Busso alla porta della stanza d'ospedale, Burgess mi abbraccia affettuosamente e saluto anche i suoi colleghi.
"Come va?" domando all'uomo seduto sul letto.
"In splendida forma" mi risponde lui, alzandosi in piedi.
Ha la giacca di pelle sopra il tutore che gli hanno dato per la spalla, ma per il resto sembra davvero stare bene.
"Non pensare che ti lascerò tornare a lavoro tanto presto" gli dice il Sergente Voight sorridendo.
"Lo terrò d'occhio io, non si preoccupi" gli rispondo scherzando.
Appena fuori l'entrata del Med una ragazza e un ragazzino più piccolo corrono incontro ad Antonio, seguiti da una donna.
"Ciao piccola! Ehi campione!" li abbraccia e li bacia sulla testa, mentre io imbarazzata faccio fatica a capire cosa stia succedendo.
"Come stai papà?" chiede il più piccolo, che avrà più o meno 15 anni.
Rimango pietrificata, letteralmente. Lo ha chiamato papà. Quante cose non so di lui?
"Sto benone, solo ed esclusivamente grazie a lei" si volta verso di me con un sorriso a trentadue denti, che io ricambio un po' impacciata "è stata lei a salvarmi sapete, lavora alla caserma 51"
"Sei un vigile del fuoco!" esclama la ragazza "ci vorrebbero più donne così"
La ringrazio, quando la donna chiama Antonio e io rimango sola con i due ragazzini.
"Come vi chiamate?" chiedo per rompere il ghiaccio.
"Io sono Eva, e lui è mio fratello Diego"
"Io mi chiamo Jane"
"Da quanto lavori alla 51? Papà non ci ha mai parlato di te" mi domanda Diego.
"Da qualche mese in realtà, forse per quello che.."
"Aspetta Laura, non li posso tenere!" mi interrompe Antonio, ha alzato la voce verso la donna che però se ne sta andando di gran fretta.
"Che succede?" domanda Eva al padre.
"Vostra madre dice che questo weekend vi devo tenere io, ma non ho nemmeno l'auto in questo momento" le spiega.
"Mi prendi in giro spero" affermo "vi dò un passaggio io, c'è anche il barbecue oggi. E non dirmi che non ci vuoi venire"
"Io sì che voglio!" esclama Diego con un sorriso.
Antonio mi guarda e poi sospira.
"Prima mi salvi la vita e poi offri pure un passaggio, non smetterò mai di ringraziarti" mi dice mentre ci dirigiamo in auto.
"Portami a cena fuori e siamo pari" mi diverto a provocarlo un po'.
Durante il viaggio Diego non smette di farmi domande sul mio lavoro, è un ragazzino allegro e molto dolce, gli rispondo molto volentieri nonostante Antonio cercasse di farlo smettere.
Una volta arrivati al parco dove si tiene il barbecue i due fratelli si dirigono subito allo stand della carne, mentre io e Antonio cerchiamo il tavolo della caserma."Presa!" due braccia mi piombano da dietro sulle spalle, riconosco la voce di Stella e lei mi stringe in un abbraccio.
Con lei c'è anche Sylvie, che sembra alquanto nervosa. Dopo averle salutate ci dirigiamo al tavolo dove c'è già tutta l'intelligence riunita.
Kelly mi porge una birra ma rifiuto subito, versandomi invece dell'acqua."Ehi! Ma che fai?" chiedo a Sylvie, che sta aprendo una bottiglia "mai bere prima di salire su un palco, dovresti saperlo"
"Scusami, sono piuttosto tesa" mi dice strofinandosi le mani sulle cosce.
STAI LEGGENDO
𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //
FanfictionJane Kennal, una normale ragazza in una grande città come Chicago. "Normale" si fa per dire. In realtà, nella sua vita ha avuto sempre poca stabilità. Suo padre, un vigile del fuoco, morì quando lei era piccola e dopo che morirono anche sua madre e...