Guardia del corpo

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Mentre corro in aula di Trasfigurazione penso al fatto che la mia giornata non sia iniziata nel migliore dei modi: mi sveglio cadendo dal letto, mi rendo conto di essere in ritardo e non sono riuscita a trovare la mia borsa, quindi ho tutti i libri in mano.

Come se non bastasse, d'improvviso vado a sbattere contro qualcuno facendo cadere il mio materiale per terra.

<<Cazzo ma sta attento.>>

Questo ragazzo si volta, quasi non mi sembra vero.
È alto con occhi azzurri e capelli castano chiari un po' disordinati.

Riesco a intravedere i suoi muscoli da sotto il maglioncino arancione dei Grifondoro.

<<Attento io? Sei stata tu a venirmi addosso.>>

Sfoggia un sorriso perfetto mentre pronuncia queste parole.

Prima di potergli rispondere, la mia bocca continua a restare aperta mentre i miei occhi analizzano questo Dio greco che ho di fronte.

<<Ehm, si... ma... tu sei in mezzo al corridoio e dovresti spostarti, è logico che qualcuno ti venga addosso.>>

<<Ah, le donne. Fanno di tutto pur di avere ragione.>>

<<Ah, gli uomini. Sempre i soliti presuntuosi.>>

<<Qualcuno si è svegliata dalla parte sbagliata del letto?>>

Forse ha ragione, me la sto prendendo con lui inutilmente solo perché non ho di meglio da dirgli.

<<Scusami, davvero. Non volevo risultare maleducata. Ma più che essermi svegliata dalla parte sbagliata del letto, io direi dalla parte sbagliata del pavimento.>>

Accenna una risata.
Mi trova spiritosa?

<<Tranquilla. Comunque io sono Klaus, Klaus Colbyn.>>

<<Ophelia, Ophelia Grace.>>

<<Bel nome. Ci si vede in giro Ophelia.>>

Si allontana fungendo un saluto con la mano.

Ma ho davvero parlato con lui?
Mi sembra uscito da una serie tv.

✨✨✨

Arrivo in aula di Trasfigurazione, con la bellezza di venti minuti di ritardo.
Mi scuso e prendo posto velocemente a uno degli ultimi banchi.
Sistemo le mie cose sul banco e solo dopo essermi seduta mi rendo conto di stare vicino a quel ragazzo di prima.

Klaus.

<<Ma ciao Ophelia, non pensavo di rivederti così presto.>>

<<Beh nemmeno io. Ma sai com'è, è piccola Hogwarts.>>

<<Eppure non ti ho mai incontrata. Dove ti eri nascosta per tutto questo tempo?>>

Il mio cuore perde un battito.

<<Mh, tra le mura della biblioteca e tra quelle della mia Sala Comune.>>

Senza dimenticare ovviamente le mura della stanza di Draco Malfoy.
Mi sussurra il mio subconscio.

Ride di nuovo per quello che ho detto.
Mi trova stupida o divertente?
Staremo a scoprirlo.

Mi giro e noto Draco che mi osserva da lontano.
È come se il suo sguardo parlasse.

Secondo me dice esattamente "allontanati da quel Grifondoro del cazzo."
Un classico.
Ormai lo conosco come le mie tasche.

Ne approfitto per avvicinarmi di più a Klaus, i nostri gomiti si toccano.

You belong me - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora