CAPITOLO XIII - L'AMORE VINCE SULLA DIFFIDENZA

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«Salomone, hai detto che questa ragazza è Athena... Non può essere.» intervenne Menelao. «Conosciamo benissimo le sembianze di Athena, perché alcuni di noi ci hanno anche combattuto assieme.»

«Menelao dice la verità!» rispose Diomede. «Sia che abbia combattuto al nostro fianco, o che sia intervenuta per aiutarci o salvarci, Athena ha tutto un altro aspetto!»

«Dite di saper riconoscere Athena, ma non mi sembra l'abbiate fatto!» replicò Salomone. «Mi deludete! E voi vi definite suoi Cavalieri?»

«Ma come ti permetti di rivolgerti a noi in questo modo?» replicò Menelao verso Salomone.

Salomone allora gioco forza, tentò di provocarli cercando di colpirli nell'orgoglio: «Chi siete voi per giudicare le azioni di Athena? Forse siete a conoscenza dei suoi piani? Che abbia deciso di incarnarsi in questa fanciulla, non ci è dato sapere il motivo. Ma è così!»

Decise di intervenire nel discorso anche Odisseo, che di conseguenza rispose a Salomone: «Salomone, ascolta! Posso parlare per voce di tutti coloro qui che nutrono dubbi riguardo quella ragazza: riconosciamo e accettiamo di buon grado il fatto che Andròmaco abbia scelto te come suo successore a Grande Sacerdote. Del resto tra noi eri il più forte e saggio, il migliore e più qualificato ad esserlo. Ma da qui, a convincerci di riconoscere in quella ragazzina la dea Athena, è davvero troppo!»

Alle parole di Odisseo, parecchi dei Cavalieri qui presenti si sentivano titubanti credere ad un Cavaliere d'Oro che aveva fatto la storia o credere ad un Grande Sacerdote che a detta di tutti era riconosciuto come l'uomo più saggio al mondo.

Anche Dardano e Cadmo, come Mentore e Teucro, erano rimasti in silenzio, decidendo al momento di non intervenire nella diatriba che si era creata tra Odisseo e Salomone.

In quel momento Yanira capì che tutta l'attenzione si era spostata verso di lei che, dopo un periodo di silenzio, si accorse di essere osservata e presa in causa. Decise quindi di intervenire nel discorso, cercando comunque di mantenere la calma, anche grazie a Seiya che le strinse la mano annuendo.

«Adesso finitela tutti quanti!» le parole di Yanira scossero tutti i presenti interrompendo anche quell'aria di rivalità che si era creata tra i Cavalieri. «Salomone... Odisseo e voi tutti.» rivolgendosi quindi a tutti i Cavalieri presenti: «Il mio scopo, la decisione di venire qui al Santuario non era quella di metterci l'uno contro l'altro ma di unirci in vista di questa Guerra Sacra contro Ares! Capisco perfettamente la vostra diffidenza, ma...» e facendo una pausa. «A volte gli dei scelgono metodi non convenzionali per rivelarsi agli uomini. Persino io sono rimasta scossa quando mi è stato rivelato di essere l'incarnazione di Athena.»

Le parole di Yanira suscitavano attenzione da parte di tutti i Cavalieri, persino di coloro che diffidavano. La ragazza, quindi si rivolse più esplicitamente dicendo ancora: «Io non costringo nessuno a seguirmi con la forza... Athena non lo farebbe mai! Vi chiedo però di guardare le cose con gli occhi del cuore, perché solo con quelli potrete scorgere la verità.»

«Athena...» commentò fra sé Salomone.

«Per cui, se credete che io sia Athena, allora unitevi a me e combattiamo insieme! Se invece non credete che io sia Athena, fa lo stesso purché rimaniate fedeli e lottiate per la Giustizia e la salvezza del mondo.»

Le parole fecero presa nel cuore dei Cavalieri e la diffidenza di alcuni cominciò a vacillare. Cadmo e Dardano si guardarono tra di loro e poi si diressero convinti verso Yanira, seguiti anche da Edipo, Eurialo e Iolao. Yanira rimase impassibile anche quando diede uno sguardo di sfuggita a Cadmo, percependo di nuovo lo spirito di Ker che albergava nel Cavaliere d'Oro. Anche Odisseo rimase colpito dalle parole della ragazza e pensò fra sé: «Possibile che sia lei? I suoi modi fare, la sua calma, il suo parlare...»

Saint Seiya Shogun Hen - La Guerra MitologicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora