𝗦𝗢𝗧𝗧𝗢 𝗔𝗗 𝗨𝗡 𝗖𝗜𝗟𝗜𝗘𝗚𝗜𝗢

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Era calma.

Rilassata.

Si ma non ti ci abituare.

Scoppiammo a ridere.

Ti sto solo facendo vedere le cose che voglio che tu veda. Non credere eh...

La cosa non mi stupii. L'avevo subito immaginato.

E ora come ti senti?

Be' non saprei Ho appena abbassato una barriera al mio professore subito dopo avergli raccontato una cosa un po' delicata per me, costui può vedere il perché del mio dolore e nonostante lui lo sappia non lo fa e sta cosa mi frustra. Non capisco il perché.

Sorrisi.

Non ne trovo il motivo. Come appena detto, mi hai raccontato qualcosa di molto personale e toccante. Percepisco come ti senti e non vorrei appesantirti il tutto leggendoti anche la mente.

Era sorpresa dalla mia risposta.

Sicuramente se fosse stato al mio posto, Abbey avrebbe subito studiato ogni minimo ricordo e sentimento per riuscire a capire veramente chi avesse davanti.

E poi non lo sto facendo per rispetto: quando ti ho dato la possibilità, giù in mensa, di farlo tu non l'hai fatto. E questo mi ha decisamente colpito. Così facendo, posso ammettere che hai conquistato la mia fiducia.

Dopo questa piccola chiacchierata Abbey nascose solo i suoi pensieri, ma potevo continuare a sentire le sue emozioni e sensazioni.

Riuscivo a percepire che fosse sorpresa dalle risposte che le avevo dato, era soddisfatta per quello che era appena successo e sentivo anche che avesse freddo, ma era troppo testarda per poterlo ammettere.

Mi tolsi la felpa e le suggerii di mettersela.

Lei scosse la testa e non l'accettò.

Per una come te che ama le felpe mi stupisce questo tuo rifiuto.

Sorridemmo entrambi.

Non te lo richiederò un'altra volta, la prendi o no?

Ci rifletté attentamente e probabilmente per orgoglio se la mise.

«Devo dire che ti sta pure ben-» sorrisi.

«No. Basta fermo. Non so come reagire ai complimenti, quindi non farmeli. Grazie» mi stoppò lei.

Non ti piace l'imbarazzo dei complimenti eh... Ho capito, te li farò solo se necessario tranquilla.

Era così tenera in quella mia felpa grande e larga. Mi ricordava molto Raven da piccola: aveva trovato una felpa di mio padre e visto che le piaceva, perché era calda e accogliente, decise di tenersela di nascosto.

Mi vennero gli occhi lucidi.

La mia piccola Raven.

Se ti fa star male me la tolgo subito senza alcun problema

Mi disse Abbey percependo le mie emozioni.

Scossi la testa «Non è nulla tranquilla» e per istinto l'abbracciai.

Lei si raggomitolo ancora di più e si lasciò completamente andare.

E con completamente intendo tutto, pure la piccola barriera che nascondeva i momenti della sua vita o pensieri che non voleva rivelare a nessuno.

Il respiro diventò più calmo e il battito rallentò pian piano.

Si stava addormentando.

Era così dolce.

New Emotions // Charles Xavier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora