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Quel giorno durante le prove al bar Lily stava servendo un paio di clienti, e quando il gruppo arrivò la rossa li salutò con un cenno.
"Eccovi allora" disse.
I ragazzi si avvicinò al bancone assieme ad altri clienti, tra cui c'era anche una donna dai capelli neri ed una giovane dalla pelle color cioccolato, una capigliatura di ricci neri e folti ed un bel sorriso che riservò al gruppo, cosa che fece particolarmente arrossire Peter.

Prese una tazza di caffé d'asporto, pagò e salutò Lily uscendo dal negozio.
In tutto questo percorso lo sguardo di Minus non si staccò mai, giusto qualche volta per non farla sentire a disagio per poi vedere se fosse ancora lì.
"Bella eh?" gli disse Remus con un sorrisetto.
"Oh beh... Cioè è molto carina"
Lily li sentì e ridacchiò. "Ti piace Mary eh?"
"Cos- chi?"
"La cliente che ho avuto prima, ci ho parlato un paio di volte quando non era di fretta"
"Ah, capisco" disse Peter ancora con gli occhi bassi.

"Peter si è preso una cotta" disse James con un sorrisetto.
"Stai zitto" gli rispose il biondino arrossendo.

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Il pomeriggio del giorno seguente erano tutti al bar, inclusi gli studenti delle altre classi.
Stavano tutti parlando delle canzoni che volevano portare e che strumenti sapessero usare.
Jo e Sirius sembravano in gran sintonia ed avevano attaccato a parlare di chitarre elettriche, Regulus stava accordando la chitarra appoggiato con la testa sul braccio di James ed altri ragazzi e ragazze chiacchieravano tra loro tra patatine, lattine di bibite gassate e testi di canzoni.

Peter era poco distante ad aggiustare il testo di una canzone che aveva scritto, quando come se fosse una benedizione si avvicinò la ragazza del giorno prima.
"Scusa, è libera la sedia?" quasi svenne e ringraziò psicologicamente di essere seduto.
"Uh certo" lei sorrise e si sedette prendendo da una borsa di tela dei libri.
"Stai con quel gruppo?"
"Uhm sì, stiamo organizzando un concerto per la scuola"
"Che figata, magari lo facessero nella mia! Che scuola fai?"
"Un istituto con indirizzo scientifico, scienze applicate e linguistico. Io ho preso scienze applicate, tu che scuola fai?"
"Il classico ma a breve cambierò scuola"
"E a che scuola andrai?"
"Artistico"
"Bello, ti piace disegnare?" si sentì estremamente stupido nel chiederlo, ma Mary gli sorrise. "Sì molto, a te?"
"Mah sono a livello omini stilizzati, ma una volta presi nove in arte alle medie perché disegnai un vaso greco"
"Complimenti allora" disse lei. "Anche a me facevano disegnare i vasi, ma ne feci uno stortissimo e quel sei meno mi traumatizzò"
E da lì partirono a parlare, e parlarono per tanto tempo di disegni, passatempi, libri e film.

Mary però se ne dovette andare, e rimise i libri nella borsa.
"Scusa ma ora devo andare, devo studiare da una mia amica" disse prendendo un tovagliolo dal dispenser sul tavolo ed una penna, e dopo averci scritto qualcosa glielo porse.
"Spero di rivederti presto Peter" gli disse Mary con un sorriso andandosene.

Il ragazzo la salutò con la mano, poi guardò il tovagliolo e per poco gli prese un colpo: Mary gli aveva lasciato il numero.

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