𝖁𝖊𝖓𝖙𝖎𝖙𝖗𝖊

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Hoseok

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Hoseok

Il giorno dopo aver chiarito, partimmo per la nostra settimana di vacanze. Avevamo prenotato tutto molto a ridosso della partenza ma comunque eravamo riusciti a trovare una sistemazione carina e non troppo costosa. Avevamo scelto come meta la Cina, Pechino per la precisione, perché non era troppo distante e perché nessuno dei due c'era mai stato. Il tempo che avevamo a disposizione non era molto ma non stavamo facendo quel viaggio per tornare a casa con un bagaglio culturale più ampio ma solo per alleggerire le nostre vite, liberare la nostra mente e vivere per qualche giorno una realtà diversa e più tranquilla rispetto alla nostra, fatta di frenesia, lavoro e stanchezza.

Il primo giorno non fu così rilassante come avevo sperato perché Yoongi continuò a starmi lontano. Lo sentii distante, come se stesse ancora cercando di punirsi per ciò che aveva fatto. Non ce la facevo più, volevo sentirlo vicino, volevo godermi questo viaggio e, con il suo comportamento, non stava punendo solo se stesso ma anche me.

Il secondo giorno, mentre camminavamo per le vie di Pechino, decisi di averlo assecondato abbastanza e che era l'ora di avvicinarmi nuovamente a lui, di fargli capire che non era cambiato niente per me, che lo volevo nella mia vita tanto quanto lo volevo prima.

Portai la mia mano vicino alla sua e lasciai che si sfiorassero per qualche secondo prima di compiere il successivo passo ed intrecciare le mie dita con le sue. Non mi sentivo così impacciato nello stringergli la mano dal nostro primo appuntamento perché, proprio come quel giorno, non sapevo quali sarebbero state le conseguenze del mio gesto. Poteva succedere di tutto: poteva infastidirsi ed allontanarsi o poteva lasciarmi beare della sua vicinanza.

Yoongi non si allontanò. Si aggrappò alla mia mano con insistenza e paura, come se volesse dimostrare a se stesso che ero davvero lì a chiedergli quel contatto e che quello non era solo un sogno. Intrecciò le sue dita alle mie e spostò lo sguardo sulle nostre mani unite mentre, incuranti di tutto ciò che succedeva intorno a noi, continuavamo a camminare per la città.

Poi, improvvisamente, si fermò e costrinse anche me a farlo, dato che le nostre mani erano ancora legate insieme. Mi ritrovai di fronte a lui ma i suoi occhi erano ancora puntati sul punto in cui i nostri corpi si univano.

«Va tutto bene? Sei stanco?»

Erano ore che camminavamo per riuscire a vedere quante più cose possibili ma ero abbastanza sicuro che non si fosse fermato per quello.

«Sto rovinando tutto, vero?»

Non riuscivo a capire con esattezza a cosa si stesse riferendo ma, subito dopo avermi posto quella domanda, spostò lo sguardo su di me in attesa di una risposta.

«No, Yoongi, non stai rovinando niente.»

«Non hai mai sorriso, Hobi. Neanche un sorriso da quando siamo arrivati qui ma, appena mi hai preso per mano, l'hai fatto.»

Sognatori in trappola ~ [Vkook&Sope]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora