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La mattina seguente mi svegliai di buon umore senza un motivo preciso.

Mi preparai con la musica di sottofondo e arrivai a scuola con cinque minuti di anticipo 'Come al solito'.

Mi misi a parlare con Sam, Giorgia e un'altra ragazza, che per quanto ne sapevo si chiamava Marta.
Mi guardai in torno, non so perché, ma avevo uno strano presentimento.

'Ditemi che non lo vedo solo io... Io lo vedo... Sì ma tu sei me, più o meno'.

Un ragazzo, con i capelli castani leggermente scompigliati, degli occhiali tondi con le lenti gialle, un cerotto all'angolo della bocca per coprire una ferita veniva verso di me.

Lo guardavano tutti 'Non è possibile... Questa sarebbe la soluzione?... Bhe potrebbe essere divertente... Chi sei tu?... La prova che la tua sanità mentale è deceduta... Perfetto! Ci mancava solo un'altra voce nella testa'.

"Hey" disse lui con un sorriso smagliante. Lo presi per un braccio e lo trascinai in disparte, una volta lontani dagli altri gli dissi "Ma sei pazzo che ci fai qui?!".
Lui mi guardò spaesato "È la mia soluzione" disse guardandomi con un'aria fiera.

'Ora lo prendo a ceffoni'
"In che modo dovrebbe risolvere la situazione?!"
"Ho chiesto a Paloman di andare a scuola e lui ha acconsentito a patto che non mi facessi scoprire e che le mie attività pomeridiane non ne risentano"
"Gli hai detto che saresti venuto qui, a scuola?"
"No, ma lo sapeva"
"Che vuol dire?!"
"Vuol dire che potremo vederci, ma solo la mattina a scuola e a patto che il mio lavoro non ne risenta"

'Non va bene, è troppo facile'
Mi mise una mano sulla guancia e iniziò ad accarezzarmi "Lo so che stai pensando, ma è l'unica situazione"
"Ok" dissi poco convinta e accennando un sorriso.

Suonò la campanella, lui mise le mani in tasca e io gli mostrai qual era la nostra aula.

Passammo tutta la giornata a parlare tra di noi, a scherzare. Era così bello sentirmi normale con lui.

Toby, se ne andò qualche minuto prima di noi e all'uscita fui praticamente placcata da Giorgia e Sam.
"Come facevi a conoscere Tobias?"
"Tobias?" chiesi io con uno sguardo interrogativo.
"Sì, Tobias Roger" disse Sam che cercava di nascondere la curiosità "Ah, intendete Toby? Siamo..."
"Dillo che è lui il tuo ragazzo" disse Giorgia su di giri 'T/n no! Digli la verità prima di fare altri casini'.

"Bhe... Sì, più o meno... È complicato"
"È il tuo amante?" chiese Sam "Cosa? No, no, non è il mio amante.... È che..."
'Siete fidanzati e non lo sa' ignorai la voce nella mia testa e cercai un modo per spiegare come stavano le cose, ma non c'era.

"Dai, lasciamola stare, ci spiegherà domani" disse Sam prendendo per mano Giorgia per poi trascinarla via.
La rigraziai tacitamente e lei mi fece un sorriso, Giorgia fece finta di mettere il muso e poi mi salutò.

Tornai a casa e quando entrai vidi Toby in piedi nella mia cucina.
'Dejavu... Questo vuole morire' mi diressi verso di lui pronta a fargli una ramanzina, ma lui si girò, mi prese per la vita, mi avvicinò a lui e e mi diede un bacio all'angolo della bocca.

Rimasi di stucco, a bocca aperta ad analizzare ciò che era successo.

Toby pov

Era scioccata, sorrisi soddisfatto, mi girai e continuai a prepararle il pranzo.

Fece per parlare, ma non sapeva che dire, così parlai io "Sapevo già che stavi per dire, scommetto che era qualcosa del tipo ChE dIaMiNe Ci FaI qUi?!" lei mi diede un pugnetto sulla spalla e disse "Finiscila io non parlo così".

"Però era quello che volevi dire, vero?" mi diressi verso di lei e accostai il mio viso al suo, lei arrossì 'Come pensavo' sorrisi divertito.

"Non giocare, non mi piace"
"Perché?" chiesi io sorridendo "Perché... Mi fai sentire prevedibile"
"Ma tu sei prevedibile" mi guardò di sbieco "OK, Ok, la finisco".

"Quanto sei noiosa" dissi scherzando "Tu sei noioso".

T/n pov

Si mise a ridere 'OK che non sono credibile, ma fino a questo punto?... Direi proprio di sì'.
"Perché mi hai baciato?" chiesi io guardandolo con sospetto "Non lo definirei un bacio, e poi ho bisogno di un motivo per baciarti?" disse senza girarsi.

"Non lo so... Rispondi alla mia domanda" dissi io, lui mi guardò per un attimo e poi disse "OK... Mi andava" lo guardai come per dirgli che non ero stupida.

"È vero, mi andava... E poi era il modo migliore per zittirti" non sapevo se offendermi o se dirgli che poteva zittirmi più spesso, così gli diedi un altro pugnetto.

"Che stai preparando?"
"Spaghetti al sugo".

Lo aiutai, per assicurarmi che non facesse disastri, ma mentre impiattavamo il nostro capolavoro culinario Jack si teletrasportò nel salotto.

'Scusatemi, ma sopra casa mia c'è scritto hotel per la creepypasta?! Che cavolo ci fa qui?! ... Non essere scontrosa, ti ha aiutato, magari è qui per farlo di nuovo'

Nel frattempo Toby stava andando nella sua direzione, appena me ne accorsi corsi da lui "Che ci fa qui?" il mio quattrocchi preferito guardò prima EJ e poi me.
"Volevo prepararti il pranzo e stare un po' con te, ma credo sia ora di andare".

'Lo sapevo che non doveva stare qui a lungo' "Se Slender ci scopre siamo...", lui mi mise una mano sulla bocca "Lo so".
"Hey piccioncini muovetevi o vi consegno io stesso a Slenderman" disse Jack irritato, Toby fece un sospiro innervosito, poi mi rivolse un sorriso e infine se ne andò.

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Angolo autrice

Come al solito spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi prego di dirmi se la storia sta diventando noiosa

Al prossimo capitolo e grazie per il supporto <3 ^^





Ecco un'altra fanart :>

Ecco un'altra fanart :>

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Dove Sono I Waffles? (Ticci Toby x reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora