Dopo essere uscita dal bagno noto che Gabriela e Matt stanno parlando nel parcheggio, evito di guardare e mi vado a stendere sulla mia branda.
Mi riposo un po' e proprio nel momento in cui mi stavo addormentando qualcuno mi scuote violentemente. Mi volto di scatto e colpisco Herrmann con una mano, lamentandomi."Ma che vuoi?"
"Si mangia, muoviti" mi risponde ridendo.
Sbuffo e mi alzo, assonnata mi siedo a tavola tra Stella e Sylvie. Tutti chiacchierano animatamente, mentre io gioco distrattamente con la mia insalata. Gabriela è rimasta a pranzo con noi, ma si è seduta abbastanza distante da Matt.
"Quindi, come ti trovi qui?" mi domanda improvvisamente.
"Che posso dire" faccio spallucce "sono la mia famiglia"
Sylvie mi abbraccia dal fianco e mi fa sorridere.
"Devi sapere che sono sola dall'età di sedici anni, i servizi sociali non hanno aiutato molto e comunque le mie famiglie adottive erano pessime. Avevo solo un obiettivo, questo lavoro. Ho girato un paio di caserme e sono arrivata qui circa sei mesi fa. Perciò sì, questa è la mia famiglia"
"Fai bene a dirlo, la 51 è un posto speciale. Ho tanti ricordi qui" mi risponde Gabriela, guardando di nuovo Matt.
Stringo i pugni sotto al tavolo senza nemmeno rendermene conto, mentre Casey le sorride in cambio e poi mi lancia uno sguardo preoccupato.
Dalla tasca del jeans sento vibrare il telefono, così lo prendo e rispondo mentre continuo a giocare con il cibo nel mio piatto."Ciao Jane" sento la voce del fratello di Gabriela.
"Antonio" gli rispondo sorpresa, non ci parliamo da settimane perché ora dovrebbe chiamarmi?
"James si è costituito" mi avvisa.
"Lui... cosa?" chiedo scioccata.
"È qui ma ha detto che parlerà solo se ci sarai anche tu" mi spiega.
"O-okey, dammi un secondo"
Premo il telefono sulla spalla, per tappare il microfono. Poi mi schiarisco la voce e guardo in direzione di Casey.
"James è alla polizia" dico ad alta voce "e mi vuole parlare... di nuovo"
Cala il silenzio.
"Non se ne parla nemmeno" mi punta contro la forchetta "scordatelo"
"Se non ci vado non confesserà mai!" insisto.
"Non ti lascerò da sola con lui!"
"Allora vieni con me!" esclamo "ti prego"
Si alza e subito dopo anche io.
"Antonio" lo chiamo "dieci minuti e sono lì"
Riattacco e prendo il mio giubbotto.
"Stai attenta" si raccomanda Severide, seguito dalle ragazze.
"Si lo so, tranquilli" rispondo, poi guardo in direzione di Gabriela "è stato un piacere, spero di rivederti" le sorrido.
Lei ricambia e poi esco seguita da Matt. Abbiamo entrambi le nostre radio, per qualsiasi emergenza.
"Hai mentito" mi dice Matt in auto "hai messo il broncio per tutto il pranzo. Non è stato un piacere conoscerla per te"
"Era inaspettato. Stiamo assieme da poco e all'improvviso si presenta la tua ex moglie, che palesemente prova ancora qualcosa per te" gli rispondo.
Mi appoggia una mano sulla coscia e la stringe delicatamente.
"Anche se fosse, ora la mia priorità sei tu"
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𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //
FanfictionJane Kennal, una normale ragazza in una grande città come Chicago. "Normale" si fa per dire. In realtà, nella sua vita ha avuto sempre poca stabilità. Suo padre, un vigile del fuoco, morì quando lei era piccola e dopo che morirono anche sua madre e...