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"Come hai intenzione di scappare da qui con me come ostaggio?" speravo che non avesse un piano preciso e che sarebbe uscito dalla porta principale. Ammetto di averlo sottovalutato, ma dopotutto se è stato tanto stupido da sfidare Paloman rapendomi e facendo del male a Litz, uscire dalla porta principale era una cosa credibile.
'T/n non dire cazzate, non è affatto credibile... Mi dispiace T/n ma mi trovo d'accordo con la strana voce nella tua testa'.

"Non ho mai detto che uscirai di qui viva" disse lui, si bloccò di colpo, si girò verso di me, era ancora più brutto visto da vicino. I capelli corvini non erano molto lunghi e sembravano ben curati, indossava una felpa bianca sporca del sangue di Litz e i tagli sulle guance sembravano quasi freschi.
Gli occhi erano scuri, neri e senza palpebre, la pelle era bianca e piena di irregolarità dovute alle ustioni e alle bruciature.

Mi guardò negli occhi e mi si gelò il sangue nelle vene, sulla sua bocca apparve un misto tra un ghigno e un sorriso da psicopatico. Mi diede un pugno in pancia facendomi perdere completamente il fiato. Annaspai in cerca d'aria, mi sentivo i suoi occhi addosso, immaginai la sua faccia soddisfatta e la rabbia mi invase. Caddi in ginocchio e iniziai piano piano a riprendere fiato, alzai leggermente lo sguardo, lui mi prese la testa e la sbattè contro il muro.

Persi i sensi 'Ce la fai a non svenire per un capitolo?'.

Aprii gli occhi e iniziai ad urlare, avevo le mani legate dietro la schiena, le corde che Jeff aveva usato erano molto strette.
"Già ti sei svegliata? Lo sapevo che non dovevo andarci piano" disse lui ridacchiando "Ora sta zitta o ti faccio fare la fine Litz".

Iniziai a dimenarmi, mi stava portando in spalla e io ero in una busta dell'immondizia, faceva caldo lì dentro, era tutto buio e c'era poco ossigeno.
"Dove vuoi andare?" dissi cercando di calmarmi e di riprendere il controllo di me "Non troppo lontano, mi avrebbe fatto comodo l'aiuto di Ben, ma si è rifiutato. Strano".

"Mi verranno a prendere presto, lo sai vero?" sorrisi all'idea "Non lo so se lo hai capito, ma Slender ti deve uccidere. Appena ti avranno preso Slender ti torturerà e ti ucciderà" il sorriso che avevo si spense sul volto "Finalmente stai zitta" disse lui sospirando contento.

"Credi che Slender verrà a prendermi oppure che manderà Toby o gli altri?" sbuffò "Dovresti starti zitta, potresti ritrovarti senza aria" aveva ragione, dovevo uscire di lì.

"Rispondi"
"Poi però ti devi stare zitta, ok? Oppure devo farti venire un trauma cranico per avere un po' di silenzio?!" annuii, poi realizzai che non poteva vedermi, per fortuna prese il mio silenzio come un sì.
"Credo di aver fatto molto incazzare mister mozzarella, ma non credo che arriverà, non subito almeno"
"Ti vorrà morto dopo questo, lo sai?"
"Non dovevi stare zitta?".

Decisi di stare in silenzio per qualche minuto, poi gli dissi "Fammi uscire di qui, saremo più veloci"
"E tu sarai più riconoscibile"
"Tirami fuori di qui e ti giuro che non farò nulla per richiamare l'attenzione di chiunque ci sia attorno a noi"
"Non mi fido della tua parola".

"OK" disse infine. Mi buttò a terra con un tonfo. Nonostante il terreno non fosse duro, l'erba non attutì completamente la caduta. Strinsi i denti e sopportai il dolore, volevo solo uscire di lì.
Jeff si mise a cavalcioni sulle mie gambe e io iniziai a dimenarmi 'Cosa cazzo vuoi fare?!'. Stavo per dirgliene quattro ma le parole si fermarono in gola quando Jeff tagliò la busta con il coltello.

La punta del coltello mi sfiorò e io mi impietrii, quando finalmente vidi un po' di luce mi misi a sedere. Mi ritrovai faccia a faccia con Jeff, mi sorrise in modo malizioso e divertito. Non sapevo che fare, così accennai un sorriso e lo spostai con una manata sulla spalla. Lui cadde di lato senza farsi nulla, il suo sorriso era contagioso quando non era inquietante.

Lui si alzò, tornò serio e mi tese la mano, io che ero un po' stordita la presi e mi alzai in piedi. Guardai prima lui e poi il sacco dell'immondizia nero che era steso a terra, sembrava 'Perfetto per nascondere cadaveri... Ecco perché lo hanno fatto uscire, perché pensavano che io fossi un cadavere'.

Mi prese il polso, era una stretta decisa, poi iniziò a correre verso non so quale meta seguendo un percorso che vedeva solo lui. 'Per essere uno che non viene qui da un po' conosce bene il posto'.

Dopo 5 minuti in cui praticamente mi trascinò in giro per il bosco arrivammo in una vecchia capanna. Era mal ridotta, nascosta dagli alberi fitti, dai cespugli e dalle piante rampicanti. Non l'avevo mai vista, non sapevo nemmeno della sua esistenza, il che non mi sorprende visto che non ero mai stata in quella parte del bosco.

Rimase fermo qualche secondo a guardarsi intorno, era teso, poi mi guardò, io avevo ancora gli occhi addosso a quella sottospecie di capanna.
"Muoviamoci ad entrare" la stretta sul polso si fece più forte e io soffocai un urlo per non dargli soddisfazione.

Mi fece entrare, non era sporca come la immaginavo e i servizi igienici sembravano funzionanti. C'era l'acqua corrente e l'elettricità. Era una casa a tutti gli effetti, era solo impolverata.

"E ora?"
"E ora..." disse lui senza finire la frase e avvicinandosi in modo minaccioso.




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Angolo autrice

Non ho la più pallida idea di come continuare la storia - _-



Non ho la più pallida idea di come continuare la storia - _-

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Dove Sono I Waffles? (Ticci Toby x reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora