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I giorni passavano e Toby non si faceva vivo. 'Potrei andarlo a cercare' lo esclusi subito 'Non so dove cercare e poi sarebbe troppo pericoloso'.

'È ormai una settimana che non vedo Toby, forse è ferito... O più semplicemente ti ha abbandonato... No, non lo farebbe... Mi ha promesso che mi avrebbe protetto...'

'Sono due settimane che non lo vedo, chissà se tornerà' cercai di non pensarci 'Lui è grande, grosso e vaccinato, sa badare a sé stesso, è inutile preoccuparsi'.

Sentii un fruscio di foglie fuori dalla finestra 'Sarà il vento e se fosse... No, non illuderti e continua a fare i compiti'.

Sentii bussare alla finestra, mi girai ed era lì, andai subito ad aprirgli.

"Vedo che hai imparato a chiudere a chiave la porta, brava"

'Se n'è andato e non si è fatto vedere per due settimane, non puoi fargliela passare liscia'

Lo ignorai e andai a sedermi sul letto, presi un manga a caso e iniziai a leggerlo.

"Ah, ho capito che stai facendo"
"E che starei facendo?"
"Mi stai tenendo il muso" disse ridacchiando 'Come se la cosa fosse divertente'.

Si avvicinò e si sedette ai piedi del letto. Lo ignorai.

"Cosa c'è?" 'Me lo sta veramente chiedendo?'

"Cosa è successo? " chiesi incrociando i suoi occhi.
"Non lo vuoi sapere"
"Ivece sì"
"Cavolo sei proprio infantile!" disse irritato. 'Non solo sparisci per due settimane, ma mi insulti pure. Complimenti Toby è veramente il modo migliore per fare pace'

"Comunque non sono infantile, tu sei infantile" sorrise. 'Come faccio a non perdonarlo?' .

"Ce li hai ancora i waffles?" disse speranzoso.

"Forse, ma non te li do di certo" dissi incrociando le braccia.
"Dai per favore, non fare così, sono stanco. Ho bisogno di te"

'Un attimo, cosa? Devo aver sentito male' lo guardai, aspettava una reazione, una risposta. Non sapevo che dirgli.

"Ho bisogno di rilassarmi, di sentirmi normale. Anche se per poco" aggiunse.

Non mi ero mai sentita così... Importante per qualcuno. Mai.

'Ha bisogno di me?'

"Davvero?" chiesi alquanto sorpresa.
"Non ripeterò quello che ho detto".
Feci un sospiro "Ok" dissi felice.
Sorrise e mi abbracciò. Mi strinse a sé, ma non troppo forte. Respirai il suo profumo, sapeva di menta 'Come avevo immaginato'.

Ad un certo punto si staccò da me, mise le mani in tasca e abbassò gli occhi "S-scusa, n-non dovevo".
'Chissà che gli è capitato' mi sembrava stanco.

"Tranquillo..." aggiunsi io dopo qualche secondo, ci fu un silenzio imbarazzante, poi sentii un rumore assordante. Tappai le orecchie, Toby non se ne accorse subito, perché aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Il rumore si faceva sempre più forte ed acuto 'Basta'. Portai le ginocchia al petto e mi ranicchiai. Mi guardai in torno, ma Slenderman non c'era. 'Che cavolo sta succedendo...?'

Dopo questo momento non ricordo molto di quella notte, ricordo solo che Toby era molto preoccupato, che cercava di confortarmi, ma non serviva a nulla.


Aprii gli occhi 'Finalmente quel rumore è sparito'. La stanza era buia, le finestre chiuse, 'Probabilmente è mattina'.

'Ma cosa vuole da me mister palo? Non ho fatto nulla di male e poi perché non mi uccide se gli do tanto fastidio? Ammesso che sia stato lui... È stato lui, chi dovrebbe essere sennò?'

Ad un certo punto sentii una fonte di calore affianco a me. Mi girai lentamente.

Panico.

'Toby è nel mio letto, perché Toby è nel mio letto?'.

Era sdraiato a pancia in su sulle coperte. Aguzzai la vista per vedere meglio nell'oscurità della stanza.
Aveva dei pantaloni della tuta e una maglietta aderente, che, a differenza della felpa che indossa di solito, lasciava intravedere i muscoli.

Arrossii, ma continuai a guardarlo cullata dal ritmo dei sui respiri.

'Forse è meglio provare a dormire' mi dissi cercando di tenere a bada la tempesta di emozioni. Mi avvicinai a lui e mi appoggiai al suo petto, non avevo mai dormito con un ragazzo. Mi piaceva stare lì, mi faceva sentire protetta. Chiusi gli occhi per cercare di dormire e... Niente, non riuscivo a prendere sonno.

'Ti pareva' mentre cercavo inutilmente di tornare nel mondo dei sogni sentii "Dove sono? Ah giusto".
Toby si era svegliato, aprii un occhio e notai che mi stava guardando.

"Sei sveglia?"
"Sì"
"Posso farti una domanda?" disse guardando il soffitto. 'Toby è prima mattina, perciò non ti assicuro che la risposta sarà sensata'.
"Sì" il mio cuore batteva all'impazzata 'Che vuole chiedermi?' in un secondo iniziai farmi film mentali.
"Perché sei addosso a me?" disse compiaciuto.
Arrossii e mi inventai una scusa "Perché sei una fonte di calore...".

Si mise a ridere "Bhe c'è un problema"
'Non mi sembra una novità' poi continuò "Se ti metti così vicina io..."

Si sdraiò sul fianco, con una mano mi prese per i fianchi e mi tirò a sè, con l'altra mi accarezzò la guancia.
'Cosa vuole fare?' *realizza* 'No, Toby no... Insomma... No? Bhe magari... No'

Deglutì e accostò il suo viso al mio, accorciò sempre di più le distanze e...















... Premette le sue labbra sulle mie.

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Angolo autrice

Ho scritto questo capitolo in quattro versioni diverse, ma alla fine ho deciso di pubblicare questa perché è quella che mi piace di più.

Cercherò di pubblicare almeno due capitoli a settimana, spero di farcela :>

Ci vediamo^^

Dove Sono I Waffles? (Ticci Toby x reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora