Regulus strinse la catenella tra le mani e guardò negli occhi la McGonagall, mentre delle fiamme verdi lo trasportavano dall'altra parte dell'Inghilterra.
-Chi ti ha autorizzato a diventare così alto in questi tre mesi? Se vai avanti così farai la fine di tuo padre!- esclamò Em, sciogliendo l'abbraccio.
-Ciao zia! Allora come va con quei due?-
-Un incubo! Sembra di essere tornati all'inizio del sesto anno, se non fosse che Felpato è ancora più morto di...-
-ZIA! Stai parlando di mio papà-
-Scusa! Ma mi sa che ti ci dovrai abituare, Remus ti ha cresciuto troppo innocente-
Arrivarono davanti alla casa, che con il classico tempo londinese di Dicembre e le poche decorazioni di Natale, aveva un aspetto quasi tetro.
Regulus prese un respiro profondo, e si avvicinò all'entrata. Era da pazzi, anche solo pensare ad una cosa del genere. Da piccolo aveva sempre sognato di passare il Natale con la sua famiglia al completo, ma di certo queste non erano le circostanze che si era immaginato.
Ci aveva pensato per un po', e se all'inizio gli era sembrato tutto stupendo, ora gli sembrava più che altro una pazzia. Avevano tutta la Gran Bretagna alle calcagna, e non voleva rischiare di perdere di nuovo suo padre.
Appena aprì la porta, un grosso cane nero gli balzò addosso, buttandolo a terra e iniziando a leccargli la faccia senza neanche lasciargli il tempo di respirare.
Lui si fece trasportare e ricambiò le coccole per pochi istanti, prima di ricordarsi che non approva la sua presenza e quindi saltò in piedi, sbattendo la porta dietro a sé.
-TI MANCANO COSÌ TANTO I DISSENNATORI- urlò il ragazzo, rivolto forse più a Remus che a Sirius.
Il cane nero si avvicinò al biondo e ritornò l'uomo che portava meglio dodici anni di prigione sulla faccia della terra.
-Mi scusi se volevo vedere mio figlio!-
-Ma ti sei bevuto il cervello! Se ti trovano qua altro che Azkaban, ti mandano direttamente al bacio!-
-Effettivamente è da troppo tempo che non bacio qualcuno, non è che per caso abbiamo un lucida labbra!-
-Papà! Tu non dici niente!-
-Se Silente dice che è sicuro, io mi fido!-
A Regulus parve di vedere la luce negli occhi di Sirius affievolirsi un pochino, ma quando incontrò gli occhi del figlio, il sorriso tornò subito sul suo volto.
Era provato, lo si notava dai suoi occhi, e dal suo sorriso, e dalle rughe del suo volto, che sembravano aver appena imparato di nuovo come essere felici.
Dallo sguardo di Remus traspariva tutta la sua preoccupazione, perché nonostante sapesse quanto fosse pericoloso, e si sentisse esattamente come Regulus, era disposto a rischiare pur di avere di nuovo la sua famiglia insieme.
Questo bastava.
Se per un Natale potevano fingere che tutto fosse normale, che fossero una semplice famiglia della periferia di Londra, se Remus era contento di avere ancora con lui suo... suo marito?... il padre di suo figlio?...Sirius, allora andava bene.
Erano tutti a casa.
-Comunque non approvo- ribadì Regulus, andando ad abbracciare i suoi genitori.
-Buon Natale- risposero i due all'unisono.
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-Sbaglio o c'è odore di zenzero bruciato?-
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Night's son || An Harry Potter Novel
Fanfic"La notte era come una madre affettuosa che lo lasciava dormire tra le sue braccia ogni volta che il mondo sembrava troppo stretto" tratto dal quarto capitolo. Tutti noi conosciamo e amiamo la storia del prescelto, del re dei grifondoro e della str...