Quella mattina ce l'avevamo libera: lezione l'avremmo avuta al pomeriggio.
Ma nonostante questo mi svegliai alle sei e andai a correre.
L'aria era fresca, i raggi del sole tiepido mi stavano riscaldando pian pianino, gli uccellini canticchiavano sereni.
Era tutto così perfetto.
Sarebbe stata una giornata magnifica, me lo sentivo.
Finì e andai a farmi la solita doccia, ma prima di riuscir a fare il primo gradino delle scale mi fermò Xavier.
«Scusa se ti disturbo, ma ti volevo chiedere, sempre se per te non è un disturbo ovviamente, se volessi essere presente alle mie lezioni di stamattina con un altro gruppo.
Sarà una lezione di pratica, magari potrei dire delle cose che ti potrebbero tornare utili in futuro...».«Ma no figurat- Ehm.. Si figuri professore. Non so se parteciperò, perché avevo promesso a Chriss e gli altri che li avrei aiutati nei compiti di genetica assegnati da professore Bestia» mi sentii un po' in colpa vedendo la sua faccia rattristarsi subito dopo.
«Fa niente, sarà per la prossima dai...» mi salutò e andò al bar a fare colazione.
Finita la doccia, preparai la colazione anche agli altri che si svegliarono per il profumino che si stava diffondendo in tutta la stanza.
«Bene Chriss, pronto per la mia spiegazione di genetica?» scherzai io.
«Puahahah, ma davvero c'hai creduto? Abbey te l'ho chiesto perché non stiamo più passando momenti solo noi due, come facevamo una volta...» mi disse lui ancora mezzo assonato.
Non mi aspettavo una risposta così.
Ci rimasi un po' così... Giusto un po' male.Sospirai.
«Bene allora balza anche oggi, sai che odio quando mi menti. Ho altro di meglio da fare oggi» tagliai corto e me ne uscì dalla stanza sbatendo la porta.
«Tu hai sempre da fare e che diamine. Mi hai stufato Abbey!!» sentii urlare in lontananza Chriss.
Lo lasciai perdere.
Poteva tranquillamente dirmelo che voleva stare solo con me, non c'era nulla di male.
Però no dai, raccontiamole una bugia, vedi come la faremo stare meglio...Cercai di pensare ad altro.
Andai in giardino per rinfrescare tutti i pensieri e distrarmi.
Quando passai davanti alla vetrata dell'aula, in cui il professore Xavier stava tenendo la lezione, mi fermai.
Incuriosita rientrai nella scuola e mi diressi in quell'aula.
Mi misi in un angolino senza disturbare nessuno e assistetti alla lezione.C'era un ragazzo che aveva la capacità di trasformarsi in qualsiasi animale e l'avversario, che era una ragazza con lunghe treccine, riusciva ad allungare le sue trecce per rendendole tipo delle fruste.
Wow, tutto ciò era pazzesco.
Pian piano la lotta divenne più aggressiva e violenta.
Chiusi gli occhi e percepii le loro emozioni e pensieri.
Stavano usando i sentimenti negativi, dei ricordi tristi o che ti facevano arrabbiare ancora di più.No. Non era corretto tutto ciò.
Sapevo che non mi sarei mai dovuta azzardare a farlo ma lo feci: scavai nelle loro menti e tirai fuori i loro ricordi più belli, quelli vivaci.
Facendolo mi misi a ridere anch'io, ma nessuno se ne rese conto.
Improvvisamente mi sentii guardare, ma lasciai perdere.
A fine lezione mentre tutti uscivano e il professore stava ancora spiegando delle cose, cercai di svignarmela senza farmi notare, ma non ebbi quel successo tanto desiderato.
Infatti Xavier mi fermò e mi disse che mi doveva parlare.
Ed eccoci Abbey, grande cazzata che hai fatto! Complimenti, continua così e vedi dove ti ritroverai...
«Hai notato anche tu che lo scontro stava diventato violento ma ad una certa si sono rimessi in sesto?» mi chiese.
Si l'ha notato Abbey, mi spiace hai fallito.
«Ehm.. Si professore... Mi è sembrato tipo che abbiano cambiato pensieri o sentimenti...» azzardai a commentare tesa.
«Esattamente» rise «E tu in tutto ciò non c'entri nulla, no?» ed eccolo che arrivò al punto.
«Se fosse stato così, non mi avrebbe fermato, non crede?» cercai di girare il discorso.
«Molto perspicace devo dire» rise nuovamente «Ma non sono qui a farti la predica. Ti ho osservato da quando sei entrata fin'ora e no, non mi è sfuggita la tua mezza risata.
Ti volevo ringraziare. Se non l'avessi fatto la situazione sarebbe degenerata. Facendo ciò mi hai fatto capire che anche tu hai imparato la lezione di oggi» mi stupì.«Diciamo che questa lezione l'avrei dovuta imparare già la scorsa volta ecco...» mi denunciai.
Non è mai troppo tardi per imparare.
Mi fece sorridere.
Era la stessa frase che mi diceva sempre mio padre da piccola quando scoprivo cose nuove.Già, mai.
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New Emotions // Charles Xavier
FanficLei, Abbey una ragazza mutante, ignara di tutto ciò.. Ha un potere che nessuno ha avuto mai. Un coltello a doppia lama. Nasconde un grande segreto. Lui, Charles Xavier ragazzo giovane, ricco e telepatico. Occhi blu come l'oceano, ma dolci come...