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Sentii un leggero freddo, lo ignorai e mi rigirai nel letto accoccolandomi al cuscino. Poi mi addormentai.

Il sole era alto e la sua luce mi venne a svegliare, controvoglia aprii gli occhi. Ero nella mia stanza, sembrava tutto a posto. Li rinchiusi.

'Un attimo, ma io non sono andata a dormire' in quel momento i ricordi della sera prima mi investirono come un fiume in piena.

Mi misi a sedere sul letto, cercando di capire ciò che era successo. Sentii un dolore assurdo, misi la mano sulla testa e sentii che c'era una botta. Eppure ciò che era successo ieri sembrava surreale... Come un sogno, o come un incubo. 'No, non può essere... Era reale, era troppo reale per essere un sogno'.

La paura, la rassegnazione, il pavimento freddo sotto i miei piedi, l'odore della pizza calda, la sua voce... Non era un sogno. Di questo ero certa.

Poi mi venne in mente un'altra cosa
"Cazzo la scuola!", cercai il telefono con lo sguardo e mi solpresi quando lo ritrovai sul comodino. Lo accesi, era quasi scarico ed erano le undici di mattina.

"Non è possibile io ho la sveglia-", qualcuno la aveva disattivata. 'Ho una vaga idea di chi potrebbe essere stato' pensai più irritata che mai.

"Perché non mi hai ucciso?" chiesi al nulla quasi aspettando una risposta. "Come sai che starò zitta?" mi guardai in torno. Mi sentivo osservata. Mi aspettavo di vederlo da qualche parte, ma non c'era.

La stanza mi sembrò improvvisamente vuota. 'Ma che ti prende è una cosa positiva il fatto che lui non sia qui. E poi sei viva... Di che ti lamenti', in verità non lo sapevo nemmeno io.

Mi alzai e mi girò testa, lo ignorai. Stavo per uscire dalla porta, ma rimasi sull'uscio. 'Cos' è stato?' sentii di nuovo un fruscio fuori dalla finestra."Starò anche diventando pazza, ma non ho le allucinazioni uditive".

Mi diressi verso la finestra, la aprii. Niente. 'Eppure io ho sentito qualcosa'. Lasciai stare e dopo aver fatto colazione iniziai a fare ricerche su di lui.

Toby's pov

-La sera prima-

Ero sull'uscio della porta 'Sono ancora in tempo per ucciderla' guardai le scale 'Fai il tuo lavoro, che aspetti?' scossi la testa.


Mi stavo addentrando nel bosco 'ho fatto la cosa giusta, io mi fido di lei' nonostante ciò avevo una strana sensazione, la sensazione che me ne sarei pentito.

Si iniziava a intravedere la creepyhouse 'Ok, fa finta di niente, non possono leggerti nel pensiero... Apparte lui' feci un respiro profondo ed entrai abbozzando un sorriso.

"Finalmente ce ne hai messo di tempo"
"Già scusate" e mi chiusi la porta alle spalle.

-Quella mattina-

"Perché non mi hai ucciso?" disse la ragazza. 'Cosa c'è? Volevi morire?'
"Come sai che starò zitta?"
'Bella domanda'.

'OK hai visto che sta bene ora te ne puoi andare' mi mossi più piano possibile, ma feci rumore.

"Starò anche diventando pazza, ma non ho le allucinazioni uditive", si affacciò alla finestra e per poco non mi beccava.

Aspettai che se ne fosse andata e saltai giù dall'albero. Me ne andai e promisi che non sarei più tornato, pur sapendo che non avrei mantenuto la promessa.

T/n's pov

Era ormai sera, non avevo mangiato molto, non avevo studiato ero rimasta lì, a fare ricerche.

'Domani è domenica, farai i compiti domani' ero esausta, nonostante fossero solo le dieci non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Andai a letto, mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

Era buio, l'unica cosa che riuscivo a distinguere in quella oscurità erano gli alberi. Mi appoggiai ad un tronco spaesata 'Dove sono?'. Sentii un fischio assordante nelle orecchie, fu solo un attimo. Provai a muovermi, ma le gambe non rispondevano ai miei comandi. 'Ed eccomi in un altro stupido incubo' mi guardai intorno aspettando che qualcosa mi saltasse addosso. Invece no. Non c'era nessuno, solo alberi, alberi e altri alberi. Rimasi lì immobile fino a perdere la cognizione del tempo. "Se devi uccidermi fallo, ti sto aspettando" un ombra si mosse lentamente, la vidi con la coda dell'occhio. Mi aspettavo di vedere Toby o Jeff. Jeff mi aveva sempre fatto paura, quella pazzia, quell'irrazionale voglia di uccidere che lo animava.
Invece no.
Era una figura alta, vestita elegante, con la pelle bianca e senza volto.
"Tu" dissi io spaesata. Sentii un rumore  simile a quello delle intermittenze televisive. 'Oh no, so cosa succede ora'.
Il rumore si fece più forte, divenne quasi insopportabile. Sentii una voce profonda, sinistra e nonostante non capissi cosa stava dicendo mi fece gelare il sangue nelle vene. Poi il silenzio, lui era davanti a me, slenderman era dietro di lui. "Toby" dissi quasi sollevata. Si tolse gli occhiali e rivelò degli occhi completamente bianchi. Mi fissava, con disgusto.
Slenderman parlò "Uccidi".
Toby sorrise e mi prese per la gola, non riuscivo a parlare, non riuscivo a respirare.

Mi alzai dal letto con il fiatone e lo vidi tra glia alberi, la sua risata profonda mi rieceggiò nelle orecchie e non so come ebbi l'impressione che stesse sorridendo. Non riuscii a distogliere lo sguardo dalla sua faccia senza volto.

Un dolore assordante alle orecchie, mi stava scoppiando la testa.

Poi sparì, ma non ero ancora sola, nella stanza c'era qualcuno.

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Angolo autrice:

Salve ipotetici lettori ^^

Ditemi se  preferite dei capitoli lunghi o corti :/

Dove Sono I Waffles? (Ticci Toby x reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora