𝗣𝗘𝗥 𝗦𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘

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ABBEY'S POV

Quella mattina mi sveglia con i primi raggi del sole che mi colpirono dolcemente il viso.

Spostandomi un po' mi resi conto di aver una braccio attorno alla mia vita.

Sentii un calore pervadermi in tutto il corpo e subito dopo mi resi conto di essere appoggiata sul petto di Xavier.

Il suo profumo... È uguale a... Il suo profumo è uguale a quello della felpa! È sua.

Cercando di far più piano possibile spostai la testa per ammirare meglio il suo viso sereno e rilassato.

Il battito era calmo con ritmo stabile.

Sta ancora dormendo... Che bello che è.

Aveva un ciuffo che gli cadeva sugli occhi e delicatamente alzai il braccio e con la mano lo spostai vicino all'orecchio.

Senza mai staccare l'indice seguii le linee del suo viso, partendo dalle sue orecchie, passando poi per la mandibola, collo ed infine il suo petto.

Mi sorpresi nel vedere la sua calda, morbida rilassata pelle.
Nessun nervo o muscolo era teso.
Per quanto si mostrasse sorridente e rilassato, quando lo incontravo nell'istituto coglievo sempre quel filo di tensione e preoccupazione che tendeva a nascondere sempre.

Senza rendermene conto iniziai a fargli dei piccoli cerchi e scarabocchi sulla pelle.

«M-Mi stai facendo il solletico...» sussurrò dolcemente sorridendo Xavier.

MI bloccai imbarazzata.

«Non ti fermare, ti prego» aprì gli occhi e mi resi conto quanto fossero blu intenso i suoi occhi di prima mattina.

Arrossii lievemente.

Un raggio di sole colpì gli occhi del Professore facendoli chiudere nuovamente.

Girai il viso e ammirai il panorama davanti a me.

Il sole stava sorgendo esattamente al centro del lago. Il colore arancione saturato colorava le piccole nuvolette che lo circondavano di un bellissimo rosa salmone e azzurro confetto.

Wow...

L'unico panorama che riesce a mozzarmi il fiato sei solo tu. Sei sempre stata tu Abbey. Dalla prima volta che ti ho vista mi hai fatto scatenare qualcosa dentro me che non so spiegare a parole.

«Sai, non mi sono mai osato a dirti queste cose prima perché non mi sembrava il caso... Mi pareva che fosse esagerato, forse troppo forte. Non ero sicuro di cosa provassi per te... Sfortunatamente solo dopo aver sentito la possibilità di perderti per sempre ho capito quanto ci tenessi veramente a te, a quanto sarebbe stata vuota la mia vita senza di te. Sei tu il motivo che mi spinge a dare il meglio di me, l'unica ragione che riesce a farmi continuare senza mai scoraggiarmi. Eri, sei e sempre lo sarai» mi sussurrò appoggiandomi la sua mano sulla mia guancia.

Ero incantata, mi sentivo un fuoco d'artificio dentro, ma contemporaneamente ero rilassata.

«Dalla prima volta che ti ho visto mi sono promesso di proteggerti sempre e comunque. Qualunque cosa fosse successa non ti avrei abbandonato, fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto. Ne sarebbe valsa la pena. Sempre».

Era come se non mi stesse parlando il Professore, ma Xavier, Charles Xavier.

Quel ragazzo che mi aspettò paziente sull'uscio della porta dell'istituto il primo giorno.
Il ragazzo che mi aiutò con le mie abilità, rendendole uniche e strabilianti ai miei occhi.
Il ragazzo che mi insegnò a ballare in quel magnifico galà.
Il ragazzo che rendeva i miei difetti perfetti e stupendi ai suoi occhi.

Ad ogni secondo che passava sentivo il respiro di Charles sempre più caldo.
Senza rendermene conto eravamo faccia a faccia con pochi millimetri.

MI prese il viso tra le sue mani e mi baciò.

Le sue labbra candide e morbide combaciavano perfettamente con le mie, come se fossero fatte apposta, come di pezzi di puzzle.

Il bacio era caldo e morbido, delicato ma al tempo stesso possessivo.

Era un bacio aspettato da troppo tempo.

Come un flash-back vidi i ricordi di me e del professore sotto al ciliegio una notte d'estate.

Quella notte in cui mi fidai ciecamente di lui.
Quella in cui abbassai le barriere per lui.
Solo per lui.

Quella notte in cui mi addormentai sulla sua spalla, cullata dalla sua splendida voce.
Quella voce che mi tranquillizzava sempre e comunque.
La voce che avrei ascoltato senza mai annoiarmi.

Quella notte in cui...
Quella notte in cui mi baciò per la prima volta.
Delicato e dolce come questa volta.

Charles staccandosi lentamente mi guardo un po' preoccupato.

«Questi che hai visto sono i ricordi che ti ho rimosso. Scusami, so che non ero autorizzato a fare una cosa simile e mi verg-» non lo lasciai finire la frase che capendo perfettamente la situazione lo baciai.

«Non devi scusarti. Non sono arrabbiata. Anch'io fossi stata al tuo posto l'avrei fatto. Non ti devi preoccupare» gli spiegai.

«È incredibile...» gli scappò a Xavier.

«C-Cosa?..».

«È incredibile come tu riesca a farmi innamorare di te ogni giorno che passa».

Improvvisamente c'eravamo solo io e lui. Nient'altro.

Ed è incredibile come stessimo pensando la stessa cosa. Potrei non crederci...

E invece credici eccome

Mi baciò un'altra volta dandomi la certezza che fosse la realtà.

Che fossi veramente con lui.

Solo io e lui.

Per sempre.

New Emotions // Charles Xavier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora