Entro in casa sbattendo per sbaglio la porta. Mi tolgo gli scarponcini e il cappotto e mi avvio verso la cucina. Stranamente si sentono rumori provenire da essa, voci e olio che frigge, cosa insolita in questa casa.
Magari hanno fatto pace? Magari per stasera si farà finta di niente?Purtroppo no perché mi ritrovo la chioma corvina e l'altra bionda di mia sorella. È tornata? Di già?
<Chelle?> dico più a me stessa che a lei.
Si gira sorridendomi, facendo muovere i capelli lucenti. <Sorpresa puttanella!> esclama abbracciando quasi da soffocarmi.
<Pensavo venissi la settimana prossima> affermo ricambiando ľabbraccio in un modo meno accogliente ma comunque premuroso.
<Beh che hai? Non sei felice di vedermi?> chiede corruccuando in volto guardandomi dritta negli occhi.
<No no, anzi...> dico staccandomi e uscendo dalla cucina, per poi dirigermi verso la mia stanza.
A me qualcosa mi puzza. Michelle odia venire qui, in questa casa, con mio padre e me. Non mi abbraccia da anni, e non mi ha mai calcolata. Ma ora? Cos è cambiato? Nono, la situazione non mi piace, con lei in casa tutto potrebbe degenerare in fretta, non è il tipo che ama stare con la propria famiglia, condividere sentimenti e cinguettare insieme alla madre. Prima con quella madre ci litigava di continuo.
Arrivo in camera e dopo essermi cambiata dai vestiti fradici ed essermi messa il.mio pigiama nero scendo di nuovo. Scoprirò che cosa vuole, anche a costo di fare Sherlok Holmes.
Le vedo friggere delle verdure e parlare ridacchiando, non sembrano neanche ubriache, sono solo...felici? Mah...
<Di cosa parlate?> chiedo entrando in cucina sedendomi su uno sgabello.
<Di come ad un concerto una mi abbia chiesto da dove avessi preso la chitarra ed io le avessi risposto di non saperlo, anche perchè non dovevo suonare neanche io quella sera> dice ridendo di gusto, anche se io non ci trovo neanche un barlume di umorismo.
<Ah- p...papà dov'è?> chiedo mordicchiandomi il labbro inferiore.
<Non verrà stasera> risponde mamma freddamente facendo muovere la treccia lunghissima.
Non continuo così quando mamma dice di prendere dei bicchieri dalla cristalliera, Michelle si alza ed io la seguo. Dopo aver preso tre bicchieri con le sue manine bianche dalla unghie mangiate, le chiedo diretta <Che ci fai qui?>.
<Non è possibile per te pensare che io sia venuta in visita?> chiede con uno sguardo falso, falsissimo da agnellino.
<Oh ma per favore, hai sputato su un vetro maledicendo questa casa, per poi uscire e non tornare per quattro mesi e senza neanche rispondere al telefono> affermo seria incrociando la braccia.
<Le cose cambiano bellezza, non darò di certo spiegazioni ad una sudicia mocciosa> dice ad un centimetro dalla mia faccia, sputando veleno ad ogni parola, facendo sbattere la lingua contro i denti perfettamente bianchi.
<Fanculo lo scoprirò da sola> rispondo tornando in cucina.
Non la sopporto, si crede superiore dinanzi alla perfezione. Ma vaffanculo va, tanto i piatti li lavi te, Barbie del cazzo.<Non ho fame> affermo salendo le scale verso camera mia. Papà e Logan non sono invitati? Non parteciperò neanche io.
STAI LEGGENDO
TATTOOS
ChickLitVictoria è una ragazza nata in una famiglia di musicisti, da sempre circondata da spartiti, appunti, strumenti, dischi, e tutto ciò che può essere riconducibile alla musica. È sempre stata vista come la figlia prodigio, l'amica disponibile e seconda...