Summer 1994: Quidditch World Cup

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Regulus aprì gli occhi e guardó il cielo da quella piccola finestra appena sopra il suo letto. Era ancora presto e il cielo stava appena iniziando a schiarirsi, ma le stelle erano ancora abbastanza visibili. 

La sua mente andò subito ad un grosso cane nero, e gli venne voglia di prendere la chitarra e suonare un po', ma proprio quando stava per decidersi a riaddormentarsi, un gufo si andò a schiantare a tutta velocità contro la sua finestrella. 

La aprì alla svelta e la dolce brezza mattutina delle giornate estive invase la stanza. Il gufo, un po' tramortito dal brusco atterraggio, si schiantò dritto sul pavimento di legno della camera, che fece uno strano scricchiolio. Regulus non ci fece molto caso, ma si avvicinò al nuovo arrivato e gli slegò la lettera dalle zampette. 

Prima di aprirla si avvicinò alla gabbia di Hope e prese un po' del suo cibo per darlo all'altro, che subito sembrò riprendersi. 

Poi si sedette sul letto e aprì la lettera:

Caro Reg,

Spero che le tue vacanze stiano andando bene come le mie!

Papà è riuscito ad ottenere i biglietti per la Coppa del Mondo!

Ho già scritto ad Harry e mi ha appena dato conferma. Verrà anche Hermione con noi, perciò manchi solo tu! 

So che tua zia ti ha regalato i biglietti per il compleanno e sarebbe bello andare a vederla tutti insieme!

Ovviamente ho già parlato con mamma e papà e per loro va più che bene, perciò magari pensavo che potresti venire qui un paio di giorni prima e potremmo passare un po' di tempo tutti insieme! Cerca di convincere tuo padre. Harry arriverà qui oggi pomeriggio, e Hermione domani mattina. Fammi sapere! 

Ron 

P.S.= ringrazia tuo padre da parte mia la prima volta che lo vedi, Leo è davvero un gufo magnifico!

Regulus cercò di ignorare l'ultima parte del messaggio, che gli aveva messo un po' di nostalgia. All'inizio aveva sperato che potesse essere Sirius a portarlo alla Coppa del Mondo, ma sapeva che non sarebbe stato possibile, e sua zia Em quel giorno doveva lavorare, perciò si era rassegnato all'idea di andarci in compagnia di Remus, probabilmente la persona meno interessata al quidditch dell'universo. 

Per questo la notizia di andarci con i suoi amici non poteva essere più gradita. 

Scese velocemente le strette scale di legno, cercando comunque di fare meno rumore possibile in caso suo padre fosse ancora a letto. 

Tuttavia Remus era comodamente seduto sulla poltrona a leggere. Quando scese l'ultimo gradino questo alzò la testa e gli rivolse un grande sorriso.

-Mi ha appena scritto Molly- disse, calmissimo.

Regulus rimase in silenzio, in attesa di una risposta. Quando si accorse che Remus non aveva più niente da aggiungere, si decise a parlare.

-Mi sarebbe piaciuto andarci con te- sapeva che non era lì che suo padre voleva andare a parare, ma voleva che fosse lui a tirare fuori l'argomento.

-No, non è vero, non c'è bisogno che tu finga. Stavo pensando che magari potresti fermarti da loro fino al 22, e poi magari potresti invitare Harry da noi per un paio di giorni- gli occhi ambrati si andarono ad incatenare a quelli eterocromi del figlio, senza far trasparire alcuna emozione.

-Non ci penso neanche!- urlò Regulus.

-Sono sopravvissuto a tante lune piene da solo, e poi tu non potresti farci niente comunque. Tanto vale che tu stia al sicuro da Molly-

Night's son || An Harry Potter NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora