Capitolo 12

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Varco la soglia della caserma con Kelly, visto che Matt è partito prima senza svegliarmi.

"Tu!" lo indico con il dito, vedendolo vicino al camion con un paio di scartoffie in mano.

Si gira e assume un'espressione confusa.

"Se non fosse stato per Severide ora sarei in ritardo! E questo per colpa tua" incrocio le braccia, facendo la finta arrabbiata.

"La prossima volta metti la sveglia Kennal" mi risponde autoritario "ora vai a sistemarti che dobbiamo fare un'esercitazione, anche voi!" dice infine, rivolgendosi a Otis e Stella, anche loro appena entrati.

Otis mi lancia un'occhiata da 'questo è colpa tua' e sbuffando entro a sistemare le mie cose.
Dopo un'esercitazione durata due ore, letteralmente, sfinita rimetto il casco e il giaccone nello sgabuzzino. Per andare in bagno, io e Stella passiamo davanti al tavolo della squadra, che non perdono l'occasione di prenderci per il culo.

"Vi ha fatto lavorare eh?" ci chiede Joe e Severide ride.

"Sempre meglio che farci venire la pancia poltrendo tutto il giorno" risponde a tono Stella, lasciando Cruz interdetto.

Quando entriamo in caserma scoppiamo a ridere, guardando Joe che si raddrizza sulla sedia.

"Era cattiva" le dico, seduta sul piano dei lavandini.

"Se lo è meritato"

Ci puliamo le mani e il viso e riempiamo la stanza di deodorante, visto che non possiamo fare la doccia.

Camion 81, Ambulanza 61, incendio in 2759 St. Louis Street.

"Quanto mi era mancato" esclamo dirigendomi verso il camion.

Giungiamo sul posto e un uomo va incontro a Casey.

"Stavamo cucinando il pollo quando è scoppiato il forno e la cucina è andata in fiamme, io sono corso fuori e ho chiamato il 911 ma mia figlia è rimasta lì dentro, è andata a prendere il suo criceto in camera. Vi prego salvatela"

"Non si preoccupi, ora ci pensiamo noi" lo tranquillizza il Capitano.

"Venga" lo invita Sylvie e si allontana con lei.

"Kidd, Mouch, con me. Otis, Kennal, ventilate il tetto" ci ordina Casey.

Io e Brian prendiamo la scala e andiamo sul tetto della casa, cominciando a battere colpi con l'ascia su di esso per ventilare.
Per fortuna tutto va bene e Stella riesce a recuperare la ragazza, insieme al suo criceto.
Quando scendiamo, un viso familiare mi fissa dal marciapiede.

"Mi può dare un momento Capitano?"

"Si certo" mi risponde senza problemi.

Più mi avvicino all'uomo, più tento di convincermi che non sia lui.

"Ciao Jane" mi saluta, con un sorriso malizioso.

"Come mi hai trovata?" lo aggredisco subito, senza fare però troppe scenate.

"Mesi che non ci vediamo e mi tratti così? Sei proprio rimasta identica a prima"

"Che cosa vuoi?" lo fisso dritto negli occhi, intimidatoria.

"Io e Smith ti dobbiamo parlare, è importante"

"E dovevi venire a dirmelo sul posto di lavoro" affermo, incrociando le braccia.

"Domani sera, a questo indirizzo, non fare tardi"

Mi porge un bigliettino, io prima lo guardo male e poi prendo il pezzettino di carta. Leggo l'indirizzo e alzo la testa per chiedergli che vogliono, ma lui si è già incamminato via.
Così torno al camion e salgo, aspettandomi delle domande.

𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora