Nonostante le difficoltà, ci misero pochi minuti ad uscire dalla casa stregata.
Appena furono fuori, Regulus aiutò Ron a sedersi su una roccia lontana dall'albero.
Poi si sedette accanto a lui e guardò gli altri.
Remus aveva fatto stendere Piton a terra sull'erba umida, ma non aveva lasciato la stretta di Peter, il quale stranamente non sembrava opporre resistenza. Hermione era accucciata a terra con in braccio Grattastinchi. Harry e Sirius, invece, erano isolati dal gruppo.
Regulus si alzò e fece per avvicinarsi ai due, quando si bloccò.
Dietro di loro la luna era quasi alla massima altezza.
-Che succede?- chiese Ron.
-Quanto siamo stati dentro?- chiese preoccupato.
-Non ne ho idea...- disse Hermione.
-Oggi è luna piena! Ho bisogno di sapere l'orario!- disse alzando la voce.
Sirius si voltò e si avvicinò al ragazzo.
-Sarà ormai mezzanotte- disse guardando oltre le spalle del figlio.
Regulus si girò. Remus era in piedi, ancora in forma umana, ma non era veramente sé stesso.
Gli occhi ambra erano assenti, il corpo tremava e il suo sguardo era fisso in alto.
Ma soprattutto, le sue mani erano aperte e di Peter non c'era più traccia. Anche se nessuno ci fece veramente caso.
Sirius non perse tempo e si trasformò in Felpato, la sua controparte animale.
Regulus, invece, fece cenno agli amici di allontanarsi.
-Sono io ...Reg... Mi riconosci?- chiese il ragazzo, rivolto verso l'uomo, se ancora poteva definirsi tale.
Fu tentato di avvicinarsi, ma al contrario indietreggiò. "Ucciderebbe il suo migliore amico se lo incontrasse" così aveva detto Hermione alla lezione di Piton.
Nonostante quell'urlo fosse devastante cercò di non distogliere lo sguardo mentre indietreggiava, ma così facendo finì per inciampare su un sasso e cadde, battendo la testa.
E da lì tutto divenne nero.
Regulus amava sognare. Per anni aveva interagito con suo padre solo nei sogni e vi aveva trovato rifugio.
Quel sogno però era diverso. Lui non c'era, era solo uno spettatore.
Vedeva il cielo notturno, le sue amate stelle e la luna piena. Poi vide una figura diventare protagonista della sua visuale. Era... Fierobecco. Era bellissimo nella sua maestosità. Il suo passaggio fu accompagnato da un ululato straziante. Sembrava l'urlo di una madre a cui veniva tolto il figlio o di un uomo che perdeva l'amata.
Si svegliò di colpo.
Una mano lo aiutò a sedersi.
Aprì gli occhi e mise a fuoco la stanza.
L'infermiera era seduta sul letto accanto a lui e lo sosteneva per la schiena. Hermione era seduta dall'altro lato e tendeva un bicchiere pieno d'acqua verso di lui. Lo prese e mormorò un "grazie". Mandò giù l'acqua a grandi sorsi. Si voltò e vide nel letto accanto Ron steso con la gamba fasciata ed Harry seduto accanto a lui. I tre ragazzi indossavano vestiti puliti, ma non sembravano per nulla riposati.
-Che ore sono?-
-Le otto del mattino. Tranquillo, non sei rimasto svenuto tanto a lungo. Ti ho però somministrato un sonnifero per farti riposare un po'- disse l'infermiera prima di andare verso il suo ufficio per lasciare privacy ai ragazzi.
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Night's son || An Harry Potter Novel
Fanfic"La notte era come una madre affettuosa che lo lasciava dormire tra le sue braccia ogni volta che il mondo sembrava troppo stretto" tratto dal quarto capitolo. Tutti noi conosciamo e amiamo la storia del prescelto, del re dei grifondoro e della str...