Restare uniti

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Ci sono tante parole che vorrei tirar fuori in questo momento.
Avrei dovuto dire ai miei genitori quanto li volessi bene nonostante siano stati assenti.
Avrei voluto abbracciarli un'ultima volta.
Sarebbero dovuti assistere al procedimento della mia vita.

Invece sono qui.
Davanti a me.
Con chiare ferite di guerra.
E l'unica cosa che mi attraversa il corpo è il senso di vuoto che sto provando.

Vorrei urlare.
Ma le lacrime che mi rigano il volto mi impediscono di parlare.

Draco invece l'ha presa ben diversamente.
Sta urlando come se stesse per uscirgli l'anima.
Non lo avevo mai sentito così.

Entrambi siamo per terra vicino ai nostri genitori ormai morti.

<<Ma com'è possibile?>> Continuo a ripetermi.

D'improvviso lui corre dirigendosi in uno dei tanti corridoi.
Lo seguo.

<<Draco dove stai andando?>>
Non mi risponde, continua a correre.

<<Draco!>>

Ancora niente.

<<Draco mi fai preoccupare!>>

Si volta nella mia direzione.

<<Devo controllare una cosa, vieni con me.>>

Arriviamo in un punto della villa che sembra quasi abbandonato, come se non ci avessero mai pulito.
D'un tratto Draco si ferma.

Borbotta delle frasi senza senso e magicamente, il pavimento sparisce mostrandoci delle scale che portano in una specie di seminterrato.

Scendiamo insieme in uno scantinato sporco pieno di polvere arrivando davanti una porta dorata.

Continua a borbottare altre frasi e anche la porta si apre mostrandoci una stanza ben sistemata.

Al centro di questa stanza c'è una gabbia che racchiude un cofanetto.
Draco lo apre e al suo interno troviamo un anello costituito da uno smeraldo intrecciato da un serpente in acciaio.

<<Che cos'è? Perché siamo qui?>>
Gli chiedo confusa.

<<È una lunga storia Ophelia. Sei sicura di volerla sapere?>>

<<Si Draco. Soprattutto se c'entra qualcosa con la morte dei miei genitori.>>

Fa un respiro profondo e inizia a parlare.

<<Quando Lord Voldemort era ancora in vita, lasció ai miei genitori uno dei suoi più preziosi cimeli di famiglia. In questo anello c'è il potere supremo del male. È uno degli strumenti più potenti dell'intero mondo magico, più della bacchetta di sambuco. Lo diede ai miei genitori in caso lui fosse morto durante la battaglia di Hogwarts. Loro lo hanno protetto fino all'ultimo respiro. Perché se dovesse finire nelle mani sbagliate, sarebbe la fine.>>

Lo ascolto con tanta curiosità. Voglio sapere di più.

<<Non capisco cosa centrino i miei genitori.>>Rispondo.

<<Si saranno trovati qui per caso Ophelia. Mio padre me lo diceva che venivano sempre a trovarli.>>

<<E secondo te chi sarà stato ad ucciderli?>>

Sposta il suo sguardo sull'oggetto che ha tra le mani e poi su di me.

<<La famiglia Parkinson.>> Risponde con tono secco e deciso.

<<Come fai ad esserne certo?>> Gli chiedo.

<<Pochi sanno dell'esistenza di questo anello e soprattutto che lo tenessimo noi. Tra questi c'erano i Parkinson. Varie volte hanno fatto minacce di morte alla mia famiglia per i debiti da saldare. E loro volevano in cambio questo smeraldo. Ma noi ci siamo opposti fino all'ultimo. E nonostante li abbiano uccisi, non sono riusciti a trovarlo. I miei genitori sono morti per proteggere il mondo magico. Ma di questo non ne parlerà mai nessuno. Perché saranno sempre visti come i Mangiamorte che hanno voltato le spalle ai maghi del nostro mondo per servire il Signore Oscuro.>>

You belong me - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora