Quella sera ero più elettrizzata io che tutti i bambini presenti nell'istituto.
«Abbey hai gli occhi che ti brillano e che stanno impazzendo di gioia» mi tirò una gomitata Axel.
«È difficile nascondere che si è felici, sai?» sorrisi senza mai staccargli gli occhi di dosso.
Mangiammo alle nove con tanto di banchetto natalizio. Si poteva andare avanti per un mese con tutte le pietanze servite.
Con mia grande sorpresa non avanzò nulla, neanche una pagnotta di pane.Dopo aver finito, il Professore ci disse di andare nella sala grande.
Era proprio lì che si sarebbero tenuti i vari giochi fino alla mezzanotte.
Poi ogni bambino sarebbe andato a dormire cercando di indovinare il regalo che gli avrebbe portato Babbo Natale quella notte.«Pronta per cantare?» mi chiese elettrizzato mio fratello.
«No aspetta cosa? Cantare? No no, io davanti a tutti loro non canto!» urlai terrorizzata all'idea di doverlo veramente fare.
«Se indovini e sai la canzone, puoi cantarla. Dai punti in più alle squadre!» mi spiegò E tutto questo durerà fino al compleanno del Professore, nonché capodanno».
A capodanno era nato il professore?? Oddio ma che figata assurda!!
Fingendomi disinteressata feci una mezza smorfia e annuii.
«Sai, in onore del suo compleanno, si terrà galà in maschera, in cui tutti si vestiranno eleganti con tanto di vestiti tipo da principesse e principi ma con le maschere» continuò.
NO VESTITI NO!! TUTTO MA NO, NON SONO MAI STATA UNA TIPA DA VESTITO!
Non sapevo se essere più sorpresa o triste per quello che avevo appena sentito.
«E per forza mi dovrò mettere un vestito..?» chiesi facendo un'altra smorfia ma di disgusto.
«Ovviamente! Non vedrò l'ora di vederti!» concluse lui.
Ci sedemmo nelle sedie in quarta o quinta fila e davanti a noi c'era letteralmente un palco, con tanto di casse ,microfono, karaoke e una lavagna per segnare i punti alle squadre.
Ah però, se fanno le cose le fanno per bene eh...
Sorrisi. Dopotutto ad organizzare il tutto era stato personalmente Xavier.
«BENISSIMO RAGAZZI! PRONTI PER LA PRIMA SFIDA?» ci urlò Xavier cercando di catturare l'attenzione di tutti.
Iniziò a spiegare le varie regole, ci divise in squadre - io fortunatamente non ero in squadra con Axel - e iniziammo a giocare.
Iniziò a mettere le canzoni più recenti, per facilitare probabilmente i ragazzi più piccoli, ma poi iniziò a metterle sparse.
Indovinai la prima canzone, la seconda... E anche la terza di fila!
«Mi spiace Abbey ma se continuerai così ti elimineremo dal gioco...» mi schernì il Professore.
Risi e scossi la testa.
Sapevo di non poter essere battuta da nessuno: io e la musica eravamo un tutt'uno.«Che ne dici di venire qui assieme a me e di segnare chi indovina la canzone?» mi propose Xavier.
Sorpresa della domanda annui e mi sedetti sulla sedia vicino alla lavagna.
Scrivi sotto le altre squadre anche il tuo nome, voglio vedere quante ne conosci
Mi disse lui non smettendo di guardarmi un attimo.Senza farmelo ripetere due volte lo feci.
Mi sorpresi nel vedere quante crocette misi nella partita.
Ero imbattibile.«Visto che qui qualcuno se la sta tirando un po' troppo per i miei gusti, proviamo a mettere quelle vecchie...» si stava riferendo a me.
Infame.
Le prime due non le conoscevo e quindi, con mio grande rammarico, non misi le crocette.
Devo ammettere che ne indovinai poche, ma quelle poche per me avevano un significato particolare.
Quelle che avevo azzeccato erano proprio quelle che ascoltavo in macchina con la mia famiglia.Quanti ricordi.
Quanta nostalgia di casa...No. Non dovevo.
Ormai la mia casa era quella.
Dove potevo essere la parte migliore di me stessa.
Sempre.Con mio stupore le stai continuando ad indovinare...
Non se l'aspettava eh. Diciamo che ho una vasta gamma di generi che ascolto.
Buono a sapersi.
Sorrise.Dipende dal mood, ecco...
Spiegai io, non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi blu oceano.E ora che mood sei?
Mmh... Ora precisamente non saprei. Glielo farò sapere...
Mi girai e scossi la testa sorridendo.
Guardai l'ora e mi stupii: erano già le 11.45!
Un quarto e sarebbe finito tutto per quella sera.«Bene ragazzi! spero vi siate divertiti perché per oggi abbiamo finito! Ora faremo i conti e vedremo quale delle squadre si aggiudicherà il premio» disse il Professore sempre con lo stesso tono acceso.
«Be... Secondo i calcoli, la squadra che ha vinto è quella dei Pinguini!» esclamai io.
Pinguini. Si erano chiamati così perché era il gruppo con più bambini piccoli, ma quello in cui sfortunatamente c'era anche mio fratello.
Mi fece l'occhiolino vittorioso e io scossi la testa.
Bello eh indovinare le canzoni al posto dei bambini. Ma non ti senti in colpa?
Ma neanche un po' sinceramente! È per tutti sto gioco, perché non posso divertirmi come gli altri?
Lo fulminai e alzai gli occhi al cielo.
Quando tutti i bambini erano a dormire e si erano addormentati per bene, io, mio fratello e il Professore andammo a recuperare i regali e li mettemmo sotto l'albero senza farci notare più di tanto.
«Grazie per il vostro aiuto, ci avrei messo un'ora a portarli e sistemarli per bene» ci ringraziò Xavier.
«Ma si figuri! Siamo sempre disponibili noi» e mi girai verso Axel che stava ammirando il cielo stellato.
AXEL DAI!
Gli tirai una gomitata facendolo riprendere.«Ehm.. Si si, ci può contare!» disse, fingendo un mezzo sorriso.
Andammo in camera, la sistemai un po' riordinandola.
Si era stata una lunga ma appagante giornata quella.Mi stesi nel letto e chiusi gli occhi.
A me basti solo tu.
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New Emotions // Charles Xavier
FanfikceLei, Abbey una ragazza mutante, ignara di tutto ciò.. Ha un potere che nessuno ha avuto mai. Un coltello a doppia lama. Nasconde un grande segreto. Lui, Charles Xavier ragazzo giovane, ricco e telepatico. Occhi blu come l'oceano, ma dolci come...