Capitolo 31

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"Casey! Ci sei?" Severide schiocca le dita davanti all'amico, che si risveglia dallo stato di trans in cui era caduto.

"Si si si, dicevi?"

"Sicuro di stare bene? È la terza volta che ti ripeto la stessa cosa"

"Certo che sto bene! Ho solo dormito poco stanotte"

"Solo stanotte? Hai delle occhiaie allucinanti" osserva Severide.

"Lo so" il Capitano sospira.

"Dovresti prenderti qualche giorno di vacanza" gli consiglia il tenente.

"E poi? Tornare qui e continuare a lavorare come se niente fosse? Come se lei non fosse mai stata qui? Dovunque mi giri la vedo, e non posso fare a meno di pensare che se fossi stato con lei non sarebbe successo nulla di tutto questo"

"Smettila di incolparti! Stai facendo esattamente come me quando è morta Shay. Ricordi? Sono stato via settimane e non volevo più tornare, poi sei arrivato tu con qualche birra e delle buone parole; mi hai fatto tornare. Scordati che io ora ti lasci andare via dalla 51"

"Vorrei solo aver fatto di più..."

"Hai fatto ciò che potevi"

I due vigili del fuoco tornano ad ammirare il tramonto, con il loro solito sigaro in mano, sul tetto della caserma. Si fa buio e decidono di scendere, per poi tornare in sala comune. Qui vengono colti da un silenzio colmo di tristezza e rabbia, nessuno ha voglia di parlare. La loro collega è appena morta per un incidente stradale e questo ha distrutto tutti quanti.

"Vi ricordate" Herrmann interrompe quell'atmosfera cupa "quando si metteva a cantare all'improvviso davanti al suo laptop?" accenna un piccolo sorriso.

"Mi arrabbiavo perché non riuscivo più a sentire la televisione" continua Mouch.

I presenti annuiscono in segno di approvazione, nostalgici. Casey si siede a capotavola e picchietta le dita sul tavolo, in attesa di una chiamata che distragga i suoi pensieri.

"Come ha fatto?" domanda a un certo punto Stella Kidd "guardateci, nemmeno un anno con lei ed è come se avesse lavorato con noi da sempre"

"Questo è quello che succede quando ti affezioni a una persona" le risponde il Capitano "senti la sua mancanza solo quando non c'è più"

"E chi ha detto che non ci sono più?" esclama una voce femminile dall'ingresso.

Raggiante come il sole, Jane Kennal fa la sua comparsa con il borsone di lavoro in spalla. Nessuno però sembra farci caso, solo Casey se ne accorge. Si alza in piedi e le corre incontro, si abbracciano e l'uomo si sente come se non avesse respirato fino a quel momento. Gli altri invece, aleggiano ancora nella tristezza e nella nostalgia.

"Ragazzi!" prova a chiamarli Matt.

"Oh no, non ti ascolteranno" gli risponde Jane.

"Perché?"

"Non sono reale"

L'uomo la guarda spaventato, confuso da quelle parole.

"Nemmeno loro lo sono" la donna da un cenno verso gli altri membri della 51 "stai sognando"

Casey si guarda in giro, in cerca di un segno della verità che gli ha confessato la donna.

"Sei a casa, Kelly sta... Eccolo!"

Quella che dovrebbe essere Jane si avvicina a lunghi passi all'uomo, seduto al tavolo. Gli appoggia le mani sulle spalle e gli schiocca un bel bacio sulla testa, ma lui non si scompone di un millimetro. Poi gli scompiglia i capelli e sorride.

𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora