*Clarke*
Stiamo andando in albergo con la speranza che un questo momento non ti succeda qualcosa... Ho ancora i miei occhi fissi sulle mie mani sporche del tuo sangue, mi sento, persa, vuota, inutile... Anya cerca di parlarmi ma io non riesco a parlarle. Sento che mi squilla il telefono, lo ignoro, finché Anya non fa un inchiodata e mi fa tornare nel mondo reale e non so quanto possa essere meglio dei miei pensieri in questo momento.
"hai rotto il cazzo Clarke..."
"non... Non ho fatto niente"
"appunto... Sono disperata già di mio ti prego non ho le forze per sostenere anche te, devo sostenere già me stessa e vedere te persa nei meandri della tua mente che guardi fisse le tue mani non mi aiuta..."
"sc-scusa"
"no non devi scusarti, devi essere forte perché lei vuole questo... Ora rispondi a questo cazzo di telefono che sta squillando da dieci minuti"
Prendo il telefono, è mamma avrà saputo sicuramente quello che è successo.
"pro-pronto?"
"Clarke com'è andata?"
"mamma..." dico scoppiando ancora una volta a piangere
"oddio non dirmi che..."
"NO! Ti prego non dirlo... È in coma"
"cosa?"
"mamma devo vomitare ci sentiamo dopo"
Apro lo sportello all'improvviso, Anya per fortuna va piano, inchioda e io vomito.
"almeno hai vomitato fuori"
"si"
"Stai meglio?"
"no"
"devi ancora vomitare?"
"no ma sbrighiamoci, voglio tornare in ospedale"
Anya accelera e in meno di venti menuti siamo in albergo, ci hanno raggiunti tutti, in ospedale ci andiamo tutti quanti, poi finite le visite rimarrò solo io... Aspettiamo con ansia l'ora giusta per partire e venire da te e nel frattempo nessuno sa cosa dire. Capisco che tutti vorrebbero farmi mille domande ma per come sto preferiscono non farmele. Partiamo tutti per andare in ospedale, come prima sono in macchina con Anya ma in più c'è raven.
"Clarke..."
"mh"
"come stai?"
Non rispondo, mi giro verso di lei con le lacrime agli occhi che cominciano a scendere senza mai fermarsi, raven mi abbraccia e rimaniamo ancora in silenzio.
Arriviamo in ospedale sei nella stanza 100 mi fa sorridere il fatto che ti trovi nella stanza con il numero del camion con cui lavori, il tuo lavoro, dopo le persone che ami è la cosa a cui tiene di più. Appena entro ti trovo intubata,ci sono un sacco di tubi che escono dalle tue braccia, hai il viso pieno di graffi, gonfio, viola e non immagino come è ridotta la tua pancia. Esito ad entrare. ho paura. Ho paura che in quell'arena sia stata l'ultima volta che io ho visto i tuoi stupendi occhi verdi. Ho paura che mentre io sono qui con te e ti stringo la mano il tuo cuore cessi. Rimango qualche secondo davanti alla porta, l'unico suono che sento è quel bip che sta a significare che il tuo cuore ancora batte. Sento delle mani sul viso, è raven che mi guarda con le lacrime agli occhi.
"entriamo?" mi chiede e io riesco solo ad annuire. Anya è già entrata e si è seduta sulla sedia per tenerti la mano e farti sentire che non sei sola. Non sei sola amore mio, una persona forte come te non l'ho mai conosciuta e per niente al mondo tu devi mollare proprio in questo momento... Non ora che è tutto sistemato. Non ora che costia, roan, e Finn sono in carcere e sicuramente moriranno li. Rimango tutto il tempo in piedi, in silenzio a guardarti, Anya ti dice qualcosa ma non so cosa, è come se non ci fosse nessuno in questa stanza.
Dopo una mezz'oretta, l'ora delle visite è finito, saluto velocemente le altre e mi metto sulla sedia dove fino a pochi secondi fa era seduta Anya. Entra un dottore per controllare i tuoi valori e mi dice che mi porteranno la cena e un letto in più, dato che il capo ha dato il consenso per farmi rimanere qui fino al tuo risveglio.
Appena esce il dottore decido di parlarti un po', facendo il medico so che il paziente potrebbe sentire le persone che parlano ma non so quanto sia vero."hey amore... Scusa se... Scusa se non ho parlato tanto da quando sono qui... In realtà non ho parlato per niente. Sai ho studiato, per sapere quello che succede quando una persona è in queste condizioni. Dicono che tu potresti sentirmi... Se mi stai sentendo, è finito tutto, si è finito tutto finalmente. Sto cercando di essere forte ma non ci riesco. Anya non ha mai pianto da quando è successo tutto e vorrei avere anche un quarto dell'autocontrollo che ha lei. Credo che si metterà a piangere stanotte tutta sola in camera. Sicuramente ora se mi stai ascoltando, forse mi starai anche rispondendo. Immagino quello che mi potresti dire in questo momento... 'Clarke non avere paura,non devi piangere'... Ci proverò, te lo prometto,ma non riesco a non pensare che potrebbe finire tutto proprio ora che stava per iniziare veramente. Comunque cambiamo discorso... Roma è molto bella sai? Appena esci di qui ci torniamo quando saremo in ferie. In questi tre giorni che sono stata qui ho visto, il Colosseo, il campidoglio, piazza di Spagna, è bellissima...ma non quanto te, te lo assicuro. Ah quasi dimenticavo, purtroppo dovrai sopportarmi anche qui in ospedale ogni giorno, sarò qui, pranzeró, ti terrò compagnia tutto il giorno e poi ceneró... Forse sei fortunata, non dovrai mangiare il cibo schifoso dell'ospedale"
Stringo la tua mano, non ti avevo ancora toccato, sei fredda e bianca... Appena tocco la tua mano il bip che fino ad ora mi ha fatto compagnia aumenta di ritmo... Hai sentito la mia mano? Hai sentito la mia voce? Quando sembra regolarsi ti do un bacio sulle labbra e di nuovo quel rumore si velocizza. Quindi mi senti.
Io dottore entra con la cena e il letto per me, spostiamo leggermente il tuo per posizionare il mio. In effetti il cibo non è così buono ma comunque è l'ultima cosa che mi preoccupa... Nello stesso tempo sono felice perché mi hai sentito e io tuo cuore ha accelerato i battiti. Forse non c'entra niente e io sono pazza... Pazza di te sicuramente.
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Il Fuoco nel Cuore
Aksi[completata] Lexa wood, una vigilessa del fuoco che lavora nella caserma di chicago. Clarke griffin figlia del miglior medico di chicago e lavora nell'ospedale più importante della città. La caserma e l'ospedale lavorano a stretto contatto, durante...