Fifth Year: An Interesting Date

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Era passato circa un mese dall'inizio della scuola e Regulus, godendosi un raro momento di relax, era seduto al fondo della biblioteca con un libro babbano tra le ginocchia.

Adorava quel posticino, era nell'angolo più appartato della sala, proprio sotto l'ultima finestra, e i colori del tramonto che filtravano dal vetro combinati con la sfumatura che le foglie della foresta proibita assumevano in quel periodo dell'anno davano al tutto un'atmosfera magica.

Ma quello non era l'unico motivo per il quale adorava quel posto, infatti una sera di tre anni prima aveva notato, inciso in un angolo dell'arcata, un disegnino di un cielo stellato e di una luna, con sotto le iniziali M.P.

Gli ci era voluto poco per capire chi l'avesse fatto, e sapere che quel posto era stato uno dei preferiti anche dei suoi genitori lo riempiva di una sorta di nostalgia piacevole.

Proprio mentre stava rimuginando su questo, una folta chioma di capelli ricci gli si parò davanti, riportandolo alla realtà.

-Oh, ciao Herm-

-Ti devo parlare- disse risoluta lei, senza neanche ricambiare il saluto.

-Emm, se riguarda il C.R.E.P.A., non voglio assolutamente sminuirlo, ma credo che quest'anno abbiamo tutti cose più importanti a cui pensare-

-Sì sì tranquillo, lo capisco e lo penso anche io. Con i G.U.F.O., la Umbridge e Voldemort credo dovrò momentaneamente mettere quel progetto da parte. Ma avrei una proposta che in piccola parte c'entra anche con il C.R.E.P.A., per questo ho bisogno del tuo aiuto-

Regulus posò il libro che teneva ancora in mano e rivolse un occhiata alla ragazza, invitandola a continuare.

-Se c'è una cosa di cui siamo tutti sicuri è che in queste condizioni, specialmente in un periodo come questo, così non si può andare avanti...-

E fu così che, dopo circa mezz'ora di discorso di Hermione, Regulus si ritrovò ad utilizzare i mezzi di comunicazione riservati al C.R.E.P.A. per invitare mezza Hogwarts a un appuntamento a Hogsmeade lo stesso weekend.

*****

-Non posso credere tu abbia acconsentito a tutto questo! Non pensi a tuo padre!- esclamò Harry mentre uscivano dal castello.

- E cosa c'entra mio padre ora?-

-Lui c'entra sempre, no?- si intromise Ginny.

-Intendo dire- riprese Harry, squadrandola- che non penso sia giusto andare a Hogsmeade quando sappiamo benissimo che lui è confinato contro il suo volare a Grimmauld Place! E se lo venisse a sapere e venisse a farci una visitina?-

-Ok questa è palesemente una scusa, e se mi permetti anche patetica, per non venire- ribatté Hermione.

-Esatto! E poi c'è mio padre a tenergli compagnia, perciò smettila di sparare cazzate- ribadì Regulus.

-Comunque, quante persone ci stanno aspettando?- chiese Ron, per smorzare la tensione che si stava creando.

- Ho sentito molte persone interessate parlare sottovoce nei corridoi. Non so se sono più intimiditi dalla Umbridge o dall'opinione degli altri. Sei diventato controverso Harry, sai?- Luna aveva questa abilità di mettere a disagio le persone con solo poche parole.

Dopo quella strana affermazione nessuno seppe cosa dire, e Luna approfittò di quei pochi secondi per cambiare discorso:

-Comunque Reg ti volevo chiedere se saresti disposto a prestarmi un po' dei tuoi glitter, ti giuro che poi te li restituisco-

Se stava cercando di allentare la tensione, aveva ottenuto un risultato disastroso.

-Certo, quando vuoi Luna, però non sono molto sicura di dove li abbia messi-

Night's son || An Harry Potter NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora