Entriamo in autostrada e accelera facendomi perdere un battito e lasciandomi col fiato sospeso.
Nota il mio essere ridicolosamente sconvolta e ridacchia<Si ma ora prova a respirare>.<Divertente> dico facendo una faccia infastidita, ma con ľ unico risultato di farlo ridere sotto i baffi.
Apre il finestrino e togliendo le mani dal volante si prende una sigaretta dal pacchetto.<Ommiddio ma fai sul serio te?> dico sgranando gli occhi mentre con nonchalance prova ad accendersi la sigaretta, e così glielo strappò dalla mano.
<Cazzo fai?> chiede infastidito.
<Aspetta che ti aiuto io, non voglio morire ora> dico avvicinandomi con l'accendino alla sigaretta che tiene tra le labbra, e dopo che l'accendino ha dato fiamma lui aspira, e la sigaretta si accende.
Gli metto l'accendino color rosso fuoco in uno degli scomparti della macchina.
Restiamo in silenzio per molto tempo, finché decido di poggiare la testa sopra la mano e addormentarmi. Non so quanto durerà ancora il viaggio, e non ha senso stare in questo dannato silenzio.○●○●○●○●○●○●
Sento qualcosa punzecchiarmi il braccio, quindi decido di giararmi dall'altra parte, ma nulla da fare...continuo a sentire qualcosa smuovermi.
Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo gli occhi del biondo fissi nei miei. Mi alzo di scatto sotto al suo sguardo e faccio presto mente locale. Io e lui, in macchina, verso il "nonsodove". Non ho avvisato nessuno...beh mi daranno per dispersa. Che schifo poi....sento tutta sudata e appicicosa.<Dove siamo?> chiedo spaesata.
<Aspetta ti è colata la bava> dice pulendomi con la manica del suo maglione blu. Rimango sconcertata, sto tizio mi sta letteralmente pulendo dalla mia saliva. Resto in silenzio scioccata.
<Tornando alla tua domanda, siamo sotto ad un grattacielo abbandonato, ora se magari ti svegli saliamo> dice guardandomi negli occhi attentamente. Lo guardo anche io negli occhi, sono giallognoli con delle macchioline nere, molto magnetici, e le ciglia lunghe gli danno un aria angelica.
Mi sveglio dal mio stato di trans e scendo dalla macchina, lasciandolo lì immobile.Dopo un po' scende anche lui è mi cammina di fianco. Ci avviciniamo all'edificio lasciando la macchina alle spalle. Solo quando mi dice che dobbiamo arrampicarci per qualche metro iniziano a tremarmi le gambette, e già immagino che mi ingesseranno tutta.
<No io non posso> dico decisa, ed è più che vero, è più atletica una giraffa di me.
<Ma dai, non ci vuole nulla. Basta poggiare le mani e darsi lo slancio> spiega indicando dove e come fare.
Annuisco decisa.
Poggio le mani, piego le ginocchia e...porcatroia per poco non sbattevo il mento sul piano di cemento.Lo sento ridere alle mie spalle.
Che pezzo di merda.<Aiutami invece di ridere!> esclamo irritata.
Cammina lentamente sorridendo, poggia le mani, fa un piccolo saltello e sale trionfante. Vorrei cancellargli quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia.
<Non vale se si è giganti> ribatto avvicinandomi al muro.
<Ma non sei neanche tu un cazzo di nano> dice mentre mi mette le mie mani sulle sue spalle e mia afferra deciso dalla vita.
Finalmente siamo saliti entrambi, e in silenzio saliamo le scale.
<Cos'è questo posto?> chiedo guardando in alto verso il tetto danneggiato. Potrebbe cadere un pezzo di ferro...
<Un grattacielo> dice facendomi sentire una ritardata.
<Quante volte ti ho detto che sei simpatico?>
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TATTOOS
ChickLitVictoria è una ragazza nata in una famiglia di musicisti, da sempre circondata da spartiti, appunti, strumenti, dischi, e tutto ciò che può essere riconducibile alla musica. È sempre stata vista come la figlia prodigio, l'amica disponibile e seconda...