HoseokDopo l'ultimo messaggio da parte di mia madre, ne avevo ricevuto un altro in cui mi specificava la data e il posto nel quale le sarebbe piaciuto incontrarmi. Mi sembrò strano che non avesse scelto come luogo casa mia o casa sua ma non mi soffermai più di tanto su quel dettaglio ed acconsentii. In fondo non mi importava dove, volevo solo parlarle. Per questo stavo camminando verso la via che mi aveva indicato, da solo e con il corpo che tremava. Non sapevo se fosse paura, agitazione, felicità, quello che stavo provando, sapevo solamente che da quell'incontro ne sarei uscito distrutto o completamente guarito.
Yoongi si era offerto di accompagnarmi ma io gli avevo detto di no. Preferivo risolvere questa cosa da solo, non perché non avessi bisogno di lui, ma perché sentivo di doverci riuscire senza il suo aiuto. Prima di uscire di casa mi aveva stretto a sé e aveva ripetuto ancora una volta di amarmi. Poi mi aveva baciato.
«Qualunque cosa succeda oggi tu avrai sempre me, non sei solo. Ricordatelo, ok?»
E avrei tanto voluto dire che mi sarebbe bastato, che andava bene così: io e lui da soli. Però non era quello che pensavo, non era quello in cui speravo. Io volevo anche i miei genitori, volevo andare a pranzo a casa loro durante i miei giorni liberi, passare le feste tutti insieme, continuare a sentirmi dire che erano fieri di me, abbracciarli e poter contare su di loro in qualunque occasione, per qualunque cosa.
E invece mia madre mi stava lasciando andare con così tanta facilità da farmi paura, come se gli ultimi trent'anni non fossero esistiti, come se non mi avesse detto di volermi bene fino al giorno prima. Era bastata una parola a farle lasciare la presa e adesso stavo scivolando sempre più lontano da lei.
Ma il suo messaggio mi aveva ridonato speranza ed era proprio con quella speranza che stavo camminando verso il luogo da lei scelto e fu sempre quella speranza a distruggersi quando, al posto di mia madre, vidi mio padre ad aspettarmi.
«Papà?»
«Ciao Hoseok, sei arrivato. Tua madre è dentro che ci aspetta.»
Mi indicò l'interno del bar davanti al quale eravamo e vidi mia madre seduta ad un tavolo mentre ingannava l'attesa leggendo il menù. All'inizio non capii perché ci fosse anche mio padre ma poi riflettei sul fatto che, anche se ci fossimo incontrati a casa loro, lui ci sarebbe stato comunque. Era normale che mia madre ne avesse parlato anche con lui, soprattutto visto come ne era uscita sconvolta nel sapermi fidanzato con un uomo. Osservai mio padre per qualche secondo e mi parve tranquillo, esattamente come lo era sempre. Forse a lui non interessava con chi condividevo la mia vita.
Entrammo nel bar e mi guardai intorno mentre mi avvicinavo a dove si trovava mia madre. Forse stavo cercando di ritrovare la calma, di non farmi schiacciare dall'agitazione e dalla paura di poterne uscire distrutto da questo bar. C'era tanta gente, tante persone perse in chiacchiere con i loro accompagnatori mentre gustavano qualche dolcetto che mi sarebbe piaciuto provare pure a me.
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Sognatori in trappola ~ [Vkook&Sope]
Fanfic[COMPLETATA] Quattro ragazzi, quattro lavori diversi, quattro vite diverse, si incontreranno e rincontreranno all'interno di un ospedale, trappola per sogni, luogo triste e asettico. Tra felicità e tristezza, come tra amore ed odio, c'è una linea so...