{ventidue}

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Innanzi tutto ringrazio
@Giapp0_Minkia
@Imnota_writer
@lyadreamer
Che sono state con me mentre scrivevo il capitolo ahahahaha.

Comunque grazie a tutti per i 900 voti, love u <3

George pov:

Quando esco dall'aula non mi volto, non voglio farlo.

Mi sembra la stessa scena dell'ospedale, lui che cerca di trattenermi mentre io voglio solo fare un favore ad entrambi, e uscire dalla sua vita.

Ma io non sono forte, non lo sono mai stato.

Nel momento di uscire da quella stanza l'unica cosa che riesco a fare è ignorare quelle poche lacrime che mi scendono dagli occhi rendendoli rossi e gonfi.

Molti nella scuola si chiedono perché io stia con Minx, insomma non ci siamo mai sentiti e non siamo mai usciti, solo che dopo essere usciti dall'ospedale ci siamo messi insieme.
Lei ci ha provato con me, e probabilmente ero in un momento molto emotivo e ci sono cascato. Ma comunque non me ne pento, lei è una ragazza bellissima e fantastica, un po' strana, ma perfetta per me.

Quando esco dalla stanza la vedo vicino al mio armadietto, e vedendomi passare davanti a lei senza neanche degnarla di uno sguardo mi segue.

"George cosa succede..." mi dice bloccandomi per un braccio.

"Niente tesoro..." le dico mettendomi le mani in faccia e sospirando rumorosamente.

Lei mi sorride, e io mi chino verso di lei dandole un piccolo e delicato bacio sulle labbra. Le metto le mani sulle guance e lei, in modo naturale, appoggia le sue sopra le mie....

Tutto normale? No. L'ultima volta che ho baciato qualcuno così è stato Clay..

Mi ritraggo subito indietro, è troppo familiare troppo strano, vorrei solo cambiare la persona che sta davanti a me..

La nostra è una storia corta, è appena iniziata e penso che potrebbe durare abbastanza, non troppo ma comunque molto.

Adoro tutto di lei, il suo modo di vestire, il suo carattere, il suo viso, tutto quanto. Non so perché, è solo così.

Passo una giornata abbastanza calma a scuola senza contare l'avvenimento con Clay.
Ma quando torno a casa si scatena il panico.

Mia madre è seduta sul divano, mio padre di fianco a lei che le poggia un fazzoletto per asciugarle le lacrime.

"Mamma... papà..." provo a chiedere confuso.

"George caro..." mi dice mia mamma facendomi segno di andare verso di lei.

"Cosa sta succedendo..." chiedo cercando di capire perché pianga.

Lei non dice niente, sembra soffrire molto.

Cerco di guardarmi intorno, qualcosa manca.... il mio gatto non è venuto a strisciarsi sulla mia gamba.

"Mamma dov'è?" Chiedo nervoso, non voglio pensare a quello che sto pensando.

"George..." dice mia mamma che ha capito cosa ho pensato.

"Mamma dov'è?!" Le chiedo con gli occhi lucidi e la voce che trema.

Lei mi fa un cenno, un piccolo cenno con la testa.

Non posso credere che se ne sia andato....

La reazione immediata è di salire e chiudermi in camera. So che per molti non è niente, ma per me il mio gatto era davvero importante. Perché doveva succedere? Perché in questo momento?

|Tutto grazie a uno stupido gioco|| dreamnotfound |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora