Dove Sono I Waffles? (Ticci Toby x reader)

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Toby's pov

Jeff non si sarebbe alzato per un po', mi passò per la mente che forse avevo esagerato, ma appena pensai alle sue luride mani su T/n, appena mi venne in mente che la aveva ferita, strinsi il manico dell'accetta e mi costrinsi a calmarmi.

Mi guardai intorno e cercai inconsciamente con lo sguardo T/n, i nostri occhi si incrociarono e solo allora mi accorsi di come ero ridotto. Ero pieno di sangue con Jeff svenuto ai miei piedi, non volevo che vedesse questa parte di me. L'ho sempre odiato, ho sempre odiato il fatto che mi piacesse uccidere. Ma non posso farci nulla, non so bene come descrivere come mi fa sentire, mi da una scarica di adrenalina pazzesca e perdo il controllo.

È il mio modo di vendicarmi con il mondo è il mio modo di sfogarmi, un modo totalmente sbagliato di farlo, ma questo fa parte di me.
Non riuscivo a capire cosa potesse passare per la sua testa e mi spaventava. Vidi con la coda dell'occhio EJ, era chiaramente in difficoltà visto che a differenza di quella ragazzina era disarmato.

Nina continuava ad attaccare ripetutamente e Jack riusciva solo a schivare i colpi. Quella ragazza è più tenace di quanto immaginavo, avevo sentito parlare di lei, ma non credevo che una ragazzina così magra e apparentemente indifesa potesse tenerci testa così a lungo. Jeff piuttosto mi ha deluso.

EJ la colpì e lei perse per un attimo l'equilibrio, Masky si era ripreso e stava contenendo Jeff che si era risvegliato. Mi voltai nella direzione dove prima c'era lei, ma ormai eravamo rimasti solo noi in casa.
"Bene, cosa ne facciamo di loro?" Masky e Jack avevano sotto controllo la situazione, ma non seppero darmi risposta "Se invece di venire qui senza un piano avessi dato a Slender il tempo di darti indicazioni" disse EJ in tono di rimprovero.

Tim (Masky) si girò verso di lui e disse "Non lamentarti, io non so nemmeno perché sono qui" 'Allora tocca a me decidere'.

T/n's pov

Ero spaesata, la stanza girava intorno a me e la nausea era aumentata rispetto all'ultima volta, gli effetti però durarono di meno. Quando passò tutto andai verso il letto, Ben si era fermato davanti la porta.
"Ho fatto il possibile, ma credo che le rimanga solo qualche ora" era una voce femminile a me sconosciuta, una donna uscì dalla penombra, aveva i capelli rossi che le coprivano un occhio, era vestita come un'imfermiera, ma invece di essere bianchi i suoi vestiti erano neri.

Aveva gli occhi neri e le pupille rosse, ad un certo punto riuscii a capire chi era "Sei nurse Ann?" mi sentii un po' sgarbata e a disagio a chiederlo, non so per quale motivo.
Lei mi guardò e poi guardò Ben, infine rispose "Sì, sono io, tu chi sei esattamente?" era diffidente e sulla difensiva.

"Sono T/n, ho a che fare con loro da un po'" dissi io e indicai Ben, lei mi guardò dall'alto verso il basso, non riuscivo a decifrare il suo sguardo, forse perché aveva una maschera nera con una croce rossa sopra.
"Slender lo sa?" chiese Ben a braccia conserte "Sì... Non può fare nulla nemmeno lui" disse con tristezza.

"Tra poco si sveglierà, le ho già parlato e ha accettato la cosa" andò verso la porta, indugiò un attimo "È debole non fatela sforzare troppo". Ben si fece da parte e Ann passò.

"Ben non dovresti andare a dare una mano?" lui rise come se stessi dicendo una cazzata "Così potrai scappare?" volevo prenderlo a ceffoni "Come potrei scappare e andarmene se Litz sta così?! Me lo spieghi?" dissi io con fin troppa aggressività.

Lui divenne serio "Non posso comunque lasciarti sola, ci sono troppi killer qui"
"Ben vai o giuro che ti prendo a pugni fino a che non chiedi pietà" lui si mise a ridere 'Lo hai voluto tu'.
Andai verso di lui e gli diedi un pugno nello stomaco, come il solito avrebbe potuto schivarlo se non fosse stato troppo impegnato a deridermi.