Capitolo 10

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"Non fare cazzate James" rispondo, cercando di mantenere i nervi saldi.

"Chiama la polizia" mimo con le labbra a Casey, che senza perdere tempo prende il suo cellulare dalla tasca.
In tutto ciò, nessuno al tavolo capisce nulla e quando provano a chiedere qualcosa intimo di fare silenzio con un gesto della mano.

"Siamo sulla Yeast!" sento urlare da Jason, e poi un forte colpo metallico.

"Jason! Che gli hai fatto?"

"Va bene, cambio di piano allora. Vieni nel vecchio magazzino sulla Yeast, guai a te se porti qualcuno" mi dice infine e mette giù.

Mi alzo e senza aspettare mi precipito fuori. Matt mi raggiunge e mi ferma, mi chiede informazioni e spiego a tutti ciò che mi ha detto James. Il Comandante accende subito la radio e chiama i rinforzi.

"Senza sirene, mi raccomando" dico alla fine io.

Tutta la 51 parte verso il magazzino abbandonato, più ci avviciniamo e più mi sale l'agitazione che mi prende lo stomaco. Le gambe non riescono a stare ferme e i pensieri viaggiano alla velocità della luce. Non riesco a immaginare di perdere Jason, mi rifiuto di doverlo pensare. La mia vita non avrebbe più senso senza il mio migliore amico.
Arriviamo sul posto poco dopo, le volanti della polizia già lì e quando scendiamo due uomini ci vengono incontro.

"Grazie Antonio, Halstead" li saluta con una stretta di mano Casey.

Ora non mi interessa sapere come fanno a conoscersi, voglio solo tirar fuori Jason da lì dentro sano e salvo.

"Come avete intenzione di farlo uscire?" gli chiedo senza nemmeno presentarmi.

"Stiamo facendo il possibile, ora ci metteremo in contatto con lui" mi risponde l'uomo che dovrebbe chiamarsi Halstead.

"Vado io lì, gli parlo e se non mi ascolta lo sbatto a terra come un tappeto" dico risoluta.

"Purtroppo non è così semplice" mi spiega Antonio.

"C'è il mio migliore amico lì dentro! Ed è in mano del mio ex psicopatico! Se non fate qualcosa voi, lo farò io!"

"Jane calmati" mi mette una mano sulla spalla Matt, ma lo scanso bruscamente, pentendomene subito dopo.

"Stia tranquilla signorina Kennal, ci faccia fare il nostro lavoro e tutto andrà per il meglio" mi dice Halstead.

"Lo spero per voi" controbatto e gli volto le spalle, tornando tra la squadra. 

"Ho voglia di prendere a pugni qualcuno" esclamo quando mi trovo circondata dalla 51.

"Ti capisco, ma l'intelligence del distretto 21 è la più brava che conosciamo. Ci ha aiutati in più occasioni e non ha mai fallito, non lo farà nemmeno ora"  mi rassicura Kelly.

Lo ringrazio e mi siedo a terra, di fianco al camion, sul cemento freddo. Inizia anche a nevicare e Stella mi porge un caffè caldo, mentre si siede anche lei.

"Potete tornare in caserma, non voglio rovinarvi il Ringraziamento" dico dopo aver finito il caffè.

"Stai scherzando spero!" esclama Otis.

"Non ti lasceremo da sola" continua Herrmann.

"Infatti, scordati che ce ne andremo, noi rimaniamo qui con te" afferma Foster sedendosi alla mia destra.

Li guardo uno ad uno e penso a quanto sia fortunata ad avere loro al mio fianco.
All'improvviso però, sento il cellulare vibrare nella tasca della giacca e so già chi è.

"Dove sei?!" mi urla James.

"C'è traffico" invento una scusa.

"Hai chiamato la polizia"

𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora