Capitolo 9

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Sto andando in caserma, sono incazzata nera, questa storia deve finire una volta per tutte, la mia vita devo gestirla io, non lui. Se io sono innamorata non posso farci niente, non rimarrò sola un altra volta per fare ciò che mi impone Titus. Mentre sono in macchina mi arriva una chiamata da costia.

"hey lex...sei sparita. Un mese fa dovevi raccontarmi qualcosa ma a quanto pare non sono così importante da essere partecipe di ciò che succede nella tua vita"

"ciao costia... Scusa si ho avuto da fare. Tu sei importante per me, è solo che sto avendo dei problemi ora"

"hai avuto da fare... Avevi o hai ancora il gesso, non mi sembrava quel giorno che potessi fare più di tanto colcolando che mi hai chiamato per pulirti casa"

"costia non è il momento..."

"è il momento, e come se è il momento. Lexa tu non ti rendi conto di quello che provano le persone,non ti rendi conto di quello che provo io... nell'ultimo periodo mi hai chiamata solo perche tu avevi di aiuto. Tu non hai capito niente di me"

"cosa dovrei capire?"

"cosa dovresti capire? Secondo te perché io ogni volta che mi chiami corro subito da te lexa? Veramente è così difficile da capire? io ci sto provando da anni ormai a fartelo capire"

"Mi dispiace se non sono riuscita a capire che hai bisogno di me... Sono tua amica cercherò di migliorare"

"lexa io non ho bisogno di te come amica..."

Io rimango in silenzio, mi dispiace costia ma non posso accontentarti.

"mi dispiace... Io non posso... Io amo un altra persona"

"la biondina..."

"come fai a saperlo?"

"prima vi ho viste al parco"

"si amo lei, già si è messo in mezzo Titus, ti prego non mettermi i bastoni fra le ruote anche tu"

"lo so di tuo zio... Gliel'ho detto io"

"Cosa cazzo hai fatto? Ma sei scema? Lo sai quello che Titus mi ha fatto"

"mi dispiace"

"COSTIA! COSTIA!"

Ha attaccato. Cosa ho fatto di male per meritarmi questo. Perché costia? Perché lo ha fatto? Avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa ma non questo. Sa meglio di me che ci sono stata male... Avrò anche sbagliato nei suoi confronti, a non capirla, a non esserle stata vicino, ma addirittura fare una cosa del genere. Sono arrivata in caserma e da ora in poi devo lasciar fuori tutti i problemi e pensare al mio lavoro.
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Ho finito il turno e ora più che mai ho bisogno di mia sorella. Sono arrivata a casa, mando un messaggio a Clarke.

Lexa
[tutto bene?]

Clarke
[si. Come stai?]

Lexa
[ti spiegherò tutto...]

La conversazione finisce così e ora che anche Anya è rientrata a casa devo assolutamente trovare il modo di fermare Titus e costia, non mi stupirei se facesse qualcosa anche lei ormai. Anya entra in casa e si butta sul divano vicino a me.

"Anya... Titus"

"che c'entra ora?"

"è tornato a rompermi il cazzo"

"cosa? Perché? Anche ora che ti sei trasferita"

"costia... Costia gli ha detto di Clarke. Ci ha viste al parco... Titus mi ha chiamato dicendomi che devo fare ciò che mi ha insegnato, che non devo far pagare il prezzo dei miei errori alle persone che amo... Perché non posso innamorarmi? Cosa c'è di sbagliato in questo? Mamma e papà sono morti perché io amavo ontari... Ho paura che possa succedere qualcosa pure a qualcun'altro solo perché amo Clarke"

"QUELLA STRONZA... TE L'HO SEMPRE DETTO DI LASCIARLA IN PACE... PERCHÉ LO HA FATTO?"

"Perché è innamorata di me"

"COSA? no, no, no lexa. Tu che le hai detto?"

"che amo Clarke. E lei mi ha detto 'mi dispiace' ha attaccato e io ho paura"

"ascoltami bene lexa... Tu non devi cedere alle stronzate di Titus. Sistemeremo tutto insieme. Ma non rinunciare a clarke perché hai paura."

"devo... Devo rinunciare a Clarke. Almeno mi lasceranno in pace."

"no!"

"si Anya basta. Tu da domani sarai tenente della nostra squadra... Ti prego promettimi di prenderti cura di Clarke. Io spariró per un po', cerco di sistemare le cose e forse tornerò"

"non puoi fare questo lexa... SEI UNA CODARDA DEL CAZZO"

"mi dispiace è l'unico modo per tenervi al sicuro, lo sai meglio di me che Titus c'entra qualcosa con la morte dei nostri genitori. Chiamo il capo e gli dico di farti diventare tenente"

Sto piangendo ancora, sto tremando, non respiro bene... Non posso mettere in pericolo tutti quelli a cui voglio bene... Non posso mettere in pericolo te solo perché ti amo Clarke. Mi dispiace tanto.

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Ho chiamato il capo, da domani Anya sarà tenente della squadra. Ora la cosa più difficile da fare... Partire e lasciarti qui da sola.

Lexa
[Clarke, mi dispiace, ci rincontreremo ancora]

Chiudo il tuo contatto e me ne vado, prima di partire però avviserò Titus. Faccio partire la chiamata.

"lexa... Non pensavo di risentirti"

"me ne sto andando... Ho lasciato la persona che amo... Sto facendo quello che vuoi... Ma devi lasciare in pace gli altri. Non c'entrano niente"

"va bene. Ma dove andrai?"

"non sono cazzi tuoi. Ciao Titus"

E ancora una volta, cedo alle sue provocazioni. So che c'entra anche lui con la morte dei miei genitori, a lui non è mai andato a genio che io amassi qualcuno figuriamoci una donna. Avrà sicuramente coinvolto lui la famiglia queen. Lui quando ancora non era così malato amava qualcuno che lo ha fatto stare tanto male e ora è convinto che amare sia sbagliato, ma quello che mi chiedo io. PERCHÉ COINVOLGERE ME CON SUE CAZZO DI IDEE MALATE?

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2 settimane dopo

Sono tornata a new york nella mia vecchia casa. Sono sparita completamente nel nulla, qualche volta rispondo solo ad Anya. Tu mi cerchi ogni giorno, chiamate, messaggi ma non posso rispondere sennò ti metterei in pericolo. In queste due settimane mi sono messa a fare ricerche sulla morte dei miei genitori e sono riuscita a trovare qualcosa... Come immaginavo la famiglia queen non ha agito da sola, c'è un altra persona che non è stata trovata e a mio parere neanche cercata. Ormai per loro il caso è chiuso quindi non ci hanno neanche provato.

Sono tornata a lavorare nella vecchia caserma, Nyko, il capo della caserma mi ha fatto entrare senza problemi. Oggi ho il giorno libero e come ogni giorno ricevo milioni di chiamate da te, Anya, Octavia, raven e gli altri. Decido come al solito di rispondere ad Anya.

"Anya basta chiamarmi"

"lexa..."

"Clarke?"

"lexa come stai? Dove sei?"

"Clarke sto bene. Mi dispiace"

"lexa tu me lo hai promesso... Mi avevi promesso che non saresti mai andata via"

"io non voglio questo ma devo farlo Clarke... Un giorno ti spiegherò tutto. Anya?"

"sta in camera, le ho rubato il telefono per chiamarti,ho pensato che se leggevi il nome di Anya avresti risposto e infatti non sbagliavo"

"mi dispiace Clarke io devo andare... Ti... Ciao Clarke"

Clarke non sai quanto ci sto male, sono costretta a farlo, spero che un giorno tu possa perdonarmi.

Il Fuoco nel CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora