Capitolo 13

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POVS SCORPIUS
"Allora Scorpius,com'è andata la punizione con mia cugina? Posso notare che avete continuato a lanciarvi i colori!" esclama Albus appena entro il camera con i vestiti carichi di pittura. "Lasciamo perdere...ho dovuto passare tre ore dentro quella fottuta stanza e per di più con in sottofondo quell'insopportabile grifondoro che mi insultava incolpandomi della punizione e di queste cazzate qua." sbotto mentre con un colpo di bacchetta faccio sparire quella macchia dai miei vestiti. "Diciamo che sei tu che hai iniziato a stuzzicarla,altrimenti lei non ti avrebbe proprio calcolato." afferma il mio amico mentre appoggia una mano dietro la testa la quale è adagiata delicatamente sul cuscino. "Potter ti prego,adesso non diciamo idiozie!" esclamo alzando gli occhi al cielo provocando in lui uno sguardo confuso che lo porta ad alzare un sopracciglio. "Tutte le ragazze si farebbero in quattro per me...d'altronde sono un Malfoy." continuo la frase spostandomi indietro i capelli e lasciandoli ricadere poi davanti gli occhi. "Adesso vorresti dire che anche mia cugina: Rose Weasley non resisterebbe al fascino Malfoy?! Queste sono idiozie amico,non le mie." dice alzandosi dal letto e sedendosi alla fine di questo. "Potter,tu stai dubitando di me?" gli domando appoggiando una mano sul mio petto e aggiungendo un po' di teatralità con quel gesto. "Non sto dubitando di te,è che mia cugina non ti sopporta proprio,quindi mi sembra leggermente illogico provare anche una semplice attrazione verso una persona che odi...anche se non sarebbe la prima volta...ma non è da Rosie." conclude Albus scuotendo poi la testa e chiudendo leggermente gli occhi. "Mai dire mai Albus!" dico a bassa voce,anzi sinceramente non so neanche se è riuscito a sentirmi e per evitare una sua eventuale risposta vado in bagno per farmi una doccia calda. Mentre l'acqua scorre sul mio corpo mi riaffiorano i ricordi di qualche minuto fa: la mia mano stringe forte la coscia di Rose,la tocco macchiandola di vernice e a quel pensiero giro velocemente la manopola per regolare la temperatura dell'acqua verso il pallino blu. Le uniche cose che riesco a percepire sono: il caldo umido all'interno di quel parallelepipedo e la mia erezione che man mano si fa sempre più grande e sempre più desiderosa di un tocco.

Dopo dieci minuti l'erezione è ancora lì che mi fissa come se aspettasse soltanto il tocco imponente della mia mano e infatti la accontento,ma questa volta mentre faccio scorrere le mie lunghe dita affusolate lungo il mio pene immagino che al posto di quelle dita ci sia la bocca di Rose che succhia con voracità e fa sbattere ripetutamente la mia cappella nella sua gola profonda,quasi fino a farla soffocare,ma quel modo così brusco le piace e grazie a quell'immagine riesco a raggiungere un silenzioso orgasmo.

POVS ROSE
Durante la lezione di pozioni vedo comparire davanti ai miei occhi un biglietto che afferro non facendomi vedere da nessuno,lo apro e leggo:
<questa sera,quando tutti dormiranno verso le 23:15 vieni nella biblioteca,devo parlarti lontano da tutti e non arrivare tardi. S.M>
Appena leggo quelle iniziali,mi volto verso i banchi dell'ultima fila,ma la testolina bionda che aspettavo mi guardasse non si alzò,perciò mi volto immediatamente verso la mia pergamena e il mio libro dalle pagine giallognole.

Terminata la cena parlo un po' con mia madre e dopo pochi minuti vado verso la Torre Grifondoro, dico la parola d'ordine ed entro nella mia camera dove mi aspetta seduta a gambe incrociate pronta per raccontarmi qualche sua conquista o qualche gossip del momento la sorella di Albus,nonché mia cugina e compagna di stanza Lily Luna. Ma appena mi siedo sul letto dopo aver indossato una camicia da notte di seta verde con le bretelle fine,il pizzo sul decoltè e lungo fino sopra al ginocchio sento Lily dormire profondamente,accorgendomi che nel giro di dieci minuti si era addormentata.

Alle 23 apro la porta della mia camera cercando di far il più piano possibile,uscendo dalla casa grifondoro non facendomi scoprire dal quadro della Signora Grassa che dormiva beatamente. Mentre mi dirigo verso la biblioteca sento il mio cuore pulsare sempre di più,ma raggiunge il culmine quando mentre abbasso la maniglia della biblioteca e vedo davanti ai miei occhi il ragazzo del biglietto che appoggiato ad un tavolo mi guarda attentamente,avvicinandosi poi verso di me. "Allora Scorpius,cosa dovevi dirmi di così tanto importante alle 23:15?" gli domando fredda incrociando le braccia. "Mi fa piacere che siamo passati dai cognomi ai nomi." aggiunge accennando un piccolo sorriso. "Malfoy,dai su...che c'è?" domando impaziente. "Weasley,noto che non ti piace aspettare...bene,allora questo vuol dire che aspetterai!" esclama ridendo silenziosamente e a quelle parole mi dirigo verso le poltroncine di velluto nero davanti la grande finestra e accavallando in un semplice gesto le gambe scopro involontariamente una gamba che prima era coperta dalla mia lunga vestaglia anche questa di seta verde. "Come mai questo colore Weasley? Pensavo odiassi i serpeverde!" mi domanda mentre si siede davanti a me. "Veramente è un regalo di mia madre e lei è convinta che il verde smeraldo è perfetto con il mio colore di capelli e di carnagione." dico semplicemente. "Tua madre ha ragione." aggiunge immediatamente avvicinando la sua poltroncina alla mia facendo spingere le nostre ginocchia fino a far aprire le mie gambe,facendo così cadere l'occhio dì Scorpius in quella direzione ed io senza pensarci mi avvicino a lui di più appoggiando una mano sul suo ginocchio e facendola scorrere per tutta la lunghezza della sua coscia coperta da un paio di pantaloni neri. "Non dirmi che vorresti tirarmi fuori qualche parola toccandomi?" mi domanda un po' sconvolto,ma con occhi desiderosi. "Potrei farlo,magari riesco a tirati fuori qualche parola." dico scandendo lentamente ogni lettera,ma appena alzo gli occhi per guardarlo in un secondo le nostre labbra sono attaccate l'una all'altra. Io salgo a cavalcioni sopra di lui togliendomi la vestaglia di seta,le sue mani iniziano ad esplorare il mio corpo: prima la schiena,poi il collo,poi la vita,poi i fianchi ed infine il sedere,dal quale mi solleva adagiandomi sul tavolo di legno quercia. Istintivamente allargo le gambe e con queste lo stringo a me facendo toccare appena le nostre intimità. I nostri baci sono sempre più voraci e con le sue labbra inizia a baciarmi il collo,le spalle,lo spacco tra un seno e l'altro leccandolo e facendo irrigidire i miei capezzoli che si intravedono dalla veste sottile che indosso. "Weasley,vedo che ti piace provocarmi,vieni a parlare con me persino senza reggiseno!" esclama ridendo ed io ansimo appena quando mi sfiora con le dita l'interno coscia. "Rose,sei abbastanza eccitata,sento che sei bagnata."dice picchiettando l'indice sulle mie mutande molto umide e a quel gesto scendo dal tavolo,lo faccio sedere sulla poltroncina di prima levandogli nel frattempo il gilet nero,la cravatta e sbottonando di poco la camicia. "Adesso anche tu ti ecciterai,il tuo cazzo diventerà talmente duro che non riuscirai a sopportarlo!" esclamo stringendo tra le mani il cavallo dei suoi pantaloni,a quelle parole lo vedo deglutire e inizio a sentire un rigonfiamento. "Rose,fermati!" mi blocca afferrando la mia mano. "Vieni con me,ho bisogno di camminare per evitare l'erezione" dice mentre si alza dalla poltrona,tende poi la sua mano per prendere la mia e portandomi verso un'altra sezione di libri.

Dopo qualche minuto mi spintona verso un muro e mi bacia strattonandomi i capelli. "Lo sai che quello che hai fatto è molto grave e dovrai essere punita in qualche modo!" esclama e a quelle parole sento la mia vagina pulsare e bagnarsi sempre di più. "E cosa mi vorresti fare?" gli domando allargando gli occhi. A quella domanda mi da prima uno schiaffetto sul sedere e poi fa scivolare la sua mano dal mio seno all'elastico delle mutande che alza appena facendo passare all'interno le sue dita,ma a quella sensazione perdo per un secondo il respiro. Le sue dita vanno a stuzzicare il mio clitoride e poi quando le sento scorrere lentamente l'unica cosa che riesco a fare è gemere,ma vengo bloccata dalla sua mano. Sento che il piacere sta per invadere il mio corpo,ma in quel momento toglie immediatamente le sue dita da dentro di me e se le porta alla bocca assaporandomi. "Cosa si prova a non poter venire?" mi domanda prendendomi il mento tra le mani. "È incompleto." affermo amareggiata e a quella mia risposta sorride lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra e sorridendomi.

TOGETHER AGAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora