Fifth Year: Let Me Tell You A Story

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Regulus guardò il suo riflesso nello specchio del n.12 di Grimmauld Place, ghiaccio e ambra in ghiaccio e ambra. Cercava di trovare un filo conduttore di tutti i suoi pensieri, o quanto meno stava cercando di scegliere uno da cui partire per analizzare tutto ciò che stava succedendo e che stava provando.

Dopo un buon quarto d'ora Regulus decise che forse era meglio vestirsi e scendere per aiutare a preparare la cena. Quando però passò per il salotto diretto in camera sua, indossando nient'altro se non un vecchissimo accappatoio con lo stemma dei Black sul petto, si trovò nel pieno di una riunione di famiglia.

-Ci hai messo letteralmente un'ora! E non hai neanche i ricci!- Esclamò Hermione, che doveva essere arrivata in quella sua ora di assenza.

-Scusate, ci saranno stati minimo venti prodotti per la cura dei capelli e non potevo non provarli-

-Voi Black siete tutti uguali!- Esclamò Tonks, che a quanto pare stava aspettando che lui uscisse per andare in bagno.

-Zitta cuginetta!- le rispose Regulus.

-Non sono tua cugina!-

-Vattene Tonks, stavamo discutendo cose importanti!- Li interruppe Ginny, prima che iniziassero a litigare.

-Allora, posso andarmi a vestire o avete bisogno di me?- disse Regulus chiudendo la porta dietro Tonks.

-La camera è off-limits- rispose Ron, visibilmente infastidito da questa cosa.

-Come? Perchè?!-

-È proprio di questo che stavamo parlando! Harry non vuole uscire dalla sua camera e sembra stare più male che mai-

-E io cosa ci dovrei fare?- non sapeva bene perché, ma tutta questa improvvisa attenzione dei suoi amici verso Harry stava iniziando a dargli fastidio. Non che fosse geloso, per niente, solo che sapeva cosa volesse dire voler stare da soli e non capiva perché nessuno rispettasse mai questa decisione.

-Beh aiutarci a tirarlo su da quel letto!- Rispose esasperata Ginny

-Perchè dovrei?- Regulus si era già alzato dallo stipite della porta ed era pronto ad andare in camera dei suoi e mettersi il primo maglione che riuscisse a trovare.

-Perchè glielo devi!- Ginny stava praticamente urlando. -Sei stato anche tu in quella posizione, intrattabile e triste, e chi è stato l'unico santo che ha avuto il coraggio di venire a tirarti su dal letto? Harry! Perciò ora vieni con noi e ricambi il favore che uno dei tuoi migliori amici ti ha fatto!-

Regulus dovette ammettere che aveva ragione. Era stato anche grazie a Harry se era riuscito a superare la rottura con Francois, e poi lui era il suo migliore amico ed era giusto che lui ci fosse nel momento del bisogno.

E poi era Natale! Nessuno poteva stare triste troppo a lungo a Natale, specialmente non sotto la supervisione di Regulus Lupin-Black.

Fu più difficile del previsto, ma nessuno riesce a resistere a lungo a Ginny quando è davvero determinata a raggiungere il suo obiettivo. Una lunghissima conversazione ai toni molto pesanti e seri venne conclusa da Ron che fece notare come ogni volta che erano tutti riuniti lì qualcuno occupasse la camera da letto comune per almeno una giornata, e poi bastò che Sirius passasse con una teglia di biscotti di pan di zenzero cantando "Thank Godric is Christmas" per far tornare tutti nello spirito Natalizio.

*****

Quando la mattina della Vigilia tutti gli abitanti dell'antica tenuta di Black si trovarono a fare colazione, ognuno con il suo maglione cucito dalle angeliche mani della Signora Weasley, la mancanza del Signor. Weasley si fece più sentire che mai.

Night's son || An Harry Potter NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora