nulla di più di quanto sapessimo già!» rispose Horkos.

«A meno che non abbiano lasciato la Grecia e, di conseguenza, si siano ritirati dalla battaglia, preferendo salvarsi la vita!» aggiunse Erimanto.

«Che eresie racconti?» replicò Dèimos, volgendosi adirato verso il Berserker dell'Armata del Terrore. «Conosco i Cavalieri di Athena e non sono dei tipi che abbandonano la battaglia. Quei bastardi sono così invasati che si farebbero ammazzare per Athena!» poi volse lo sguardo altrove, aggiungendo: «Tuttavia, questa situazione è davvero snervante anche per me che sono una divinità di azione!»

Saint Seiya Shogun Hen - La Guerra MitologicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora