Era una gelida notte di Dicembre. Nel dormitorio maschile di Grifondoro del quinto anno si potevano udire solo i calmi respiri dei ragazzi e lo sfogliare delle pagine di un libro.
Regulus era steso sul suo letto. Il suo volto illuminato dalla luce d'una lanterna ad olio. I suoi occhi puntati sulle pagine della "Storia Infinita".
Nonostante avesse ormai quindici anni e mezzo non si sarebbe mai stancato di quello che era stato il suo libro preferito da bambino.
Bastiano era appena stato catapultato a Fantasia, quando un urlo riportò Regulus nel Suo mondo magico.
Lasciò cadere il libro sulle coperte, non preoccupandosi neppure di mettere il segnalibro, e scattò in piedi.
Nell'intento di arrivare al letto dell'amico il più velocemente possibile, inciampò sull'orlo dei pantaloni rubati quell'estate al padre e sarebbe finito di testa per terra, se Ron non lo avesse preso al volo.
-Che volevi fare? Baciare il pavimento?- chiese ridendo il rosso.
Regulus gli riservò un dito medio, prima di sedersi al bordo del letto di Harry.
Poggiò la mano sulla gamba del moro e gli diede una leggera spinta. Harry prese un profondo respiro, quasi affannato, e si portò a sedere, spalancando gli occhi.
-Harry... che è successo?-
-Il signor...il signor Weasley... serpente lo ha... io lo ho...- iniziò a mormorare il ragazzo.
-Mio padre cosa? Harry, che è successo a mio padre?- chiese Ron preoccupato.
Harry non rispose. Il suo respiro era così accelerato che, anche se ci avesse provato, sarebbero usciti dalla sua bocca solo monosillabi sconnessi.
-Portiamolo dalla McGonagall. Lei saprà cosa fare-
Ron annuì e si mise alla ricerca di scarpe e felpe, mentre Regulus aiutava Harry ad alzarsi.
Il tempo di infilarsi le scarpe velocemente e di aiutare Harry a fare lo stesso, che furono fuori dal dormitorio. Regulus coprì Harry con la sua felpa, nonostante gli avesse fatto già indossare la propria. Il moro, infatti, non aveva smesso un secondo di tremare e, nonostante avesse il petto e la fronte completamente sudati, non voleva rischiare di fargli prendere un malanno.
La McGonagall non li sgridò. Inizialmente li guardò male, probabilmente per averla svegliata in piena notte, ma appena vide le condizioni del più piccolo dei tre, si precipitò preoccupata in corridoio, invitando i ragazzi a seguirla fino all'ufficio di Silente.
Mentre Harry, Piton, Silente e Ron discutevano, Regulus e la vicepreside furono mandati a chiamare gli altri Weasley.
Lee Jordan non fu molto felice di venir svegliato dal chiasso che dovette fare Regulus per far alzare i due gemelli.
Probabilmente, pensò Regulus, non lo furono neanche le compagne di stanza di Ginny. Conoscendo sia i toni alti della McGonagall, sia il sonno pesante della più giovane dei Weasley.
Dopo essere stati rassicurati (più Regulus che gli altri) che i loro bauli sarebbero stati inviati il giorno dopo, posarono le loro mani su un vecchio bollitore.
Pochi secondi dopo si ritrovarono sdraiati sul pavimento della polverosa cucina di Grimmauld Place n 12.
Sentì una mano sollevarlo per il braccio e accompagnarlo fino alla sedia più vicina.
-Grazie a dio, non ce la facevo più. Va bene che ho finito solo da due anni l'addestramento Auror, ma non per questo devo fare da babysitter a questo qui- esclamò Tonks indicando distrattamente Sirius, che aiutava Ron ad alzarsi.
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Night's son || An Harry Potter Novel
Fanfic"La notte era come una madre affettuosa che lo lasciava dormire tra le sue braccia ogni volta che il mondo sembrava troppo stretto" tratto dal quarto capitolo. Tutti noi conosciamo e amiamo la storia del prescelto, del re dei grifondoro e della str...