Summer 1995: N.12 Grimmuld Place

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-Ma stai scherzando? Un' altra valigia? Seriamente Black a cosa ti servono tutti questi dischi?-

-Hey, i dischi non si toccano, grazie!- Ribattè Regulus, aiutando sua zia a portare le valigie.

-Ma non potremmo andare per metropolvere, o passaporta, o qualsiasi cosa non comporti caricare un pick up- si continuò a lamentare Emmeline.

- Certo che potremmo, basterebbe dire a Malocchio di togliere le protezioni per poi rimetterle due secondi dopo che saremo nella casa-

-Ho capito, o la passaporta o la vita-

-Ma poi da dove l'abbiamo rimediato un pickup?- chiese Regulus.

Non gli era dato sapere. Se c'era una cosa che aveva imparato in tutto quel tempo passato con suo padre era che a volte era meglio non chiedere.

Sospettava già che Sirius non avrebbe potuto vivere nella loro casa ancora per molto, e dopo i recenti avvenimenti era sicuro che Silente avrebbe cercato di trovargli un'altra sistemazione al più presto. Quello che non si sarebbe mai aspettato era che avrebbero dovuto trasferirsi tutti nella vecchia tenuta dei Black.

Nonostante Regulus non si sentisse legato alla casata in niente tranne che nel nome, sapere che avrebbe passato l'estate nelle stanza in cui suo padre aveva passato gli anni peggiori della sua vita faceva un certo effetto.

Inoltre, segretamente, Regulus sperava di riuscire a scoprire un po' di più sul misterioso zio con il quale condivideva il nome, del quale nessuno sembrava voler parlare, e lui di certo non era disposto a chiedere e turbare la nuova quiete familiare. Finalmente, dopo tanto tempo, sembrava che Sirius avesse ripreso ad abituarsi alla vita fuori dalla cella, per quanto è possibile farlo rimanendo confinati in quattro mura con l'ex "marito" e l'ex migliore amica a far riaffiorare costantemente vecchi ricordi. Ma finalmente aveva iniziato a ridere spontaneamente più spesso, a non irrigidirsi tutte le volte che due bicchieri tintinnavano facendo un rumore simile alle catene o tutte le volte che entrava uno spiffero dalle vecchie finestre, e specialmente non era più un cane per la maggior parte del tempo, il che era un notevole passo avanti.

Regulus sperava che ad un certo punto sarebbero arrivati anche a riuscire a farlo smettere di fumare e di bere, ma per ora un pezzo della sanità mentale di Sirius era ancora legato alle marlboro e al whisky incendiario. E alla sua moto. Regulus non riusciva ancora bene a capire come (ma ancora, a volte meglio non chiedere), ma erano riusciti a reimpadronirsi della vecchia motocicletta di Sirius, e nonostante Regulus fosse preoccupato che avere intorno un'altra delle cose che gli era stata tolta "quella notte" l'avrebbe fatto sentire peggio, era bastato un rischiosissimo giro intorno all'isolato per far volare via tutte le ragnatele dei ricordi.

Il che ci riporta al viaggio dalla periferia di Londra al numero 12 di Grimmauld Place, in cui il piano originale era quello di farli sembrare come una famigliola composta da un padre, una madre, un ragazzino e un cane in gita ed era finito con Sirius che sfrecciava di fianco a loro in motocicletta. Decisero di non dire niente a Malocchio, e quando furono abbastanza vicini alla casa sicura da rischiare di comprometterla, Sirius si trasformò come voleva il piano iniziale.

Regulus sospettava anche che, sebbene Sirius non l'avrebbe mai ammesso, la vicinanza a quel luogo lo turbava profondamente, ed essere accucciato alle gambe di Regulus un po' lo aiutava.

Quando arrivarono, trovarono Silente già la. Felpato ringhiò.

-Buongiorno professore. Non mi aspettavo di trovarla qua!-

-Regulus, torna in macchina con Tartufo- gli disse Remus.

-Non si preoccupi signor Lupin, è giusto che anche lui sappia. Ho ragione di credere che comunque il signor Potter gli rivelerà tutto prima o poi. Ma forse prima è meglio entrare-

Night's son || An Harry Potter NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora