TOGETHER AGAIN

Capitolo 22

POVS HERMIONE
"Comunque non riesco proprio ad immaginare te e il padre di Scorpius insieme...non lo so, non potrei mai pensare che mia madre e il padre del mio fidanzato siano stati insieme." confessa Rose mentre ci allontaniamo dal lago nero; ed è in quel momento, dopo quelle parole che il mio stomaco inizia a contrarsi, propagando il dolore in tutto il corpo. "Perché Rose? D'altronde è successo tanti anni fa." dico cercando di estrapolare qualche informazione da mia figlia. "Lo so che siete stati insieme quando eravate giovani, però non riesco proprio a vedervi: siete così diversi e poi sarebbe strano anche se adesso vi fidanzaste, non perché io non voglia, ma perché sarebbe imbarazzante per me e probabilmente anche per Scorpius." giustifica mia figlia mentre la mia mente inizia ad abbandonare le parole appena udite, sentendo solo il rumore del mio cuore incrinarsi, provocando un suono doloroso e terribilmente cigolante. "Ma tanto questo non avverrà mai, anche perché tu e il padre di Scorpius non vi sopportate!" esclama ridendo Rose e questa risata inizia ad espandersi come una macchia di inchiostro su una pergamena. "Si ma infatti questo problema non si creerebbe, stai tranquilla Rose." concludo in modo freddo la conversazione, cambiando discorso e aspettando la sera per tornare a casa.

POVS ROSE
Guardare mia madre con quel volto così triste,come se avessi detto qualcosa di orribile nei suoi confronti,
mi fa sentire colpevole, colpevole di non so cosa, ma immensamente colpevole.

POVS DRACO
Mentre mi godo la tranquillità e il silenzio che c'è nella mia grande casa, sento un rumore che fa comparire nella mia camera da letto Hermione. "Tesoro, che piacevole sorpresa! Come mai sei qui? E' successo qualcosa?" domando curioso di quella apparizione. "Si Draco è successo qualcosa, però ti prego non dire nulla e baciami!" esclama Hermione avvicinandosi alle mie labbra, ma con mio immenso dispiacere le blocco le braccia facendola sedere sulla poltrona che si trova davanti a me. "Draco, perché?" mi domanda non capendo di quel mio atteggiamento. "Hermione, nei tuoi occhi si legge il panico, perciò non fare cose di cui poi potresti pentirtene, quindi adesso mi racconti cosa è successo, perché lo sai che tra noi non ci devono essere segreti!" concludo convinto di quelle parole mentre le stringo la sua piccola mano intorno alle mie estremamente fredde e molto più pallide rispetto alle sue. "Va bene, ti dirò tutto, ti dirò ogni cosa, ma sappi che la mia scelta è un'altra, perché io ti ho sempre amato e sempre ti amerò!" esclama mentre una lacrima le corre velocemente lungo la guancia rossa.

Terminata la spiegazione del perché di quelle lacrime e di quella sua incontrollata tristezza mi guarda con occhi curiosi, come se attraverso quelli potesse cercare una risposta. "Allora Draco? Non dici nulla?" mi domanda. "Hermione, Rose e Scorpius sono ragazzi, magari non sanno effettivamente cosa vogliono veramente, quindi io sono dell'idea di non abbandonare nuovamente tutto quello che abbiamo costruito." confesso scostando le due lacrime che si rincorrono sul mento della ormai donna seduta sulle mie ginocchia. "Draco, ma non capisci?! Rose mi ha fatto capire che lei ci starebbe male e io non posso pensare che lei soffra per colpa mia." controbatte Hermione alzando di poco la voce. "Hermione, comprendo benissimo la tua apprensione verso tua figlia, ma vorrei ricordarti di nuovo che la tua felicità è più importante, lo so che sei madre e questa frase è difficile da accettare, ma se metterai sempre tua figlia davanti a te, non riuscirai mai ad essere pienamente soddisfatta della tua vita." le dico sbattendole violentemente la verità davanti agli occhi, ma d'altronde è questo l'unico modo per farla ragionare. "Amore, io non me la sento di rinunciare di nuovo a noi: prima Voldemort, poi l'orgoglio di entrambi e adesso i nostri figli...io ti amo e voglio passare il resto della mia vita con te, perché solo tu riesci a estrapolare il meglio di me, allontanando quel velo di oscurità che circonda ancora un po' il mio cuore." confesso dandole un bacio lieve a stampo sulle labbra. "Draco, la mia decisione è presa e non posso andare contro mia figlia: è la mia bambina, è sangue del mio sangue! Io ti amo e non dimenticherò mai quello che siamo stati, o meglio l'amore che c'era e sempre ci sarà tra noi." inizia una dei suoi discorsi strappalacrime che mi hanno sempre lasciato un enorme velo di malinconia. "Il nostro era uno di quegli amori che ti consuma, un amore che odi perché senza quella persona non riesci quasi a respirare, un amore invadente, che percorre il bordo della tua sagoma fino a quando senza chiedere il permesso pervade la tua anima." continua Hermione con gli occhi lucidi. "Ed è per questo che dobbiamo chiudere questa relazione il prima possibile, perché più passano gli anni e più riusciremo a stare lontano l'uno dall'altra sempre per meno tempo." conclude alzandosi dalle mie gambe, ma le impedisco di allontanarsi afferrandole il polso destro e confessandole anche la mia risposta: "Her, se ci pensi, la nostra storia, o meglio il nostro interesse, va avanti da quando abbiamo 11 anni e nonostante gli anni trascorsi, i sentimenti e la passione che provavamo non hanno subito alcun mutamento." "Draco, lo so, hai ragione, ma Rose già non ha avuto una famiglia, la posso far vivere con questo dispiacere?! Penso proprio di no." esclama con tono di voce basso. "Hermione, chi meglio di me può capirti?! Il padre rimasto vedovo e che ha cresciuto una bambina che non era neanche sua figlia, quindi ti lascio immaginare." concludo chinando la testa e Immediatamente con un balzo mi posiziono davanti a lei, i nostri occhi si rapiscono, i nostri corpi si chiamano e le nostre mani bruciano perché è quello che vogliamo, è quello che desideriamo più di tutti. "Draco io..." appena pronuncia il mio nome la zittisco baciandola e infilando la mia lingua nella sua bocca facendola schiantare con la sua. Iniziamo a spogliarci, fino a quando non rimaniamo completamente nudi ed è in quel momento che inizio a baciarla prima sulle labbra, poi sul mento, poi sulle spalle, poi sul seno, succhiando leggermente i capezzoli, poi sul basso ventre, facendole inarcare la schiena, fino ad arrivare alla sua intimità, leccandola, nonostante sia già molto bagnata. Dopo averla leccata infilo il mio pene dentro di lei facendola gemere e urlare il mio nome, provocandomi un'erezione sempre più grande e aumentando così anche il ritmo che c'è tra di noi. La sbatto sempre di più prendendola per il collo e allargandole le gambe così da sentire ancora meglio quanto sia stretta intorno a me. Ad un certo punto la prendo in braccio staccandomi da dentro di lei e la posiziono a quattro zampe davanti a me, entro nuovamente dentro di lei stimolandole anche il clitoride con le dita e contemporaneamente strizzandole i capezzoli facendola gridare sempre di più, fino a raggiungere l'apice del piacere insieme. "Ti amo" le dico baciandola sulle labbra. "Ti amo anche io" aggiunge lei ricambiando il mio bacio. Queste ultime parole che ci scambiamo sono le più sincere, le più belle, ma allo stesso tempo le più tristi, come se a coprirci non ci fossero delle lenzuola, ma un velo di malinconia. La guardo mentre si addormenta: il viso rilassato, completamente nuda e la bocca semi aperta...è bellissima!