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L'appuntamento in fin dei conti stava andando bene; non faceva né troppo caldo né troppo freddo, Regulus sembrava a suo agio e James riusciva a trovare argomenti abbastanza interessanti per mandare avanti una conversazione.

"Comunque anche io adoro gli Arctic Monkeys" disse James mentre si sedeva su una panchina
"Canzone preferita?" chiese Regulus all'istante.
"505, mai sentita?"
"Certo, piace molto anche a me, ma la mia preferita è I wanna be yours"
"Anche quella è bellissima" rispose l'occhialuto riprendendo a guardare il ragazzino seduto accanto a lui: lo trovava immensamente carino, come aveva fatto a non accorgersi di lui prima? Beh, l'importante era che almeno l'aveva fatto.

"Ti piace Taylor Swift?"
"Non ne sono un grande fan però mi piace"
"Perfetto, hai dei gusti musicali immacolati"
Regulus ridacchiò leggermente."Anche tu"
ci furono alcuni secondi di silenzio, che venne rotto dall'imbarazzante suoneria del telefono di James.
Che però fece di nuovo ridacchiare il più piccolo, dunque si poteva considerare un punto in più per l'occhialuto.

"Eh che vuoi? No non sono a casa. Fatti i cazzi tuoi. Ok ok. Ciao ciao" e di nuovo altro silenzio.
"Chi era al telefono?"
"Mah nessuno, un mio compagno di classe che voleva che gli mandassi i compiti"
Regulus annuì mettendosi più comodo sulla panchina.
Notò la mano di James vicinissima alla sua, sarebbero bastati pochissimi millimetri per farli solo sfiorare.

"Ehm... So che canti" mormorò il minore cercando di non sembrare un idiota. "Ma suoni anche qualche strumento?"
"La chitarra acustica, ma non sono proprio una cima. Sto imparando, ma per ora mi riesce meglio cantare" rispose l'occhialuto. "Tu invece?"
"Io canto e scrocco lezioni di chitarra elettrica da Sirius"
"In quanto al canto ci sai davvero fare sai?" e con queste parole il maggiore fece sfiorare delicatamente le loro dita.
"ah grazie" rispose il piccolo Black sorridendo a testa bassa.

James tentò il tutto per tutto avvicinando una mano alla sua guancia spostandogli pian piano il viso in modo da poterlo guardare bene negli occhi.
"fatti vedere quanto sorridi però, sei così carino" mormorò notando con non poco stupore che l'altro arrossì.
"Sisi anche tu" il maggiore gli sorrise. "Grazie"
"Prego" mormorò lui.

Dopo qualche altro secondo di silenzio imbarazzante però ripresero fortunatamente a parlare.
"Allora, tu in classe tutto bene?" chiese l'occhialuto.
"Sì dai, ma ci sono un gruppetto che vorrei vedere morti" rispose il ragazzino.
"Perché?"
"Perché non capiscono mai niente, mi da urto il modo in cui mi parlano come se gli faccio pena. Poi c'è anche una in classe che sta sempre a chiamarmi col deadname perché dice che le piace di più e che le sa strano il fatto che io abbia una voce da femmina se dico di essere maschio, ma se ne andasse a fanculo" sbottò il più piccolo fissando un cespuglio poco distante.

James aveva ascoltato tutto lo sfogo con attenzione e si tirò il giovane più vicino stringendogli un braccio sulle spalle.
"Mi spiace tanto Reggie, posso fare qualcosa per te?"
"Non penso" rispose l'altro ancora nervoso.
"Almeno posso farti sfogare?" chiese l'occhialuto sempre pazientemente.
"Forse. Ma non sono bravo ad esternare i miei problemi. So farlo solo con la psicologa e mio fratello"
"Vuoi provare?" chiese il più grande facendogli segno di venire più vicino.
"Forse" mormorò l'altro notando che James si era alzato.
"Vieni, conosco un posto un po' più' riparato"

//

Dopo essere arrivati in una parte più 'nascosta' del parco (che era semplicemente un grande prato a riparo da bambini urlanti e persone rumorose in cui solitamente si rintanavano le coppiette) James stese per terra il suo giacchino di jeans sedendosi su di esso ed invitando l'altro a sedersi accanto a lui.

"ma tu hai fatto coming out con tutta la tua classe?" domandò il maggiore stringendogli di nuovo il braccio sulle spalle.
"solo con alcuni ma penso che ormai lo sappiano, generalmente però se mi danno frocio lo fanno solo per insultarmi"
"anche io ho fatto coming out solo con i miei amici come pansessuale. L'ho detto anche ai miei genitori, mi hanno detto che bastava soltanto che io fossi felice"
"i miei sono omofobi invece" disse il minore. "quei due pezzi di merda mi odierebbero ancora di più se oltre a non volere una vagina nemmeno mi piace quella delle altre" James rise e gli accarezzò la schiena con una mano, non accorgendosi del brivido assurdo che aveva sentito il piccolo Black.

"mi spiace che tu stia in questa situazione Reg, se solo potessi fare qualcosa ti giuro che farei il possibile per vederti felice"
"Sul serio?" chiese il ragazzino girandosi di scatto.
"Certo" disse il maggiore arrossendo leggermente. "Odio vedere le persone tristi"
"Capisco" mormorò il minore posandogli la testa sul suo braccio, che l'altro spostò prontamente sulle sue spalle per teneserlo più vicino.

James non sapeva se già dopo un appuntamento durato a malapena un'ora fosse un buon segno tutto quel contatto fisico, ma era più che sicuro che non gli dispiacesse per niente.

L'atmosfera però si ruppe dopo poco, con Regulus che si scostò dal suo braccio.
"Andiamo a vedere cosa c'è là dietro?"
"Certo! Andiamo dai"

//

"E poi?" chiese Remus tenendo le mani in tasca.
"E poi nulla, alla fine lui ha capito che aveva torto marcio e si è dovuto scusare" rispose Elisabeth spostandosi una ciocca della frangia dall'occhio.
"Beh non poteva negare all'infinito"
"Sarebbe stato patetico visto che i fatti lo contraddicevano in ogni cosa"
"Certo. Comunque riguardo alle ripetizioni di letteratura per la quinta C tu ci sarai?"
"ovvio, tu?"
"Anche io, sai che dopo aritmetica è la mia materia preferita"
"Puoi portare quella raccolta di biografie di artisti che hai a casa"
"Sei un genio Rem! Sicuramente lo farò"
I due si sorrisero e poi Remus si sedette su una panchina sul marciapiede venendo poco dopo seguito dalla bionda.
"Speriamo che ci prendano"
"Vero, immagini fare le lezioni insieme?"
"Partner in crime anche per questo" il ragazzo rise alla battuta della bionda e lei sorrise, e poi si guardarono.

"Beh, siamo sembrati una coppietta da fan fiction di wattpad anche oggi"
"Ottimo" e si batterono il pugno a vicenda.
"Peccato che tu sei innamorato di un chitarrista ed io sono sessualmente confusa"
"Ah questa mi è nuova!" disse lui interessato. "Cos'è che confonde la tua eterosessualità?"
"Uhm... Non so, è che c'è una ragazza della C che qualche volta mi guarda e mi piace quando lo fa. È pure molto bella"
"Chi?"
"Ah non lo so. È sempre vestita oversize e cambia sempre colore di capelli.
È dichiaratamente lesbica e suona la chitarra elettrica"
"ho presente chi è ma non so il nome. Penso che chiederò ai miei amici"
"Certo, poi me li presenti ovviamente"
"Mi sembra scontato. Comunque riguardo alla ragazza non devi etichettarti subito, ti ci vuole tempo"
"Certo, ma intendo che non riesco a capire se proprio mi piace o la trovo solo interessante"
"Prova a parlarle no? Forse si presenta alle ripetizioni"
"Lo spero" disse la ragazza. "Lo spero proprio"

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