𝗣𝗥𝗜𝗠𝗜 𝗦𝗔𝗟𝗨𝗧𝗜

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«Ma chi si rivedeeeee» sentii prima di essere travolta dal mio migliore amico Chriss.

«Ehy ciaoo anche a tee» risposi sentendomi stritolare la da lui.

«Che fai non mi abbracci?» continuò lui offeso.

«Ehm.. Guarda lo farei se tu non mi bloccassi anche quelle» risposi ridendo.

Mi lasciò andare e solo allora potei assaltarlo io a mia volta. Scoppiammo tutti e due a ridere.

Poi mi prese meglio e mi fece girare per tutto il giardino come faceva sempre.

Chriss Walls, ragazzo mulatto, mezzo filippino-arabo-americano e chi ne ha più ne metta.

Alto 1.85 cm con lunghi capelli scuri, avvolti in un codino.

Gli occhi a mandorla di colore scuro, quasi nero. Mi affascinavano sempre, erano qualcosa di unico. Erano così espressivi... Fin troppo a volte.

La nostra amicizia è nata alle superiori, in prima. Mi è stato affianco nel momento peggiore della mia vita: il mio ex migliore, di cui avevo una mega cotta, voleva stroncare i rapporti con me, così dal nulla, senza una valida spiegazione.

Senza Chriss non sarei mai riuscita ad andare avanti ed essere quella che sono ora. È tutto merito suo. Senza di lui sarei ancora in quel vortice nero senza uscita.

«Se mi lasci il tempo di respirare e di aprire lo zaino, magari ti do il regalo eh»

Lui come risposta abbozzò un piccolo sorrisetto e arrossì.

Quando vide il regalo per poco non scoppiò a piangere: era una felpa, con sopra tutte le frasi "dolci" che gli avevo detto nel corso di quest'anno. Ma non era tutto, infatti avevo anche messo sopra, racchiuse in un clips, delle nostre foto. Ovviamente le più belle erano quelle mosse.

Mi prese di scatto e mi abbraccio forte forte.

Quando mi staccati vidi che aveva gli occhi lucidi. Aaw che carino :)

Per sdrammatizzare un po' dissi «Si ma non piangere, mica sono morta».

Si misero tutti a ridere.

«Mi sorprendi Abbey, non sei la tipa che fa sti regali "dolci". Non è da te!»

«Stai zitto e apprezza, razza di scemo rincoglionito che non sei altro» dissi probabilmente arrossendo.

Guardandomi attorno vidi che c'erano altri miei amici venuti al campus sportivo estivo.

Lì salutai uno ad uno. Ero felice nel vederli, o almeno la maggior parte ecco.

Ah, non mi sono ancora presentata..

Sono Abbey, una ragazza russa.

Occhi marroni a mandorla, capelli lunghi mossi. Ho le lentiggini e mi fanno molto più tenera di quanto io non sia.

Sono stata adottata, ho una sorella più piccola (anche lei russa, ma non di sangue) ma purtroppo non abbiamo quel solito legame d'amore e sorellanza. Stiamo una per conto suo: lei sta nel salotto, io ovviamente in sala studio a leggere qualcosa, se lei sarà in camera allora io sarò in cucina a preparare qualcosa.

Siamo una l'opposto dell'altra e dico letteralmente.

Non sono quella persona affettuosa, dolce, premurosa.

O meglio, lo sono si, ma non sempre e soprattutto non con tutti.

Ho passato molte cose, sia brutte che belle, ognuna mi ha cambiato e ha forgiato il mio carattere.

Come sono?

Parto col dire che sono introversa, simpatica e gentile ma solo con chi voglio, impulsiva, anche se devo fare delle scelte che riguardano i miei amici non la smetto di pensare e farmi paranoie 24/7h; sono quasi sempre allegra, lunatica come poche e molto, ma dico molto, testarda.

Ecco questo è sia il mio lato positivo che negativo, se mi metto in testa di fare o avere una cosa non mi arrendo fino a che non la ottengo.

«Non pensavo che venissi. Anzi non, pensavo proprio di averti convinto a venire qui... Pronta per questa nuova esperienza?» mi chiese Chriss.

Io sbuffa e annuii.

«Abbey dobbiamo entrare, su muoviti» mi ricordò Chriss.

Mi spinse e finalmente entrammo.

Ci accolse un ragazzo alto non troppo, con i capelli lunghi, con gli occhi blu ghiaccio.

Si esattamente. Blu ghiaccio, nel quale ti ci potevi perdere tranquillamente.

«Buongiorno ragazzi vi stavo aspettando. Sono il professore Xavier, ma chiamatemi tranquillamente Charles» disse il professore guardandoci tutti.

Azz per essere un professore mi sembra piuttosto giovane

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Azz per essere un professore mi sembra piuttosto giovane...

Sorrise e una volta guardatomi cambiò leggermente espressione: aveva l'aria di qualcuno confuso, ma teneva sempre quel leggero sorrisetto.

«Benvenuti alla X-Mansion, la scuola dei giovani dotati, non ché la scuola per i mutanti come voi.. »

Spazio Autrice:
Questa è la mia storia scritta, spero che vi piaccia <3

New Emotions // Charles Xavier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora