Third Year: New And Old Friends

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Regulus ovviamente non ascoltò l'ordine datogli.

Trasfigurò la propria divisa in un paio di jeans neri, una t-shirt dell'Hard Rock e una camicia a quadri e acchiappò al volo la Mappa. Poi estrasse la bacchetta e si avvicinò alla porta.

Mormorò un Alohomora, ma non ebbe effetto.

-L'hai voluto tu... Bombarda!- 

I cardini cedettero e la porta venne scaraventata dall'altra parte del corridoio. Si appuntò mentalmente di tornare ad aggiustarla prima di sera. Grazie alla mappa percorse corridoi di cui non conosceva neanche l'esistenza e in pochi minuti fu fuori dal castello. Mentre attraversava di corsa il cortile, chiuse la mappa e la nascose tra i pantaloni e la camicia. Si fermò di colpo quando fu davanti all'albero. Prese dalla tasca una moneta e la trasfigurò in palla da bowling. Si piegò sulle ginocchia e la fece rotolare sulle radici dell'albero. Magicamente i rami si bloccarono. 

-Raccontarmi i segreti di Hogwarts ti si sta rivoltando contro- mormorò ghignando, fiero del suo lavoro.

Si avvicinò all'albero e scese nella botola. Percorse a grandi passi il tunnel sotterraneo, sbucando poi nel corridoio di una vecchia casa abbandonata. Si fermò un attimo e si legò i capelli bloccando lo chignon con la bacchetta, come suo solito. La lieve allergia agli acari di Regulus si fece sentire, ma trattenne lo starnuto e si diresse a passo felpato verso le scale.

Il suo sguardo cadde sui gradini, sporchi di impronte di terra. Impronte di cane.

Il suo piano di non far rumore fallì completamente mentre saliva di corsa quelle scale così vecchie che sembravano sul punto di rompersi. Quando Regulus entrò nella stanza con il fiatone tutti lo fissarono sorpresi. E Regulus guardò loro con lo stesso stupore.

Ron era accasciato su un basso materasso. La gamba era immobilizzata e il pantalone era strappato e sporco di sangue.

Harry ed Hermione erano in piedi davanti all'amico, disarmati e, in un certo senso, spaventati.

E poi c'erano i due adulti che si stavano abbracciando come due vecchi amici. Regulus sorrise alla scena.

-Reg...- sussurrò Sirius, staccandosi dall'abbraccio del licantropo.

Il ragazzo annuì sorridendo mentre cercava di riprendere fiato.

-Ti avevo detto di startene buono nel mio ufficio- lo rimproverò Remus, anche se non sembrava veramente arrabbiato.

-Ho preso tutto da mio padre... Non so starmene tranquillo- disse il grifondoro.

Regulus fece due passi in avanti e si ritrovò davanti a Sirius. Lo abbracciò, buttandogli le braccia al collo.

-Mi sei mancato. Mi devi undici regali di Natale e dodici di compleanno- 

Il commento di Regulus fece ridere i due adulti. Sapevano entrambi che Sirius sarebbe stato capace di fargliene anche il doppio.

-In tutto questo tempo, lo conoscevate! Harry, Ron non sapete la verità!- urlò Hermione.

-Granger, lascia che ti spieghi...- iniziò Regulus staccandosi dall'abbraccio.

-Il professor Lupin è un licantropo! Per questo mancava alle lezioni- disse la riccia indicando il professore.

Sul volto dell'uomo calò un'ombra di tristezza, che però nascose con un ghigno "malandrino".

-Da quando lo sai?- 

-Da quando Piton ci ha chiesto una ricerca. Ma non è tutto. Ho fatto anche altre ricerche. Su di te- disse la riccia fissando Regulus.

Night's son || An Harry Potter NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora