HoseokEravamo tornati dalla nostra breve vacanza a Pechino. L'aria di Seoul era fredda ed il cielo grigio e pieno di nuvole preannunciava la pioggia che, di lì a poco, sarebbe cascata senza pietà sull'intera città. Io, incurante di tutto, ero comunque uscito a comprare qualcosa con cui poter cucinare la cena di quella sera dato che, dopo una settimana passata in un altro Stato, la nostra dispensa era rimasta proprio come l'avevamo lasciata: vuota. Non mi dava fastidio l'aria pungente che si respirava quel pomeriggio, proprio come non mi dava fastidio l'assenza di sole perché ero così felice in quel momento da riuscire a vedere tutto luminoso anche se non lo era.
Quando sentii il primo tuono ero già sulla strada del ritorno ed iniziai ad allungare il passo per non essere sorpreso dalle prime gocce che sarebbero iniziate a cadere dopo poco. Appena arrivai davanti al portone di casa, la pioggia si fece avanti ed iniziò a bagnare tutto ciò che trovò sulla sua strada. Un fulmine in lontananza mi sorprese e fece accelerare i miei movimenti. Con la mano libera dalla spesa, stavo cercando di aprire la porta di casa. Ero così sopraffatto da quell'improvvisa fretta che nemmeno mi accorsi dell'ombrello in più che giaceva sul pianerottolo.
Forse, se non mi fosse sfuggito quel dettaglio, non mi avrebbe sorpreso così tanto entrare in casa e trovare Yoongi in compagnia.
Appena entrai, arrivò subito alle mie orecchie la dolce risata di Yoongi. Non potevo vederlo ma riuscii comunque ad immaginarmi il suo sorriso e fu automatico per me domandarmi chi ne era la causa. Subito dopo si aggiunse un'altra risata alla sua ed io riconobbi anche quella, eppure non riuscivo davvero a credere che fossero proprio quelle due risate a fondersi insieme.
Non riuscivo a crederci, non potevo crederci. Forse era un sogno ed io avevo paura di fare qualche altro passo in avanti per accertarmene. Il solo pensiero che potesse essere tutto vero era troppo bello e avrei preferito vivere così quella scena, a qualche passo di distanza e facendo affidamento solo sul mio udito, piuttosto che avvicinarmi per poter guardare il tutto con i miei occhi per poi scoprire che, invece, era tutto nella mia testa.
Però ero sicuro che Yoongi mi aveva sentito rientrare nel momento in cui avevo chiuso la porta di casa e, poco dopo infatti, non sentii più niente perché quelle risate erano state interrotte e vidi apparire il mio ragazzo a qualche passo da me, da solo. Sentii le fondamenta del mio sogno tremare, stava per crollare tutto. Forse davvero era stato tutto frutto della mia immaginazione e qui, in questa casa, c'eravamo solo noi due.
«Hobi, che ci fai fermo lì? Vieni a vedere chi è venuta a trovarci.»
Le sue parole mi fecero tornare a sperare perché adesso avevo la certezza che non era solo e quella risata poteva davvero appartenere alla persona a cui speravo ardentemente che appartenesse. Yoongi si avvicinò a me e, dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia, prese la busta della spesa dalle mie mani, rassicurandomi che avrebbe messo lui a posto il cibo mentre io salutavo il nostro ospite.
STAI LEGGENDO
Sognatori in trappola ~ [Vkook&Sope]
Fiksi Penggemar[COMPLETATA] Quattro ragazzi, quattro lavori diversi, quattro vite diverse, si incontreranno e rincontreranno all'interno di un ospedale, trappola per sogni, luogo triste e asettico. Tra felicità e tristezza, come tra amore ed odio, c'è una linea so...