-Signor Lupin, è consapevole che invece di scrivere su quella pergamena dovrebbe seguire?- domandò Piton interrompendo la lezione.
Regulus alzò lo sguardo dal foglio e sorrise imbarazzato.
-Oppure si crede migliore dei suoi compagni? Le devo tristemente annunciare che il suo livello attualmente è al pari, se non peggiore, di quello di Potter e Longbottom- disse il professore procurando risatine generali dei Serpeverde.
-Seguirei volentieri, se lei, professore, non sembrasse più vecchio del professor Ruf, nonostante abbia solo trentaquattro anni...Per non parlare della sua faccia che a fissarla mi fa solo pensare a una miriade di battute da fare fuori da questa stanza. La maggior parte parlano di olio di oliva, se le interessa- esclamò Regulus, mentre, con nonchalance, si legava i lunghi capelli.
La classe trattenne un lungo respiro. Nessuno aveva mai provato a rispondere in quel modo a Piton. Sì, Harry ci aveva più volte litigato, ma non gli aveva mai mancato di rispetto.
-Trenta punti verranno tolti a Grifondoro... e lei, Signor Bl...-
Il professore parve bloccarsi.
-Signor Lupin, si è appena guadagnato una punizione di ben cinque sere alla settimana fino alla fine dell'anno- riprese con tono più pacato.
-Intende passare la maggior parte delle serate di quest'anno con un tredicenne... Non pensavo che i ragazzini fossero il suo tipo- disse Regulus poggiando la schiena sulla sedia in bilico.
Chiunque avrebbe mentito dicendo che non stava trattenendo le risate più forti della propria vita. Neville non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere, beccandosi lo sguardo più spaventoso di sempre da parte del professore, che bastò per farlo tornare serio in un secondo.
-Potrei farle guadagnare l'espulsione dalla squadra di Quidditch, ma la McGonagall mi ha espressamente chiesto di non farlo in nessuna occasione... perciò altri quaranta punti verranno tolti a Grifondoro. E le ricordo che, nonostante lei creda il contrario, solo io ho potere qui-
Il professore si calmò e continuò la lezione. Regulus accartocciò la pergamena su cui aveva scritto e la lanciò nello zaino.
La lezione terminò e gli studenti uscirono dall'aula, chiacchierando soprattutto riguardo il loro compagno così misterioso.
-Con che coraggio hai parlato così a Piton?- chiese Ron, appena varcarono la porta della Sala Grande.
-Sono un Grifondoro, non dovrei essere coraggioso?- rispose ghignando Regulus.
-Più che coraggioso direi sconsiderato...- borbottò Hermione sedendosi al primo posto libero che vide.
Regulus alzò le spalle e si lasciò cadere sulla panca di fronte alla ragazza.
-Posso farti una domanda?- chiese Harry sedendosi accanto a lui.
Il corvino annuì, mentre Ron si sedeva imbarazzato accanto ad Hermione, posto solitamente occupato da Harry.
-Piton ti ha chiamato Signor Bl, come se il tuo cognome iniziasse così. Perchè?-
-Si sarà confuso. Regulus è un nome comune tra le famiglie purosangue e una parte della mia famiglia è purosangue, perciò...-
-So che tuo padre è mezzosangue. Quindi la famiglia purosangue che dici è quella di tua madre, giusto?- chiese Hermione.
-Non hai mai parlato di tua madre. Le lettere che ti arrivano ogni settimana sono sue, no?- ipotizzó Ron.
-Voi chiedereste mai ad Harry di parlare dei suoi genitori? No? Allora fatevi i cazzi vostri- esclamò Regulus alzandosi in piedi e attirando non poche attenzioni degli altri studenti.
Prese un toast dal tavolo e la sua borsa ed uscì dalla sala a grandi passi.
-Devo andare anche io- disse Hermione alzandosi.
-In biblioteca?- chiesero i due amici in coro.
-Devo fare delle ricerche. Qui la situazione mi puzza un po'- spiegò la ragazza prima di uscire dalla Sala.
-Saranno le uova- commentò Ron.
Harry annuì convinto e tornò al suo piatto.
Nel mentre Regulus aveva corso per vari metri, fino a trovarsi in un corridoio vuoto.
Le lacrime iniziarono a scorrere sul suo volto. Regulus non provò neanche a trattenerle. Sapeva bene che in quel momento aveva solo bisogno di sfogarsi.
Amava la sua famiglia, Remus e Emmeline c'erano sempre stati per lui, ma gli mancava Sirius. Ogni giorno. Ogni volta che si guardava allo specchio vedeva lui. Vedeva i lunghi capelli neri, l'iride grigia e lo stile punk di suo padre da giovane e si sentiva solo un suo nostalgico riflesso.
-Hai la testa piena di gorgospizzi- disse una voce dietro di sé.
Regulus si voltò e vide una ragazzina in piedi al centro del corridoio.
Aveva dei lunghissimi capelli crespi e biondi. Gli occhi erano coperti da un paio di occhiali rosa a lenti blu e rosa. La divisa di Corvonero le cadeva disordinata sul corpo esile. I piedi erano nudi sul pavimento impolverato ed erano caratterizzati da numerosi lividi e cicatrici.
-Perché sei scalza?- gli chiese Regulus preoccupato.
-I miei compagni mi nascondono i vestiti qualche volta. Non sono cattivi... sono solo spiritosi- disse la ragazzina sorridendo.
Lei si tolse gli occhiali e li ripose nella tasca del mantello.
-Perché piangevi?- gli chiese avvicinandosi.
Regulus si passò velocemente la mano sul volto per asciugare le lacrime.
-Ho litigato con dei miei amici, se così li posso chiamare...Non sanno nulla di me-
Si sorprese da solo di averle detto quelle parole. Non era il tipo da confidarsi con una sconosciuta.
-Dovresti farci pace. Se non sanno nulla di te è perché non gli dici nulla, probabilmente- le consigliò lei sorridendogli.
-Grazie. In ogni caso io sono Regulus Lupin. Terzo anno- disse il Grifondoro allungando la mano.
-Posso farti una domanda, Reg?- chiese la bionda.
Lui annuì.
-Nella mia classe di Erbologia c'è una ragazza dai capelli rossi di cui non ricordo il nome perché passo le lezioni a contare i nargilli che ci sono nella stanza. Lei è di Grifondoro, sapresti dirmi il nome? Mi ha chiesto di studiare insieme e non voglio sembrare stupida-
Regulus fu tentato di chiederle cosa fossero i gorgospizzi e i nargilli, ma decise che sarebbe stato l'argomento principale di una discussione futura.
-Ginny Weasley. È la sorella di un mio compagno di dormitorio. È carina, no?-
-Direi di sì- disse sorridendo Luna.
Lo salutò con la mano e si diresse saltellando verso chissà dove.
"È davvero l'unica persona simpatica in questo posto" pensò tra sé e sé guardandola andar via.
Imprecò quella sera quando, steso nel suo letto, si ricordò di non averle chiesto il nome.
ANGOLO SCLERI
Ci avviciniamo sempre più alla verità.
In questo piccolo e breve capitolo abbiamo avuto modo di vedere l'inizio di quella che potrà essere una fantastica amicizia.
Cosa ne pensate del litigio di Reg e del golden trio? Cosa sarà andata a fare Hermione in biblioteca?
Alla prossima e statemi bene,
Ginny
Ps. QUANTO È CUTE LUNA DODICENNE?
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Night's son || An Harry Potter Novel
Fiksi Penggemar"La notte era come una madre affettuosa che lo lasciava dormire tra le sue braccia ogni volta che il mondo sembrava troppo stretto" tratto dal quarto capitolo. Tutti noi conosciamo e amiamo la storia del prescelto, del re dei grifondoro e della str...