HoseokQuella sera avevamo deciso di andare al cinema ma non avevamo resistito molto al vento freddo che tirava, infatti, subito dopo la proiezione, ci eravamo rintanati a casa mia. Ormai Yoongi dormiva qui ogni qual volta io non ero impegnato nel turno di notte. Questo però non voleva assolutamente dire che convivessimo. Ognuno aveva la propria casa e i propri spazi e così sarebbe stato per ancora molto tempo. Non volevo metterci fretta perché vivere in due case separate non toglieva niente ai sentimenti che provavamo l'uno per l'altro.
«Mi presti un pigiama? Non avevo tenuto conto che avrei passato la notte qui anche oggi.»
«Sì, tanto ormai lo sai dove li tengo, ma non credo che ne avrai bisogno perché ho intenzione di togliertelo non appena lo indosserai.»
Ero tra le sue braccia, non ci eravamo ancora tolti nemmeno la giacca che subito avevamo iniziato a baciarci. Si era staccato dalle mie labbra solo per farmi quella stupida domanda ma sperai di essere riuscito a fargli capire con la mia risposta che per me la serata non era finita qui. Le mie parole scatenarono in lui una tenera risata, mi piaceva farlo ridere perché andavo letteralmente fuori di testa per il suo sorriso.
«Pensavo fossi stanco.»
«Di te? Mai.»
Lui ridacchiò ancora per il mio patetico tentativo di fare il romantico e, per distrarlo, iniziai a baciargli lentamente il collo.
«Jung Hoseok stai attento a quello che dici e che fai o ti ritrovi disteso sul letto in due secondi.»
«È proprio ciò che voglio.»
Stavo continuando a riempire il suo collo di baci, risalendo pian piano verso il suo orecchio per succhiargli e mordergli il lobo, consapevole di farlo impazzire con tutto ciò. Lui però fermò i miei movimenti e mi prese il viso tra le mani così che potessi incatenare il mio sguardo al suo. Sbuffai contrariato perché avrei preferito continuare a fare ciò che stavo facendo.
«Prima però parliamo un attimo, ok?»
Se non avessi visto il suo sorriso mentre mi faceva quella domanda e se non mi avesse baciato subito dopo, probabilmente le sue parole mi avrebbero spaventato. Il suo comportamento però mi fece capire di non avere alcun motivo per temere quella conversazione perché, qualunque fosse stato l'argomento, sarebbe stato positivo. Mi prese per mano e si andò a sedere sulla penisola del divano così che potesse distendere le gambe. Mi tirò giù strattonando delicatamente il mio braccio e mi fece cadere vicino a lui. Mi accomodai e lui posizionò un braccio attorno alle mie spalle e uno sulla mia coscia. Lo guardai ed aspettai che iniziasse a parlare. Ero comunque un po' agitato ma cercai di non darlo a vedere.
«Penso che entrambi abbiamo bisogno di una pausa.»
Sgranai gli occhi dalla sorpresa. Le sue parole arrivarono del tutto inaspettate. Non era certo quello che mi ero aspettato di sentirgli dire vedendo il modo in cui si stava comportando con me. E poi cosa gli aveva fatto pensare che io avessi bisogno di una pausa? Io stavo benissimo con lui e c'eravamo rimessi insieme da pochissimo, l'unica cosa che volevo era passare ogni secondo con lui, non certo una pausa. Mi guardò confuso, come se non avesse capito la mia reazione. Che si aspettava? Che ne fossi felice?
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Sognatori in trappola ~ [Vkook&Sope]
Fanfiction[COMPLETATA] Quattro ragazzi, quattro lavori diversi, quattro vite diverse, si incontreranno e rincontreranno all'interno di un ospedale, trappola per sogni, luogo triste e asettico. Tra felicità e tristezza, come tra amore ed odio, c'è una linea so...