10. Attenzioni di qualcuno

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Aspetto fuori dal camerino Debra. Tra una settimana è il suo compleanno, e lo festeggerà il discoteca, quindi mi ha obbligata ad accompagnarla a fare compere. A me non piace tanto, mi annoio subito. Se entro in un negozio, e vedo qualcosa che mi piace, lo compro, senza gironzolare ore e ore...

Finalmente apre la tenda e mi sussurra con voce acuta un <Entra!>.

Il camerino è minuscolo, e puzza di sughero. Non mi chiedete perchè riconosco ľ odore del sughero.

Guardo dallo specchio la sua figura snella coperta da un vestito cortissimo, a bretelle, di un viola scuro quasi blu.

<Che te ne pare?> chiede stirando la gonna con le mani. Guardo in basso e vedo i suoi piedi scalzi sulle piastrelle. Non ha freddo?

<Beh...si è carino> rispondo annuendo.

<"Carino" è sinonimo di brutto> sbuffa alzando gli occhi al cielo, e si gira verso di me per aprirgli la zip.

Se lo toglie per poi rimanere in intimo, ma non me ne importa più di tanto, ormai...
<Ma non è vero, ti sta bene, ed è anche il millesimo che provi!> esclamo, poggiandomi con la schiena al muro e guardando la postura delle mie gambe allo specchio. Dicono che sono dritte, ma io le vedo storte...

<Mi ascolti?> chiede disperata, intenta a mettersi gli jeans, che sono più stretti delle persone nelle metro del Giappone.

<No> rispondo sincera. Ormai è abituata.
Il fatto è che mi piace ascoltare e consolare le persone, ma molte volte mi perdo nel mio mondo a pensare a cose senza senso. E mi sento in colpa per questo, perchè comunque dovrei essere più attiva per me e per gli altri.

<Ho detto che andremo da "Motonix", e se neanche lì non trovo nulla, allora mi metterò il mega-vestito della festa dei miei quattordici anni> appena finisce scoppio a ridere.

Debra è latino Americana, e al suo quattordicesimo compleanno la sua famiglia, come per tradizione, le ha organizzato una mega festa, piena di persone e familiari che neanche conosceva. E a quella festa si era presentata con un enorme vestito rosa confetto, pieno di paillette e toulle. Fatto sta che era così ingombrante quel vestito, che per salire e scendere dalla macchina ci avrà messo circa venti minuti...
In più le foto che le hanno fatto...beh pura arte, solo a pensarci rido.

<Con quel vestito terrai tutti a due metri di distanza> dico tra una risata e ľ altra.

<Hey è anti stupro! Non potrà nessunk spogliarmi da tutto quel ambardan!> risponde ridendo a sua volta.

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Camminiamo per i grandi corridoi.
C'è tanta gente, e per tanta gente intendo: bambini fastidiosi che piangono se mammina e papino non comprano loro i giochi.
Pensare che io piangevo se mia madre non mi faceva imparare nuove sinfonie...

Da lontano vedo mio fratello con il suo gruppo di amici, ma decido di sviare e di non salutarlo. Non voglio disturbarlo o sembrare la sorellina rompi scatole in preda agli ormoni.
Ma purtroppo proprio in quel momento la vista di Debra si catapulta dritto su mio fratello. È vedo i suoi occhi trasformarsi in due cuoricini che pulsano. In realtà lei è mio fratello starebbero anche bene insieme, il problema è che mio fratello è uno stronzo che si annoia in fretta, e Debra è capace di diventare mooooolto noiosa

<Nooo ti supplico> mi lagno tirandola da un braccio, ma lei si gira verso di me rispondendo con <Ohhh certo che si carissima!>.

Mi tira correndo per il braccio, ed io rischio di: cadere tre volte, di calpestare un bambino, di scivolare e di sbattere contro trecento persone.
In pratica rischio la morte.

Prima di salutarlo però la stronzetta si gira verso di me e chiede <Come sto?>.

<Na favola> dico sbuffando.

<Perfetto allora!>  risponde sorridendo, e avvicinandosi al gruppo di mio fratello.

<Ciao Logan!> la sento esclamare con la sua solita voce acuta.

Tutti portano la loro attenzione su di lei, e mio fratello si gira leggermente spaesato, per poi capire chi ľ ha chiamato.

<Oh ciao Debby!> risponde mio fratello sorridendo, e giuro di poter vedere la mia amica sciogliersi.
<Ragazzi lei è Debra, e lei è mia sorella Victoria> ci presenta mio fratello, anche se sti tizi li avrò visti mille volte a casa. Ma quando venivano io ero timida, bruttina, incompresa ed insicura, e finivo per chiudermi nella mia stanza. Ora sto cercando di migliorare...

Sento tutti presentarsi, finché viene il turno di un ragazzo afro. È alto, muscoloso, ha i capelli neri riccioluti e le labbra carnose....
"beh complimenti alla madre" oserei dire.

<Piacere Jaydan!> esclama porgendomi la mano, ed io ovviamente ricambio.
Ma appena la mia mano tocca la sua, lui la gira e me la bacia. Lo guardo dall alto, ed è come se vedessi al rallentatore le sue labbra poggiarsi delicatamente sul dorso della mia mano. Ho le budella attorcigliate. Il ragazzo ci sa fare!
Fa la stessa cosa anche a Debra, e ciò mi fa capire che lo fa a tutte, e che io non sono nessuno di tanto speciale...ovviamente...

<Bro attento> lo avvisa mio fratello con finto tono minaccioso.
E poi mi chiedo perchè sono single! Ho un bodyguard di 1,90m. che minaccia chiunque mi si avvici!
Come posso solo sperare alle attenzioni di qualcuno?

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