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"È comprensibile tu sia nervoso Sir, è importante fare buona impressione sul tuo futuro marito" gli disse James ridendo all' occhiataccia che gli venne lanciata subito dopo.
"Zitto James o giuro che-" la frase non finì mai, perché una bicicletta sfrecciò accanto a loro.
"Ciao ragazzi" disse Remus scendendo dal mezzo.
"Ciao Remus" disse Sirius mostrandogli dove attaccare la bici.

"Allora, vi ho invitati al bar perché dietro c'è una stanza in cui ci sono degli strumenti, visto che questo bar in passato aveva anche la sua radio personale in cui si registrava musica in tempo reale" disse poi rivolgendosi al biondino, che lo guardava annuendo.
"Comunque portato le mie bacchette. Quelle della batteria intendo" disse, la sua voce sembrava quasi un borbottio.
"Hai fatto bene" gli rispose il corvino sorridendo. "Ora entriamo su"

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"Allora, da quanto suoni la batteria?" gli chiese James facendo finta che Sirius non lo avesse annoiato per i giorni precedenti parlandogli esclusivamente di Remus e pianificando di incontrarlo 'per caso' nei corridoi.
"Da quando avevo sei o sette anni"
"Ed ora ne hai?"
"Diciassette" mormorò prendendo due bacchette di legno dallo zaino e sedendosi sullo sgabello dietro la batteria.

"Aspetta" disse Sirius prendendo una chitarra elettrica lì vicino.
"Provo a suonarti una canzone e tu mi dici se la conosci"
"Va bene"
Già ai primi secondi Remus schioccò le dita.
"HAYLOFT!" disse per sovrastare il rumore.
James si sistemò gli occhiali sul naso sorridendo: già li vedeva bene insieme quei due.

"Esatto. La sai fare alla batteria?"
"Certo" rispose lui sistemandosi i capelli.
"Ok. Pronto?"
"Sì"
E quando anche il biondino si unì con lo strumento James ne iniziò a tenere il ritmo facendo finta di stare suonando lui.

Era bravo quel tipo e Sirius con lui era felice, che si poteva avere di più?

"Wow wow ragazzi, bravissimi!" disse applaudendo.
Anche da fuori arrivano degli applausi: erano probabilmente i clienti che avevano sentito.

James sbucò fuori.
"Su ragazzi non siate timidi, godetevi il successo e la fama!" i due musicisti obbedirono.
"Bravissimi!" disse Lily dal bancone.
"Grazie" disse Remus sorridendo leggermente appena sentì la sua mano a contatto con quella di Sirius; da quando l'aveva visto aveva subito pensato che probabilmente non esisteva un ragazzo più bello di lui.

"Ragazzi siete bravissimi davvero" disse una signora anziana avvicinandosi con una giovane ragazza bionda al fianco. "No sul serio, siete fantastici" disse la ragazza.
"Grazie ne siamo onorati" disse il corvino sorridendo alla bionda. "Vero Remmie?"
"sì, e non chiamarmi mai più così"

"Avete già trovato il batterista Sirius?" chiese un uomo da un tavolo.
"No Will, l'abbiamo invitato per vedere come suona. Ed è veramente bravo" disse quest'ultima frase alzandosi leggermente per scompigliare i capelli a Remus, che riuscì ad evitarselo per un pelo.
"Grazie"
"Ma prego" disse sorridendo. "Piuttosto, James tu che ne pensi?"
"Fenomenale"

Remus ridacchiò nervosamente; le sue guance avevano preso un delizioso colore rosato.
"Che carino, è tutto rosso" disse Black dandogli un buffetto sulla guancia.
"Voi due basta flirtare che mi sento solo" disse James ridendo.
La bionda si unì alla risata.
"Beh, io comunque devo andare a finire di studiare" disse lanciando una lunga occhiata alla rossa che era rimasta al bancone a trafficare con non si sa che cosa.

"Allora ciao" le disse Remus finalmente alzando gli occhi.
Lei salutò gli altri con un cenno e poi uscì assieme alla signora anziana.

"Bene, passiamo alle cose serie" disse James. "Se entro almeno due settimane non si presenta qualcun' altro prendiamo te va bene?" Remus annuì mettendo le bacchette nello zaino.
"Ah dimenticavo, cerchiamo anche persone che sappiano cantare oltre a suonare uno strumento"
"Io so cantare" disse Remus. "Prendo lezioni"
"ottimo. Volete qualcosa? Tranquilli, offre la casa"
"Una bottiglia d'acqua" disse James.
"Anche io" disse l'altro, ma prendendo degli spicci dalla tasca dei jeans.
"Ok, ma a che ti servono i soldi?"
"Pago l'acqua"
"Ho detto che offre la casa, è gratis"
"Oh... Volevo comunque pagare per entrambi" James sorrise seduto sulla seggiola di metallo del bar.
"ma che gentile!"
"Bene, io insisto nel dirti di rimettere quei soldi nel portafoglio e lasciare che vi offra due deliziose bottiglie da mezzo litro d'acqua e- James perché sorridi al cellulare?"
Il ragazzo alzò immediatamente gli occhi a disagio. "Ehm... Mia madre ha detto che stasera fa le lasagne"
"Mmhh buone" disse lui dandogli una bottiglietta e dando l'altra al biondino.

Bugia patologica: James in quella settimana aveva iniziato a conoscere meglio Regulus e gli stava un sacco simpatico.
Aveva appurato che tra l'altro aveva sedici anni, dunque avevano solo un anno di differenza.

è un peccato che non ti abbia notato prima, sei veramente carino :)

scrisse alzando poi gli occhi verso Sirius, che stava raccontando per filo e per segno di quanto detestasse la Umbridge visto che Remus non la aveva come professoressa, mentre quest'ultimo lo ascoltava interessato.

grazie. Tu invece sei molto più che carino :)

l'occhialuto dovette farsi forza per non arrossire come un idiota.

me lo dicono in tanti, ma detto da te è più bello ;)

"oddio" disse ad un tratto Remus, che sembrava sconvolto. "E non solo!" aveva risposto il corvino. "James, ti ricordi quando la professoressa mi voleva a tutti i costi mettere un'insufficienza?"

mi sento speciale allora :)

"sisi mi ricordo" disse leggendo in fretta il messaggio che gli era stato inviato.
"alla fine me ne sono uscito con sei, si fotta la bastarda"

oh, per me lo sei

al diavolo, mai gli avrebbe inviato quel messaggio! Cancellò il tutto in fretta.

ehehehe :)

molto meglio.

Poi si ricordò che se avesse continuato ancora per molto gli altri due si sarebbero insospettiti, ma ad un tratto Remus si alzò.

"beh grazie davvero della compagnia a tutti e due, ma devo andare a finire di fare i compiti" gli fece un cenno per salutarlo e si rimise una giacca di jeans con una spilla arcobaleno attaccata sulla tasca sinistra e lo zaino.
"fatemi sapere per la band poi" e dopo un sospiro diede un leggero bacio sulla guancia di Sirius.

"ciao!" gli urlò l'occhialuto, venendo seguito a ruota da un Sirius tutto rosso.

"hai visto quella spilla sul giacchino?" gli chiese il corvino, mentre James salutava Regulus e spegneva il cellulare.
"certo, era l'unica"
"era arcobaleno. E mi ha dato un bacio sulla guancia. Cazzo James sto vivendo un sogno" disse con un gran sorriso stampato in faccia.

"e che gran bacio" lo prese in giro l'altro mettendosi lo zaino bianco ricoperto di scritte fatte con il pennarello indelebile. "ti ha letteralmente dichiarato il suo amore. E vi sposerete domani, invitatemi al matrimonio!"
"zitto coglione" disse l'altro arrossendo.
"Giusto, poi ti fai film mentali. Ma chissà come starebbe il tuo Remus in smoking..."
"Ho detto stai zitto!" James rise attirando l'attenzione di un gruppetto di ragazze che stavano per entrare.

L'occhialuto si sistemò i capelli e fece per uscire.
"Ah, tra qualche mese ci sarà il ballo della scuola. Sai già che fare"
"Va via e non rompere" disse il corvino raggiungendo Lily al bancone, che seguiva la conversazione nascondendo una risatina.
"Certo certo, ciao Sirius!"
"Ciao James!"

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