𝕹𝖔𝖛𝖊

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Taehyung

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Taehyung

Correre all'ospedale perché a JooWon era venuta la febbre era un qualcosa che avevo sempre cercato di evitare. Ero sicuro di star agendo nel modo migliore per prevenire una possibile infezione, invece mi ero solo illuso. Non ero ventiquattro ore su ventiquattro con lui perché, come era giusto che fosse, JooWon doveva andare a scuola e lì, purtroppo, non potevo controllarlo. Mi ero raccomandato con le maestre ed ero consapevole della difficoltà del gestire tanti bambini insieme ed ero consapevole anche che, nonostante venissero applicate tutte le dovute precauzioni, la probabilità di prendere un'infezione non sarebbe mai stata zero.

Eppure, quando avevo capito che JooWon aveva la febbre, non avevo potuto fare a meno di colpevolizzare me e chiunque aveva avuto la responsabilità di controllare mio figlio in mia assenza. Mi ero chiesto che altro avrei potuto fare per evitare il suo malessere ma non volevo arrivare al punto di chiuderlo in una bolla, estraniarlo dal resto del mondo, solo perché io avevo dannatamente paura. Volevo vederlo vivere nel modo più normale concesso da quella brutta malattia.

E invece in quel momento mi trovavo in quella stanza d'ospedale a guardare mio figlio dormire. Nonostante il medico mi avesse detto che non avevo sbagliato niente, io continuavo a sentirmi comunque un peso sul petto. Questa volta era andata bene ma se fosse successo ancora? JooWon doveva vivere con la paura fino a quando qualcuno non avrebbe trovato un donatore di midollo osseo compatibile e, fino ad allora, anche io avrei vissuto nel terrore.

La sensazione che avevo provato mentre attendevo notizie su mio figlio era stata terribile. Mai mi era capitato di sentirmi così impotente e spaventato. Quando si trattava di JooWon, io perdevo la testa, non ragionavo più. Il mio bambino di sei anni doveva addormentarsi la sera, cullato dalle mie braccia, nel suo letto, non doveva trovarsi in un ospedale a lottare ogni giorno per la sua salute.

Avere lì con me Jungkook era stato fondamentale perché, in un momento del genere, sarei sicuramente annegato nella paura prima di sapere con certezza l'esito della visita che stavano facendo a JooWon. Mi era stato vicino e, nonostante fossi stato io stesso a pregarlo di raggiungermi, lui non aveva esitato un secondo.

Non avevo mai compreso quanto beneficio si potesse trarre dal condividere il proprio dolore con qualcuno, appoggiarsi su chi in quel momento è più forte di te per riuscire a prendere una boccata d'aria. Mi aveva fatto bene sfogarmi con lui, abbracciarlo e piangere sulla sua spalla. Avevo capito che non c'era niente di male nel chiedere un supporto.

Jungkook era stato indispensabile, come ormai lo era da un po' di tempo. Sentivo che nella mia vita mancava proprio qualcuno come lui. Faceva sorridere me e faceva sorridere mio figlio, per questo ero felice che fosse entrato a far parte della mia quotidianità.

Avevo anche già avvisato i miei genitori sulle condizioni di JooWon. Si erano preoccupati anche loro perché si aspettavano di vederlo arrivare a casa loro quel giorno, dato che io sarei dovuto uscire con Jungkook. Volevo, però, aspettare di sapere se stava bene o meno prima di avvisarli e dargli preoccupazioni inutili. Avevo fatto la giusta scelta perché, almeno adesso, potevo rassicurarli dicendo che JooWon avrebbe dovuto passare solo qualche giorno in ospedale per guarire.

Sognatori in trappola ~ [Vkook&Sope]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora